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Televisione

By: Baol

Baol - Tue 26/09/2006 or 20:13
Talk show, reality show, tv verità, diventano vettori di modelli di comportamento, influenzano i modi di rappresentazione di se stessi e del mondo...? ma ancora, quali sono i rapporti tra informazione e spettacolo? E come la televisione ha mutato il modo di fare politica? Questa spettacolarizzazione quali effetti ha provocato? Sono tanti gli argomenti che si intrecciano, tutto passa per quella scatola magica che campeggia al centro della nostre case... e poi c'è la favola dell'auditel, la televisione che insegue gli indici di ascolto, che deve assolutamente piazzare un prodotto, la sua bella fetta di pubblicità, e per riuscirvi deve necessariamente incontrare il gusto del pubblico, piuttosto che orientarlo, come accadeva in passato... un passato in bianco e nero, che molti di noi più o meno ricordano. mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Anche indicando quali sono i vostri programmi preferiti e perché, o quelli che non vi vanno proprio giù. Francesca

giucap - Wed 27/09/2006 or 14:01
Ricevo ormai quotidianamente segnali del mio non essere al passo coi tempi. Non vorrei sembrare snob, ma della televisione oggi non mi piace proprio niente. Eppure ci passo spesso la serata davanti, sacramentando per le interruzioni pubblicitarie che mi interrompono l'emozione di un film (facendolo finire ad orari indecenti) o mi fanno aspettare ore per riuscire a vedere le sintesi degli eventi sportivi. Dall'inizio del mese sono tornato a casa e mi trovo la sera a contendermi il telecomando col figlio piccolo che reclama i cartoni. Approfittando delle pause pubblicitarie, fino ad un paio di giorni fa tentavo di intravedermi "Blob", ma poi ho deciso di smettere perché mi mette veramente di cattivo umore: gli spezzoni di TV spazzatura, pur assemblati a fini "educativi", mi inducono cattivissimi pensieri sui miei compatrioti. La fatidica goccia è stata vedere un signore di mezza età calarsi le braghe e restare in mutande, sistemare il deretano in un buco ricavato in un pannello e farselo palpare da una signora, probabilmente nell'intento di riconoscerlo. Sarei disposto a pagare il doppio del canone (confesso che sono tra i "fessi" che lo pagano da sempre) pur di avere una televisione pubblica che non deve ricorrere a simili bassezze per fare scalpore e rincorrere qualche mezzo punto di Auditel. Ritengo che ormai la TV sia riuscita veramente a peggiorarci e, come per le droghe, aumenti le dosi di stupidità per evitarci l'assuefazione; prima o poi ci dovrà pur essere un'overdose collettiva, e allora un'ondata di vomito li sommergerà!! Giulio

Salvatore - Wed 27/09/2006 or 16:17
Giulio, sottoscrivo i primi due periodi del tuo post. Ne aggingo un terzo tutto mio: guardo pochissima televisione. Salvatore

Vincenzo - Wed 27/09/2006 or 16:56
Non sopporto vedere pubblicità interrotta con dei film (veramente sarebbe il contrario). Non sopporto la Rai che ti costringe a pagare un canone per poi dare 300 mila €. a S.Stallone per aver fatto la comparsa a Miss Italia per due giorni. Non sopporto i stupidi reality e la regalia dei nostri denari con dei giochi cretini (pacchi, indovinare quanti fagioli ci sono in un barattolo etc.). Sono stato costetto ad abbonarmi a Sky per vedere un film intero dall'inizio alla fine senza interruzioni, dei documetari interessantissimi, infornazione 24 h /24h.

Baol - Wed 27/09/2006 or 17:33
Io sono convinta che la televisione abbia un'influenza da non sottovalutare, un banalissimo esempio: sempre più assistiamo a candidature di personaggi televisivi nelle liste elettorali, con un successo quasi assicurato. A me sembra un dato inquietante. In poche parole l'esposizione televisiva "paga" in termini di successo personale... questo è soltanto un aspetto, ve ne sono molti altri, per es. questi personaggi che affollano i reality show, che si candidano a partecipare a frotte, tutto per guadagnarsi il loro quarto d'ora di celebrità, finiscono per essere celebrati come eroi... diventano punti di riferimento, persone di cui discutere; ma sono davvero questi i nuovi modelli cui tanti di noi si rivolgono? A me pare che si voglia riempiere il vuoto, un vuoto enorme, con il nulla. Se penso che buona parte di tutto ciò viene pagata con il denaro del mio canone televisivo (visto che anch'io sono tra i "fessi" che pagano) mi prende una tristezza... non c'è più differenza tra le reti televisive, tutto si è andato appiattendo, tutti trasmettono le stesse cose, e probabilmente più ce ne danno più ce ne prendiamo, forse è davvero una droga. Poi c'è anche un altro aspetto inquietante che andrebbe analizzato: il rapporto tra informazione e televisione, a questo punto l'informazione deve per forza fare spettacolo, altrimenti non interessa... non si capisce più niente, è come vivere un grande immenso reality. Per quanto riguarda il mio rapporto personale con la televisione, forse lo avete capito da quanto ho appena scritto, da quanto mi lascia ancora perplessa (forse non mi ci abituerò mai), potrei azzardare che secondo me la televisione è un "ordigno" da maneggiare con molta prudenza, c'è il rischio che ti esploda in faccia! baol P.S. Dimenticavo: però mi piace tanto "Che tempo che fa" di Fabio Fazio... ricomincia ad ottobre... una nota positiva dovevo pur metterla! :!

Vincenzo - Wed 27/09/2006 or 18:06
Francesca, dicevi per scherzare ma, ad un mio conoscente il televisore è esploso veramente in faccia. E cosa dire di Marrazzo che da anni e anni ci mostra il suo bel "faccione" nella televisione pubblica a difesa dei consumatori nella trasmissione "Mi manda Rai Tre" ??, ed improvvisamente si veste da politico, si candida e diventa Presidente della Regione Lazio !!

- Wed 27/09/2006 or 19:06
Direi che qualcun altro proprietario di tv la faccia la aveva su tutte le reti a tutte le ore del giorno e della notte mi sembra questa una strada da lasciare indietro come valuto chi è per ora per fortuna passato all'opposizione per ciò che ha fatto e non valuterò Marrazzo non per il giornalista di raitre che era ma per quello che sarà in grado di fare. Dimenticavo Badaloni (centrosinistra) è giornalista Rai e Michelini (centrodestra) è stato ed è giornalista Rai hanno preceduto Marrazzo alla presidenza della Regione Lazio.

Freddy - Wed 27/09/2006 or 22:18
Su questo argomento mi sono fatto una opinione tutta personale che probabilmante molti di voi non condivideranno. Non posso esimermi però dall'inserire il mio post perchè come potete immaginare la questione COMUNICAZIONE in generale per me è un aspetto molto importante. Per quanto riguarda la Televisione vi dico soltanto che non vedo più un film o un programma di varietà, da moltissimo tempo. Non vi nascondo che la comunicazione a senso unico e cioè non interattiva ha perso molto del mio interesse. Guardo ed ascolto programmi di politica, se l'argomento mi interessa, altrimenti un bel cartone animato con i miei figli. Non sono però d'accordo su chi condanna la Televisione (e qui viene il bello) come fosse uno strumento in mano al potere politico, ora di destra ora di sinistra. Certamente l'informazione può essere dirottata politicamente a seconda che il programma venga trasmesso su RAI 3 o Italia 1 o se il giornalista in questione sia Bruno Vespa o Giovanni Floris. Ma questo non è determinante al fine di cambiare il grado culturale del medio cittadino italiano. La Tv "purtroppo" è solo in mano nostra e cioè conosce solamente la legge della Audience e dell'Auditel. Siamo noi cittadini che con il nostro telecomando preferiamo le telenovele ad un programma scientifico, un reality show ad un programma culturale o una partita di Calcio (magari la Sanbenedettese contro la borgata Finocchio) ad una manifestazione sportiva di atletica leggera. La televisione ci da quello che vogliamo e noi lo scegliamo. Non venitemi a dire che ci sono pochi programmi culturali ! Per chi come me ricorda quello che era la TV di stato solo fino a 20-30 anni fa, sa bene che la possibilità di scegliere tra più programmi, era pura utopia. Rai 1 e dopo Rai 2.......e Stop......e dalle 18 alle 24..stop. Allora !!.........Qualcuno mi dirà, ma è la televisione che non deve trasmettere programmi spazzatura !!.......ma solo programmi educativi !! ....ed io dico GUAI ad affidare alla televisione un compito educativo, allora si che farebbe ancora più danni ! Certo c'è un limite a tutto e la decenza dovrebbe essere sempre e comunque garantita, ma per il resto credo sia giusto offrire ad ognuno ciò che più lo emoziona. Purtroppo o per fortuna viviamo in un epoca dove tutti possono fare le proprie scelte e ciò che per me è di massimo interesse, per mia madre o per la mia vicina di casa, non rappresenta proprio un bel niente, semplicemente perchè il grado culturale è diverso. Per lo stesso motivo io non amo guardare programmi che parlano di STORIA dell'ARTE, mentre mia sorella si. Ad ognuno ciò che più interessa, questa la banalissima ma quanto mai vera regola. Se la maggior parte degli Italiani preferisce l'Isola dei famosi a Quark, o altro, non c'è da scandalizzarsi, quelli siamo ! Vi confesso che ho spesso fatto queste discussioni con persone che all'epoca dell'esordio del GRANDE FRATELLO gridavano allo scandalo................ma purtroppo quasi sempre erano le stesse che passavano ore ed ore a guardare BISCARDI e ad accanirsi su chi aveva ragione tra chi affermava che il mitico Alessandro Del Piero durante Juventus - VATTELAPESCA, aveva toccato il pallone prima con il piede destro e poi con il pollice sinistro e chi sosteneva l'esatto opposto. Mah !! Con tutto ciò, per chiudere, vorrei solo affermare che in un sistema di "mercato dell'informazione globale" (da al jazeera a fox news) trovare dei responsabili ed identificarli con questo o quell'altro personaggio politico italiano, mi sembra molto riduttivo. Credo piuttosto che l'unica via di uscita sia quella di affidarsi a mezzi più moderni ed interattivi che permettono la vera COMUNICAZIONE, ma a voi che frequentate questo portale...........che ve lo dico a fare ??? (non ammazzatemi)...freddy

Salvatore - Thu 28/09/2006 or 08:01
Quando finalmente in Italia sono arrivate le TV private, la RAI ha avuto una grande opportunità che, purtroppo, non ha saputo cogliere. La RAI avrebbe potuto (e sarebbe dovuta) diventare vero servizio pubblico, televisione di qualità, con poca o nessuna pubblicità, che trasmette prevalentemente programmi di informazione, culturali ed educativi. Invece ha scelto di inseguire le TV commerciali, di far loro concorrenza (peraltro sleale, stante il canone) e le ha sfidate sul loro campo a colpi di audience e auiditel che notoriamente non si fa coi documentari. Un altro aspetto vergognoso della TV pubblica è la lottizzazione, cioè la spartizione che i partiti hanno fatto, come se si trattasse di un bottino di guerra. Salvatore

- Thu 28/09/2006 or 11:27
[quote] [b]Freddy ha scritto:[/b] ......La Tv "purtroppo" è solo in mano nostra e cioè conosce solamente la legge della Audience e dell'Auditel. Siamo noi cittadini che con il nostro telecomando preferiamo le telenovele ad un programma scientifico, un reality show ad un programma culturale o una partita di Calcio (magari la Sanbenedettese contro la borgata Finocchio) ad una manifestazione sportiva di atletica leggera. La televisione ci da quello che vogliamo e noi lo scegliamo. Non venitemi a dire che ci sono pochi programmi culturali !....... [/quote] PANEM ET CIRCENSES! Hai ragione Freddy quando dici che la televisione offre quello che la gente guarda, in nome del dio auditel e degli introiti pubblicitari (a proposito....non dimentichiamoci che ci fu un referendum nel quale si chiese agli italiani di pronunciarsi sulle interruzione pubblicitarie dei programmi, e la maggioranza si pronunciò a favore!...), ma è altrettanto vero che l'offerta di programmi di qualità è talmente bassa, e prevalentemente relegata in fascie orarie impossibili , che comunque non si corre neppure il "rischio" che qualcuno, casualmente, possa scoprire che un qualche argomento o programma sia interessante! Tutta la programmazione di Rai Educational, per esempio, va in onda intorno alle 9 di mattina o ben oltre la mezzanotte; trasmissioni ben fatte ed interessanti tipo "Passepartout", vengono trasmesse di sabato sera alle 23,45 (quando rispettano l'orario previsto) per non parlare delle frequenti improvvise cesure che non ti permettono di sapere come si conclude il programma : cosa che non succederebbe mai per nessuna schifezza di reality, giochini scemi, trasmissioni "pallonare" o contenitori vari(pattumiere!) disseminati nei palinsesti......

Freddy - Thu 28/09/2006 or 15:08
Hai ragione anche tu Antonella a sostenere che i programmi culturali (o simili) vengono trasmessi prevalentemente nelle ore piccole, qui però è la solità storia del cane che si morde la coda !......sei proprio sicura che questo tipo di programmi vengono trasmessi alle 9 di mattina o alle 23.45 perchè c'è la volontaria e decisa intenzione di qualcuno a tenere sotto controllo il grado culturale degli italiani ?...o più semplicemente vengono trasmessi in quegli orari perchè diversamente non li vedrebbe nessuno ? (o quasi) ?......io credo che se fosse vera la prima ipotesi e cioè che esiste tutta questa fame di programmi almeno un tantino più "intelligenti" , una qualsiasi televisione privata o network che li trasmetterebbe, sbancherebbe tutto il mercato televisivo. Temo invece, che sia vera la seconda, a conferma che è la gente che decide cosa vedere e non viceversa. Un ulteriore conferma viene proprio dal post di Salvatore. Come egli afferma la RAI avrebbe dovuto seguire una strada diversa dalle TV private, invece non l'ha fatto. Perchè ? La mia opinione è ormai chiara, avrebbe perso tutta l'odiens e neanche con il sostegno del denaro pubblico avrebbe potuto garantire quote di ascolto per trattenere mezzi e personale qualificato ......una nuda e cruda realtà! E' una mia opinione ovviamente. Freddy

- Thu 28/09/2006 or 17:07
Io non ho mai detto che la scelta degli orari di trasmissione di programmi intelligenti o appena un pò più intelligenti venga fatta per tenere basso il livello culturale di chi ascolta. Convengo assolutamente con te che sono i telespettatori che decidono cosa vedere, per cui i palinsesti sono fatti in modo da privilegiare questi programmi "di evasione" in cui si "inzeppa" la remunerativa pubblicità, ma la mia considerazione è un'altra: almeno il servizio pubblico (dai privati si prende quello che viene..se si vuole.. almeno non si pagano direttamente..) potrebbe "rischiare" di trasmettere qualcosa di civile in orari decenti, non solo per quelli (come me e parecchi altri..) che pagano il canone e non hanno la possibilità di seguire sempre trasmissioni (pure poche..)in orari proibitivi, ma anche perchè c'è sempre la possibilità di interessare qualcuno che, in mancanza d'altro, si abitua solo alle schifezze. Per fare un esempio non proprio calzante: se qualcuno mangia solo patate fritte e hamburger di McDonald, perchè non ha mai incontrato la dieta mediterranea, facendogli assaggiare un bel piatto di maccheroni magari scopre che gli piacciono!!!

Freddy - Thu 28/09/2006 or 21:40
Come ti dicevo, qui rientriamo nel campo "educativo" della televisione di stato, dove si trasmettono programmi per "insegnare" qualcosa di più o meno culturale. Personalmente ritengo che questo sia un pericolo ancora maggiore di quello attuale cioè quello di vedere solo programmi stupidi e banali. Chi decide cosa è cultura e cosa non è cultura ? Io per esempio mi sono già confrontato con Giucap (Giulio) sul termine Cultura, e devo dire che le nostre idee erano sostanzialmente diverse. Non so chi dei due possa mai avere ragione (ammesso che esista una ragione) ma comunque avevamo due opinioni diverse. Non credo insomma che sia giusto orientare le abitudini delle persone trasmettendo contro "natura" ciò che si vuole "imporre". Per fare un esempio concreto, la Rai potrebbe trasmettere tutti i giorni dalle 20.45 alle 22.00 un programma sui musicisti del passato o sulla storia dell'arte o, perchè no, una bella narrazione della Divina Commedia. Quanto tempo gli daresti per un clamoroso 0,01 % di share ?. So perfettamente che quella che ti sto dicendo è una cosa bruttissima, ma sempre a mio parere, è anche una triste verità. Ci sono altri mezzi per insegnare e per imparare e questi sono la scuola (di ogni livello e grado), i libri, la famiglia, (magari Internet) etc. etc. assolutamente più individuali e non legati ai tempi micidiali (specie di oggi) delle immagini televisive e degli ansiogeni tassi di ascolto. So che tutto questo è difficile da accettare ma so pure che ogni tanto bisogna guardarsi attorno e non mi sembra che negli altri paesi le cose vadano molto meglio, un motivo ci sarà ! Freddy

- Fri 29/09/2006 or 06:51
Continuo a non esser d'accordo,senza andare a fare l'analisi del concetto di cultura (anche se di "livello" dobbiamo farla, altrimenti è inutile tutto quello che stiamo dicendo...)io rimango convinta della necessità della differenziazione dell'offerta, semplicemente perchè una emittente pubblica deve dare la possibilità di scelta a chi paga il canone secondo le sue predisposizioni (io non posso essere costretto a pagarei biglietti per lo stadio se non mi piace e non vedo il calcio); e inoltre, siccome siamo partiti dalla constatazione che la televisione è uno strumento di "suggestione" molto potente, non possiamo lasciare fuori, quella parte di "cultura" che per molti, che magari l'hanno "incontrata" in un'altra forma meno "stuzzicante" , può essere "una palla", ma per altri, non solo quelli che partono già con un interesse definito, può diventare un'occasione. L'ansia dei tassi di ascolto sempre e comunque, nella tv pubblica, andrebbe "sedata".

Freddy - Fri 29/09/2006 or 07:40
D'accordo sul fatto che non siamo d'accordo ma ti ringrazio per il piacevole dialogo. Ai posteri l'ardua sentenza. Freddy

Baol - Fri 29/09/2006 or 11:38
Io invece penso che la televisione pubblica non dovrebbe privilegiare l'aspetto commerciale, credo che essendo tutti i telespettatori "canone-paganti" di pari diritti, sia preciso dovere offrire in orari accessibili anche quei programmi che magari privilegiano argomenti di natura meno "ridanciana"... però al contempo sono anche convinta che la forza di una televisione pubblica, che dovrebbe sfruttare la sua capacità comunicativa e la sua diffusione popolare in positivo, dovrebbe essere soprattutto quella di riuscire ad offrire trasmissioni di tal genere in maniera accessibile anche a coloro che propriamente non "masticano" determinati argomenti... trovare un compromesso, o qualcosa di simile. Il mezzo dovrebbe essere fruibile ai più, permettere di affacciarsi anche su mondi diversi. Consentire almeno un approccio. Io trovo sorprendente per es. quanto accaduto con Benigni che leggeva la Divina Commedia, uno dei testi non propriamente più accessibili e, purtroppo, legati ad un obbligo scolastico a volte penalizzante, che può rappresentare una pregiudiziale... eppure da un esperimento del genere è nata una riscoperta entusiastica. Forse è il segno che c'è bisogno di qualcosa di diverso, basta riuscire a dimostrare che esiste anche qualcosa di diverso. Non è possibile? baol

renatosd - Fri 29/09/2006 or 14:06
La prendo alla lontana Quando nacque mia figlia ci fu una discussione con i nonni sul ruolo educativo, mi fu risposto che loro non se la sentivano di essere severi, che a loro spettava il gioco lo svago, loro dovevano godersi la nipote e stop; non ero molto daccordo ma mi sento di dire che qualche ragione c'era ... senza dilungarmi su una questione che da sola potrebbe costituire una discussione a parte, mi piace vedere le Tv con un parallelo tra il ruolo genitoriale (RAI) e quello dei nonni (tv commerciali).... i genitori educano e spesso possono farlo giocando; i nonni giocano ma possono contemporaneamente, se vogliono, educarli; se non vogliono che almeno non li diseduchino infondendo un modello distorto di società dove tutti sono belli, magri, ricchi e vanno in tv anche (o soprattutto) se non sanno far nulla ... ma proprio nulla. Rincorrersi verso il basso è questo che proprio non capisco ... renato

Kla - Fri 29/09/2006 or 14:50
Quando alla sera, intorno alle 22:00 mia madre spegneva il televisore, rimaneva un puntino luminoso bianco al centro (i vecchi televisori cosi facevano). Io curioso cercavo di vedere se dentro questo puntino ci fossero ancora le immagini che fino a poco prima avevano rischiarato la stanza e che ci avevano tenuto compagnia. Pian piano il puntino spariva. Non ho mai fatto in tempo a vedere dentro il puntino. Era ora di andare a dormire, mia madre copriva il televisore con un panno come a voler preservare questa scatola da chissa quale agente esterno che avrebbe potuto rovinarla...ma ?! Questa cosa di coprire il televisore era in uso in quasi tutte le case ed anche in qualche locale pubblico. Nessuno anche a distanza di anni sa dire' perche', forse piu' semplicemente si usava cosi e basta. Nonostante l'attrazione che la televisione esercita non ne ho mai abusato, cerco di usarla con criterio, quando una cosa non mi piace cambio canale e quando non mi piace nulla spengo. Sono sempre stato abbonato alle pay tv con contratto Full. Pago regolarmente il canone. Non disdegno le Tv private ed in particolare quelle locali. Dispongo di una scelta enorme, quindi avendo piu' opportunita', se decido di vedere la televisione sono abbastanza certo di trovare qualcosa che mi agrada, altrimenti spengo e senza pormi troppe domande e senza recriminare mi leggo un bel libro (l' attuale "Maccaia" di Bruno Morchio - Fratelli Frilli Editori. Ve lo consiglio). In alternativa scorazzo un po' in internet. Oggi che di tecnica e di comunicazioni me ne capisco un po' di piu' so che una volta spento il televisore dentro il puntino bianco non c'era nulla ma che era solo un difetto tecnico delle prime apparecchiature audiovisive.

Vincenzo - Fri 29/09/2006 or 17:55
Infanzia e Televisione La TV, ha cambiato drasticamente le abitudini, l'organizzazione del tempo, le modalità educative e relazionali all'interno delle famiglie dei paesi industrializzati. Da numerose ricerche emerge che, in Italia, i bambini in età prescolare guardano la televisione in media due ore e mezza al giorno, con punte fino a cinque ore. Tale dato appare ancora più' preoccupante sapendo che per la maggior parte del tempo i bambini guardano la televisione da soli e che il gioco e lo studio si vedono dedicato un tempo inferiore a quello passato davanti allo schermo. La cattiva qualità dei programmi televisivi nelle ore più utilizzate dai piccoli spettatori contribuisce ad accrescere le generali preoccupazioni. A dieci anni di età, in media ogni bambino ha già visto in TV migliaia di ore di spettacoli con contenuti spesso violenti da cui possono derivare conseguenze a volte drammatiche nel processo di formazione della personalità. Il bambino infatti può arrivare a confondere la violenza vera con quella televisiva, a identificarsi in personaggi violenti e a considerare l'aggressività come il modo migliore per gestire le situazioni in cui viene a trovarsi in difficoltà; può trovarsi davanti a messaggi che, anziché rafforzare i valori, ampliare la conoscenza e sviluppare le capacità critiche, possono incrementare atteggiamenti distruttivi per se stesso e per gli altri. segue.....

Kla - Mon 02/10/2006 or 06:52
Ogni tanto, staccateli dalla televisione e dalla play station e fategli fare dell'altro ai figli. Siamo Noi genitori i responsabili.

Vincenzo - Mon 02/10/2006 or 14:04
Kla, hai perfettamente ragione, ma, molto spesso i genitori sono assenti per vari motivi e non possono dedicare il loro tempo ai figli. Pertanto vengono lasciati a casa con Baby sitter oppure da parenti, nonni o altro e quindi ..... televisore e PC.

Kla - Mon 02/10/2006 or 14:37
In generale i nonni accontentano i nipoti e le Baby Sitter meno fanno meglio stanno con il risultato che per molte ore l'educazione ai figli viene delegata a TV e giochi PC. Con o senza i genitori presenti sia TV da vedere che PC per giocare si possono tenere spenti. Troppo facile fuggire dalle proprie responsabulita' e poi dare la colpa alle progammazioni o ai videogame. Siamo Noi i primi responsabili dell'educazione dei nostri figli non i Nonni o le Baby Sitter. NON SCHERZIAMO SU QUESTO! Fategli tenere spente queste scatole e fategliele accendere in vostra presenza.

Baol - Mon 09/10/2006 or 06:24
Ieri sera è stata trasmessa la prima puntata di "Assunta Spina". Una rivisitazione di un dramma già interpretato da Anna Magnani. Inserisco alcune personali considerazione. La Napoli dei primi del ‘900, Assunta Spina è uno sguardo sul passato, riuscita l’ambientazione storica, ben riuscita anche l’interpretazione, un “dramma d’altri tempi”, una recitazione che non vuole essere propriamente innovativa, risentendo di una trama che fa degli stereotipi – personaggi, tipi che nella tradizione popolare trovano la loro naturale collocazione. Ma Assunta Spina non è soltanto uno sguardo sul passato, per quanto la narrativa di Salvatore Di Giacomo non avesse mai contenuto espliciti intenti di denuncia sociale, il tema proposto indulge, se si vuole, in riflessioni di continuità storica verso il presente, che portano con se alcune realtà violentemente vive, e dentro una condizione umana che non è ancora scevra da alcune pulsioni, retaggio culturale atavico, di un’epoca in cui il delitto d’onore era persino concepito nell’ordinamento giuridico con le sue attenuanti. Il ripetere ossessivo di frasi d’amore del protagonista, il richiamo ad un amore unico nella sua connotazione “nessuno potrà amarti quanto io ti amo” diviene il simbolo di una distorsione ai limiti dell’ossessione, attraverso la quale la violenza vuole trovare una giustificazione, figlia illegittima dell’amore e come tale metro distorto della misura dell’amore stesso. Non resta che osservare l’epilogo, drammatico, già preannunciato fin dalle prime scene, da tutte le tinte volutamente colorite, decisamente prive di sfumature, e forse per noi, oggi, esagerate, proprie della tradizione del dramma e di una narrativa d’altri tempi che poco lascia all’immaginazione ed all’inventiva. Tutto è lasciato alla capacità espressiva degli attori. Bravi i protagonisti, Placido e la Guaccero. Bello il personaggio di Matilde Serao (Lina Sastri), volto femminile di rottura, volutamente simbolo di un’epoca di transizione. Francesca

Baol - Fri 13/10/2006 or 11:44
La riforma della televisione italiana... un'azione di "banditismo" o una riforma necessaria? Si accettano opinioni argomentate... in caso contrario: ai posteri l'ardua sentenza! saluti baol

Vincenzo - Fri 13/10/2006 or 14:09
Appare evidente che trattasi di una vendetta politica per colpire l'azienda. Mediaset difatti dovrebbe elaborare entro 90 giorni un piano per lo spegnimento di un segnale analogico di una delle sue tre reti per il suo trasferimento in digitale terrestre e nelle altre piattaforme, entro 15 giorni dall'approvazione della legge.

Baol - Fri 13/10/2006 or 19:28
Piuttosto non si sarebbe dovuti mai arrivare a questo punto, così oggi nessuno avrebbe potuto gridare al banditismo. Comunque, contro le ingiustizie perpetrate ai danni dei più deboli, possiamo iniziare tutti insieme un bello sciopero della fame! Peccato che nel terzo mondo "scioperino" già da un pezzo ma nessuno se li fila.

Vincenzo - Fri 20/10/2006 or 07:04
A seguito dell'ultimo episodio verificatosi nella trasmissione "L'Isola dei Famosi" da parte del comico Massimo Ceccherini la TV ha toccato il fondo...

Baol - Fri 20/10/2006 or 09:37
Forse sarebbe meglio dire che la televisione continua a GRATTARE IL FONDO, perchè il fondo è stato toccato da tempo. In effetti non è la prima volta che accade una cosa del genere, ma al di là di questo è proprio la qualità dei programmi ed il messaggio intrinseco ai programmi stessi, al di là del singolo episodio ... a volte mi pare che vi sia del falso moralismo, utile per darsi una bella verniciatura di perbenismo. Che tristezza.

Kla - Fri 20/10/2006 or 10:00
Sono sempre stato abbonato alle pay tv con contratto Full. Pago regolarmente il canone. Non disdegno le Tv private ed in particolare quelle locali. Dispongo di una scelta enorme, quindi avendo piu' opportunita', [color=CC0000]se decido di vedere la televisione sono abbastanza certo di trovare qualcosa che mi agrada, altrimenti spengo e senza pormi troppe domande [/color]e senza recriminare mi leggo un bel libro (l' attuale "Bacci Pagano una storia da carruggi" di Bruno Morchio - Fratelli Frilli Editori. Ve lo consiglio). In alternativa scorazzo un po' in internet o me ne vado a spasso. Ritengo che anche a chi avendo una scelta minore di programmi resta sempre la scelta di far dell'altro anziche' stare davanti alla sempre piu' "balorda scatola TV" Unico rammarico e che per quel poco che vediamo dobbiamo pagare il canone che a mio avviso sarebbe da abolire. In effetti il canone gia' lo paghiamo e lo continueremo a pagare (anche se lo aboliscono) pagando il doppio/triplo i prodotti pubblicizzati in TV di cui una persona in Italia ha le maggiori quote di guadagno (praticamente il monopolio). Altro che Ceccherini o episodi da reality di m...a. I reality su cui fare i conti sono ben altri, sono quelli della vita quotidiana di ognuno di noi. Comunque il discorso si allungherebbe troppo... quindi io per il momento la smetto qui. Proseguite Voi se ne avete voglia.

- Sun 03/12/2006 or 09:52
Dopo le considerazioni sulla banalità (...per essere buoni!) della stragrande maggioranza dei programmi proposti dalla TV, vorrei fermare un attimo l'attenzione sui notiziari: oltre a presentare tutti le stesse notizie peraltro, per chi frequenta internet ed i siti delle agenzie, abbondantemente copiate, si rimane prevalentemente nell'ambito   della politica o "supposta" tale, e del calcio. Tutto quello che c'è fuori praticamente non esiste: da internet leggo che nelle Filippine sono morte almeno 800 persone per un tifone (e non stamane), e dalle TV, almeno fino ad ora che sto scrivendo, silenzio assoluto; ho scoperto sono cominciati i mondiali di sci, ma dalle TV nulla, anche se nel gigante è arrivati primo un italiano!...E parecchie altre cose di cui non faccio l'elenco: voi che ne pensate?

Vincenzo - Sun 03/12/2006 or 12:33

Diciamo che in linea di massima sono d'accordo. Per quanto riguarda la notizia del tifone, l'avevo sentita stamane nel tg1 (o Tg5)  delle ore 8,00. 

Visto che è stata chiamata "in ballo" l'informazione televisiva volevo manifestare il mio disappunto alle notizie fornite dal TG3 Regione in quanto l'80% delle notizie riportate sono le stesse del TG Nazionale. Certo è vero che il Papa è a Roma,  come pure Montecitorio e il Presidente dellla Repubblica... (e così via)  però,  è inutile riportare lo stesso servizio dell'Angelus (sempre per esempio) anche nel TG Regione quando lo stesso è stato ampliamente trattato il quello Nazionale. 

Secondo il mio parere il TG Regionale dovredde dare molto più spazio alla Regione ed in particolare alle città di Latina, Rieti, Viterbo e Frosinone.

 

 

 

 


Baol - Sun 03/12/2006 or 12:49
Che i Tg siano preconfezionati secondo uno schema preciso, oltre il quale è impensabile andare, per cui riempito lo spazio, piccolo contenitore, con tutto ciò che viene considerato "notizia", per il resto non c'è posto, quindi non esiste...? Dunque chi ha sentore che vi sia dell'altro deve prima di tutto aver concepita questa intuizione, in concetrata solitudine meditativa, dopo di che deve attivarsi alla ricerca "dell'altro" navigando con la speranza di approdare ad altri lidi... novello Ulisse.

Vincenzo - Sun 03/12/2006 or 18:22
La tv ha raggiunto il punto qualitativamente e quantitativamente più basso della sua storia. La dimostrazione arriva dall’invasione di reality show su tutte le reti (grande fratello, l'isola dei famosi, uomini e donne, etc), dai format tutti simili che ormai hanno stancato il teleutente.
I dati di ascolto parlano chiaro e attestano una fortissima diminuzione dei telespettatori davanti agli schermi televisivi.
Basta con i reality e le trasmissioni cretine.  
I telespettatori sono annoiati e vogliono qualcosa di intelligente e utile in tv.
Non si può continuare a pagare il canone per vedere idiozie imperanti anche in Rai !

 

 


Vincenzo - Tue 05/12/2006 or 11:13

La Pubblicità televisiva.........

Ero indiciso tra il Forum "TELEVISIONE" e  "BARZELLETTE"

- E' sempre bel tempo.

- Siamo tutti ricchi, belli e giovani.

- La famiglia italiana media è costituita dal padre che non raggiunge i 30 anni, la madre ha 20 anni e i figli hanno solo 10 anni in meno di loro, ovviamente tutti sani e bellissimi.

- Lei fa la mantenuta, infatti è sempre a casa che sforna torte e biscotti, innaffia le piante oppure si mette in perizoma e si lascia fotografare sul balcone dai vicini e quando ha il ciclo si arrampica sugli alberi oppure si butta col paracadute.

- Lui ovviamente è un super manager, lavora 2 ore al giorno, va in ufficio in elicottero, e prende sui 10 mila euro al mese per poter mantenere il casolare di campagna, la moglie e i cinque figli.

- I figli miracolosamente non litigano mai, vanno bene a scuola, sono ubbidienti e l'unica cosa che chiedono è la loro merendina preferita e l'unica disgrazia che potranno mai combinare è una macchia di cioccolata sulla maglietta (ma a quella ci pensa la nonna).

- Si fa sesso ogni giorno in ogni angolo della casa.

- Ci si può innamorare nel bel mezzo di un incendio che sta devastando un quartiere.

- Se la tua auto monta un tetto apribile è probabile che un caccia ti si accosti a testa in giù.

- Vieri sa cos'è l'ADSL.

- Quando ti ammali, se prendi una medicina ti passerà tutto in 30 secondi.

- I tuoi colleghi di lavoro sono tutti fotomodelli/e al di sotto dei 30 anni

- Il capo non ti dice niente se ti becca col walkman o se fai disegnini in riunione.

- Se ti metti a ballare il tango in mezzo alla strada non ti prendono per schizofrenica.

- Quando fai una passeggiata ti può capitare di incontrare Antonio Banderas o Sean Connery.

- Se non hai voglia di cucinare, tuo marito e i tuoi figli si accontentano benissimo di una scatoletta di carne gelatinosa e ti ringraziano pure.

- Se fai il postino trombi come un coniglio.

- Quando è ora di cena tutta la famiglia si riunisce e fa una danza rituale con un camaleonte.

- Quando litighi col tuo ragazzo, fuori dalla porta ce n'è un altro pronto a consolarti.

- Le donne semplicemente adorano avere il ciclo e ti raccontano tutte contente com'è bello avere mezzo metro di cotone in mezzo alle gambe.

- I neonati non sporcano mai i pannolini e la prima cosa che imparano è cambiarsi da soli. Se pisciano, pisciano una strana acqua blu...

- Del Piero ha confidenza con gli uccelli

- Non c'è mai traffico e tutte le strade passano per vallate stupende dove ci sei solo tu!

- Gli animali non fanno cacca.

- Tua nonna fa yoga, ginnastica artistica, ti porta ai concerti, ti dà il numero di telefono del cantante e corre a portarti i vestiti perché tu, povera nipotina, hai voluto fare il bagno nuda.

- Giochi a basket e sei contento di stare a perdere tanto pensi alla tua macchina nuova. Che è una Fiat...

- Tu vai in giro e tutti ti ringraziano per aver fatto la spesa.


renatosd - Tue 05/12/2006 or 11:38

Porca vacca .... è un mese che vado io a stendere i panni sul terrazzo e di nicole kidman neanche l'ombra .... mi sa che quella pubblicità l'ha fatta apposta mia moglie ...

renato


Vincenzo - Tue 05/12/2006 or 15:29

Sul mio terrazzo c'era !!!!  eccola.....

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4661330304.jpg]nicole-kidman-fosters-sm.jpg[/url][/i]


renatosd - Tue 05/12/2006 or 15:48

se ti serve una mano a stendere i panni .... dimmi solo a che ora ...

renato

ps 1: ok la finiamo qua!!!

ps 2: a proposito della kidman ... ma può essere che vedendo the others io sia stato l'unico a non capire subito dove andava a parare ??? 

 


Salvatore - Tue 05/12/2006 or 16:02

[quote] [b]renatods ha scritto:[/b] ... ma può essere che vedendo the others io sia stato l'unico a non capire subito dove andava a parare ??? [/quote]

tranquillo... non sei stato l'unico. Anche per me è stata una autentica sorpresa.

Salvatore



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