Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

Lavori in corso...

By: mel

mel - Fri 21/09/2007 or 21:02

In periodo di elezione (tra il primo turno e il ballottagio) il consigliere comunale Angelo Tripodi criticava aspramente, bollandolo come propaganda elettorale in aiuto di Mansutti, l'annuncio di Marrazzo circa la costruzione della "superpontina".

Io concordavo ma aggiungevo: "che la critica venga da un consigliere del partito del sindaco uscente che ha fatto e fa degli annunci una strategia comincativa, è perlomeno curioso".

Infine "lanciavo" la seguente scommesa:

Caro Tripodi, posto che Zaccheo vincerà certamente il ballottaggio, le faccio una proposta:

- prendiamo un'opera annunciata (diciamo al caserma dei Carabinieri in Q5) e un cantiere già aperto (ad esempio la riqualificazione dell'acquedotto vicino lo stadio, già circondato dalla rete, con tanto di cartello di come sarà la futura opera di "archeologia industriale" aperta al pubblico)

- vediamo se e quando queste due opere verranno completate

- se le cose dovessero andare per il verso giusto, io verrò in questo forum a dare atto al sig. Sindaco di aver mantenuto le promesse;

- diversamente verrà lei qui a fare pubblica ammenda senza se e senza ma.

Ci sta?

Per chi volesse leggere tutto: /modules/news/article.php


mel - Sun 23/09/2007 or 12:44

Posto un altro commento poichè quello originario, per motivi "tecnici" (ho fatto un po' di macelli) è scomparso quasi subito.

Che ne dite di un posto dove indicare TUTTI il lavori in corso in città?

Mel 


stefano - Mon 24/09/2007 or 11:02

Il posto deputato per eccellenza, a tenere un archivio aggiornato dei lavori in corso, è il sito del comune di Latina, nell'area dell'assessorato ai lavori pubblici. Dovrebbe essere una cosa normale. In questo, almeno, non dovremmo essere noi cittadini a supplire le istituzioni.

Ma questa è fantascienza! Basta vedere in che condizioni è il portale del comune e confrontarlo con uno qualsiasi degli altri capoluoghi di provincia. Non mi meraviglierei se in una ipotetica classifica lo trovassimo tra gli ultimi posti.

Saluti 


Freddy - Mon 24/09/2007 or 21:10

L'idea di creare uno spazio dedicato ai "lavori in corso" non è niente male, anzi la sposo appieno.

Studieremo con Enrico le modalità, dopodichè daremo inizio ai "Lavori in corso".

Freddy

 p. s. ...x Stefano...significa che anche stavolta faremo quello che gli altri non fanno ??
mel ha scritto:

Posto un altro commento poichè quello originario, per motivi "tecnici" (ho fatto un po' di macelli) è scomparso quasi subito.

Che ne dite di un posto dove indicare TUTTI il lavori in corso in città?

Mel 

 


stefano - Tue 25/09/2007 or 16:36

Infatti non era mia intenzione frenare l'iniziativa, anzi! E' un'ottima idea.

Solo volevo puntualizzare ancora una volta come le nostre istituzioni locali siano carenti dal punto di vista dell'informazione. In special modo il sito del Comune di Latina.

Saluti. 


Enrico - Mon 01/10/2007 or 13:34

Dal punto di vista di un cittadino mi vergognerei del "sito" (se così possiamo chiamarlo) del comune di Latina. Molte parti sono incomplete da anni, altre in ricostruzione dallo stesso lasso di tempo, altre scritte una volta e mai aggiornate. Giusto quelle pagine dove figurano i politici sono aggiornate, ad esempio pagine dedicate al Sindaco, ai vari assessori e compagnia (ma guarda il caso.....).

Dal punto di vista di un Webmaster, oltre al fatto che il sito del comune di Latina appartiene al cosìdetto web 1.0 (sito statico, senza la partecipazione degli utenti), la grafica e il codice sorgente lasciano molto a desiderare. Per non parlare del fatto che se voglio accedere con un client che non ha un plugin Flash, non posso, a causa dell'animazione in pagina iniziale.

Enrico 


Vincenzo - Tue 27/11/2007 or 19:30


Allegato: DSC04434.JPG

 

Avete notato che palazzo stanno costruendo di fronte al Centro Commerciale Latinafiori ??

E ' un palazzo circolare di oltre 30 piani.

 


Salvatore - Tue 27/11/2007 or 19:35
Bello!

Stevejo - Tue 27/11/2007 or 21:56
Vincenzo ha scritto:


Allegato: DSC04434.JPG

 

Avete notato che palazzo stanno costruendo di fronte al Centro Commerciale Latinafiori ??

E ' un palazzo circolare di oltre 30 piani.

 

 

è bello, e immagino anche lo spettacolo che si vedrà da lì su......però non mi pare ci azzecchi molto con il contesto circostante...mah

mel - Wed 28/11/2007 or 09:05

Visto nell'insieme a me pare una mostruosità. Speriamo che dal vivo risulti meglio.

Marco


davide - Wed 28/11/2007 or 16:35

Ecco il mostro! Dopo esser diventati palazzinari ora sono diventati Grattacielari!

E' uno schifo!! Mussolini si rivolterebbe nella tomba, anzi farebbe impiccare sulla cima di quella torre i politici e i tecnici che hanno dato l'Ok a questo scempio!

Su quell'area all'inizio degli anni 90 si scoprì che il grattacielo lo volevano realizzare imprenditori di Catania vicini alla Mafia, i cosidetti "Cavalieri dell'Apocalisse"!

Ed allora Zaccheo fece fuoco e fiamme contro i democristiani dell'epoca! Oggi invece ne autorizza l'edificazione ad imprenditori locali che sono subentrali nella Direzionale Pontina S.r.l.

E pensare che il direttore de Territorio qualche giorno fà ne tesseva le lodi!


http://parvapolis.panservice.it/index.php"2">

Latina. Torre Pontina, l'orgoglio di una comunità. Possiamo essere la Milano a sud di Roma. Basta riuscire ad andare avanti così...
Vengo da un mondo basso, rasoterra. Queste cose ti rimangono e ti portano la meraviglia per le cose che vanno in su. Ero studente universitario la prima volta che andai in Francia. Una sorta di Gran tour al contrario. La Francia fino a Parigi mi era parsa una Italia ordinata: bassa tanto quanto la terra mia. Non che non fosse bella e di bellezze popolata. In Savoia mi innamorai anche di una ragazza che prendeva il sole sul lago, naturalmente lei non ha mai saputo della cosa. Ma queste erano questioni che capitavano anche dalle mie parti. Vengo da un mondo basso, rasoterra. Queste cose ti rimangono e ti portano la meraviglia per le cose che vanno in su. Ero studente universitario la prima volta che andai in Francia. Una sorta di Gran tour al contrario. La Francia fino a Parigi mi era parsa una Italia ordinata: bassa tanto quanto la terra mia. Non che non fosse bella e di bellezze popolata. In Savoia mi innamorai anche di una ragazza che prendeva il sole sul lago, naturalmente lei non ha mai saputo della cosa. Ma queste erano questioni che capitavano anche dalle mie parti. È stato a Parigi che ho capito il mondo. Entrata da Place de l’Italie, le strade che diventavano grandi e in gola ti prendeva il timore di perderti in una città grande. In una sorta di crescendo verdiano tutto assumeva dimensioni che non ti aspettavi, fino all’incontro con l’infinitamente alto, con la sfida al cielo. Eravamo sotto la Torre Eiffel, 319 metri di acciaio imbullonato, piccoli guardavano da sotto la punta della torre, guardavamo il cielo. Ero sotto l’unico tempio che l’uomo aveva fatto a se stesso, non è fatta la Torre Eiffel per onorare il padrone, o Dio, o un satrapo, o una azienda di successo, è stata costruita solo per indicare l’ardire dell’uomo. Io provinciale mi trovavo sotto il tempio laico alla ragione, alla tecnica, alla sfida per il futuro. Milioni di travi, milioni di bulloni: una macchina perfetta. “Debbo salire” mi sono detto. Dovevo andare su a vedere quanto l’uomo può andare in alto. In cima il cartello indicava i metri, 319. Come quelli di Sezze, bizzarra analogia, ma nell’eccezione mi sono sentito un po’ a casa, anche io ero nato così in cima. Stavo a Parigi e non era più il mio mondo rasoterra, era il mondo del positivismo, degli uomini che più non erano “nei campi e nelle officine”. Ero davanti alla cosa più bella del mondo. Vi ho raccontato questa storia per spiegare il mio amore per le altezze, per le costruzioni ardite, perché sono simboli di sfide nuove, e la differenza tra l’uomo e gli altri animali sta nel pollice opponibile, ma anche nella capacità di immaginare domani e di trasformare il mondo. Quando sono passato davanti al centro commerciale Latina Fiori e ho visto su un cartello l’immagine del grattacielo, mi pare si chiami Torre Pontina, “è alto 134 metri?” “È il più alto d’Italia?”. Come anche a casa mia stiamo facendo qualcosa per domani. Poi sui giornali ho cominciato a leggere di Renzo Piano che a Torino sta realizzando il grattacielo della San Paolo, 130 metri anche lì. Stiamo parlando di edifici più alti del Pirellone di Milano (124 metri), l’edificio simbolo della Milano che diventava europea, della industria italiana che diventava industria del mondo. Del simbolo stesso del boom economico. “Il coraggio di cambiare ha reso le città italiane le più belle del mondo. La paura del futuro rischia ora di ucciderle, di ridurle a musei invivibili e avvelenati dal traffico” È l’attacco del pezzo di Curzio Maltese pubblicato da Repubblica lo scorso 14 novembre e parla del grattacielo di Piano. “Le capitali del pianeta, Londra e New York, Parigi e Barcellona, Berlino, Praga e Sidney si lanciano nella inaugurazione di grandi opere nei centri urbani. In Italia la contemporaneità suscita immediato sospetto e aperta ribellione” È sempre Curzio Maltese che parla. Penso, ma allora Latina sta dentro le nuove sfide di questo paese. Allora ha ripreso ad essere la Milano a sud di Roma. Latina è la città della macchina, nasce solo perché la macchina ha reso possibile la sua esistenza. Al convegno del Rotary sull’acqua che si è tenuto presso la sala Step a Latina venerdì 16 novembre è stato ricordato Leonardo e i suoi piani di bonifica delle paludi pontine: sono esposti al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. C’è tutto in quei piani: la rete dei canali, il canale principale, il Sisto. Insomma Leonardo aveva capito, tutto, ma la bonifica non la poteva fare: mancavano le macchine, mancava la forza per alimentare le pompe, le idrovore. Una città nata per grazia, non di Dio, ma della macchina, non può non osare, non guardare avanti. Un grattacielo di 134 metri è una chiesa laica allo spirito di Latina di cambiare. Immaginare è lo spirito vero dei pionieri, chi poteva fidarsi a venire a costruire il futuro qui se non immaginava come sarebbe stato domani? Guardo la foto della Torre Pontina, mi immagino piccolo davanti a questo ascensore verso il cielo, a Torino per farlo, il grattacielo, ci vuole la San Paolo, qui lo fanno imprenditori locali. Lì si realizza, attraverso la matita di Renzo Piano, il simbolo di una banca. Qui si fa una costruzione funzionale, per farci vivere la gente. Una torre con la gente dentro, la costruzione più democratica in Europa. Piccoli appartamenti, 50 metri quadrati ciascuno, e uffici. Sembra dire quella foto con la scritta, gli appartamenti si vendono, che si può comperare una porzione di cielo. La giustizia sociale è passata per “la libertà dal bisogno”, poi per “la qualità della vita”, ora? Pensiamo alla eguaglianza nei sogni. E i sogni si fanno in cielo. Nei riti il divino è “nell’alto dei cieli”. Curzio Maltese chiede a Renzo Piano (la Repubblica, 14 novembre 2006): “La Torino industriale rifiuta di inchinarsi allo strapotere della finanza, delle banche, materializzato in un simbolo di dominio come un grattacielo?” Piano: “È una critica motivata. Ma anche qui non facciamoci condizionare dai simboli. Le torri sono per loro natura simboli di potere, d’accordo. Ma costruire in verticale ha i suoi vantaggi. Qui il vantaggio è di poter creare un grande parco per i torinesi. Il San Paolo ha molti terreni, io potrei sdraiare la torre in orizzontale e i verdi sarebbero contenti di far sparire un parco”. Sono i temi culturali dentro una grande costruzione, e quella di Latina, la Torre Pontina, non è simbolo del potere finanziario, del San Paolo che sfida la Fiat nella idea stessa di leadership di una comunità. La nostra è una torre fatta da un gruppo imprenditoriale locale, da costruttori. È come la Torre di Parigi che non porta il nome dell’Edf, il monopolista elettrico di Francia, non è la sede della Renault, non quella della Peugeot, ma è il nome di un ingegnere, di quello che l’ha fatta. Così il grattacielo di Latina è il tempio ai muratori.

Lidano Grassucci

Alcune domande: ma il PPE in quella zona non era scaduto? E perchè mai è stata rilasciata la licenza edilizia?

ARKAN

 


Baol - Wed 28/11/2007 or 16:59

L'avevo letto l'articolo che tesseva le lodi... due belle paginone con molte immagini, disegni del grattacielo così come verrà realizzato, e insomma, che dire,  una bella celebrazione delle altezze...  sono punti di vista, mettiamola così, ma personalmente sono molto scettica rispetto a tanto entusiasmo per qualcosa che francamente di alto ha solo i 34 piani. Se di tempio si tratta, tutto è fuorché il tempio dei muratori. 

Saluti

Francesca 


Vincenzo - Wed 28/11/2007 or 17:11

Sinceramente non capisco tanto fermento per la costruzione di un palazzo (seppur di notevoli dimensioni per Latina). Non capisco neanche il motivo di scomodare "illustri defunti" per tale evento che ritengo altresì di normale amministrazione nel 2007.

 


Baol - Wed 28/11/2007 or 17:14

Ma che ne so... l'articolo celebrante è di Grassucci, che ci vede il Tempio dei Muratori! 


davide - Wed 28/11/2007 or 18:31

Eh no, caro Vincenzo, questo grattacielo e l'altro, non sono normale amministrazione!

A Torino stanno discutendo animatamente, architetti, ingegneri, cittadini, giornalisti sul grattacielo del San Paolo Imi. A Latina hai visto qualche dibattito?

Nè maggioranza nè minoranza sono intervenuti, nè su quel PPE, nè per fare chiarezza sulla sua vigenza o decadenza! Niente di niente..

Non si sà chi sono questi costruttori locali, non si sà chi sono i finanziatori. L'unica cosa che si sà è il progettista.

Ed i cittadini quando non c'è trasparenza sono spaesati, soprattuto alla luce di questo inquietante articolo dell'Associazione Caponnetto del 2004:

Ecco cosa riportava nel marzo 2004 l'associazione Caponnetto riguardo il grattacielo di Latina e di altri imprenditori:

http://www.comitato-antimafia-lt.org/sito/lettere/let060304.html"2">

Roma, 6 marzo 2004



Al Presidente della Repubblica
Al Ministro degli Interni
Ai Prefetti di Roma, Frosinone, Latina
Alla Direzione Investigativa Antimafia
Alla Direzione Distrettuale Antimafia
Alla Procura della Repubblica di Roma, Velletri e Latina





OGGETTO: Attività delle mafie sul territorio laziale




Il 24 u.s. un quotidiano nazionale ha pubblicato la notizia della presentazione di un'interrogazione di due deputati ai ministri degli Interni e della Giustizia, relativa alla posizione di alcuni amministratori del Comune di Nettuno. I due parlamentari, denunciando episodi di "vicinanza" fra tali amministratori e consiglieri comunali di Nettuno con elementi della criminalità organizzata, hanno chiesto di verificare se ci siano elementi per lo scioglimento del Consiglio comunale di quella città.

Si tratta di una denuncia pesante e che cita fatti e circostanze meritevoli dell'attenzione da parte della DIA, della DDA e delle Procure della Repubblica di Roma e di Velletri (quali il finanziamento da parte della Regione Lazio per una "casa" per bimbi autistici appartenente ad un esponente della malavita) e che provano quanto sia fondato l'assunto di questa Associazione la quale da anni sta sostenendo, fino alla noia, che è sul versante degli intrecci fra politica, affari e criminalità organizzata che bisogna indagare seriamente.

E' ormai opinione diffusa che, come si è verificato per i lavori del porto di Gaeta, i nomi di coloro che intrattengono rapporti con le mafie vanno ricercati fra i banchi, le poltrone, le sedie di molte sedi istituzionali, a cominciare dai consigli provinciali, regionale, comunali, parlamento nazionale ed europeo, uffici pubblici, ecc.

Nessun osservatorio ha inteso finora quantificare (perché Prefetture e Camere di Commercio di Latina, Frosinone e Roma non si impegnano a far ciò?) il grado di incidenza della criminalità organizzata nella vita economica e politica del Lazio e, in particolare, della parte meridionale della Regione. Al riguardo, appare stupefacente il comportamento delle organizzazioni sociali - sindacati e organizzazioni imprenditoriali - che, benché stimolate, stentano a prendere coscienza di tale realtà.
Alcuni studiosi hanno rilevato che una percentuale del 40% circa dell'economia italiana è illegale e criminale.
Ciò ha indotto questa Associazione ad insistere da tempo sulla necessità di indagare in maniera approfondita sugli intrecci fra politica, affari e mafie, oltreché sulla "provenienza" dei capitali che si investono e sull'identità vera dei veri attori di ogni iniziativa economica.

Chi sono gli attori delle opere realizzate o programmate a Gaeta, Formia, Minturno, Fondi, Sabaudia, San Felice Circeo, Latina, Aprilia, Cisterna, Pomezia, Ardea, Nettuno, Anzio, Frosinone, Roma e nel resto del Lazio?

Chi sono gli ideatori, realizzatori e gestori di tutte le opere, pubbliche e private, oltreché miste, in programma, compreso il cosiddetto "corridoio tirrenico" il cui progetto ha provocato la sollevazione generale dei cittadini pontini e di tutto il litorale romano? Chi sono i politici "amici"? Che "provenienza" hanno i capitali? Questo vogliono sapere da magistratura e forze dell'ordine questa Associazione e tutti i cittadini!

In quest'ottica, ci appare alquanto insensata l'esultanza di molti per la cattura, operata nei giorni scorsi a Latina da parte dei Carabinieri di Frosinone, su ordine della DDA di Napoli, di un latitante camorrista, certo Baldascini Mario. Da quanto tempo questo - che ha un fratello dimorante da anni a Borgo Carso di Latina - dimorava a Latina?

Non si sa che Latina, la sua provincia, il litorale romano e la stessa Roma sono sedi di dimora - volontaria, di affari o coatta - di tantissimi appartenenti alla criminalità organizzata?
Si tratta di gente che abita, spesso con generalità diverse da quelle reali, opera, investe capitali sporchi, vota e condiziona la vita politica ed economica del nostro territorio. Quanti di questi o, comunque, quanti dei loro "amici", diretti o indiretti, siedono nei consigli comunali, provinciali, regionale, nel parlamento nazionale ed europeo, negli organismi di partiti, ecc?

Sono oltre 20 anni che le mafie si sono insediate a Latina e nel Lazio (si è dimenticata la storia del ...."grattacielo" dei "cavalieri dell'apocalisse" nel centro direzionale di Latina o dei lavori dell'ospedale di Terracina? Quali erano i nomi dei politici che ebbero un ruolo in quelle vicende?....) intessendo una rete fittissima di collegamenti, interrelazioni, complicità a tutti i livelli. E' stato lo stesso sottosegretario agli Interni Mantovano - in una recente nota al Sindaco di Latina - a sottolineare l'esistenza di collegamenti fra le mafie ed...."imprenditori locali", chiedendo a sindaci ed enti vari a non invitarli a partecipare a gare di appalti pubblici?

Il senso di fastidio e di rabbia manifestati in molti ambienti politici ed istituzionali (le reazioni di taluni esponenti politici, soprattutto a Gaeta e Sabaudia) di fronte all'azione di questa Associazione è la dimostrazione più evidente di quanto sia ostico il discorso dell'impegno contro le mafie a taluni livelli.

Su questo fronte le Istituzioni dovrebbero fare molto più di quanto è stato fatto finora per .... fare chiarezza. Invece dobbiamo, purtroppo, lamentare carenze infinite, ritardi, omissioni. Nel convegno promosso nel luglio scorso a Formia da questa Associazione, convegno che ha visto la partecipazione, fra gli altri, degli onn. Ayala, Lumia, Orlando, dell'avv. Ligotti e dei rappresentanti nazionali dell'associazione "LIBERA" e della Fondazione "A.Caponnetto", annunciammo che presto avremmo cominciato a ragionare sull'efficienza o meno delle Istituzioni pontine, a cominciare dalla Prefettura, sul piano dell'azione di contrasto della criminalità organizzata.
I risultati, a dire il vero, sono estremamente deludenti.
Questa Associazione non può, a questo punto, non chiedere al Ministro degli Interni di adottare i provvedimenti conseguenti.

Non c'è stato finora un provvedimento, fra i 33 che hanno interessato sul territorio pontino il sequestro e la confisca dei beni mafiosi, che sia stato adottato dagli organismi locali; numerosi sono i fatti di sangue, probabilmente anche di stampo mafioso, verificatisi in provincia di Latina e dei quali si ignorano da anni mandanti ed esecutori; il livello di penetrazione delle mafie nell'economia pontina è sicuramente alto (l'ex Sindaco di Latina ha parlato pubblicamente di ..."mani sulla città); lo stato della Giustizia è ben noto.

In un incontro avvenuto circa un anno fa, questa Associazione ha formulato al Prefetto di Latina una serie di proposte finalizzate a rendere più efficace l'azione di contrasto della criminalità organizzata. Ad oggi non si è notato alcun cambiamento, nessun provvedimento è stato preso
.



LA SEGRETERIA
Dr, Elvio Di Cesare


Stevejo - Wed 28/11/2007 or 23:07

Concordo al 1000% con quanto detto da Arkan (però che bel panorama ), e, soprattutto, con quanto scritto nell'articolo!!!

Che poi, se non mi ricordo male, nella scorsa campagna elettorale era venuto fuori che i "palazzinari" pagano l'ICI solo su quello che esiste già (e che vanno a spallare x costruire), e non su quello che realmente esisterà, dopo che l'avranno costruito, e sul quale poi guadagneranno.

Mi ricordo che questo era proprio un punto del programma di Cirilli.

Ora, se tutto questo è vero, in quel terreno non esiste nulla....e poi ci sorgerà un grattacelo...se 2+2=4.....lì sono 32 piani di morbidezza, mica 1...

saluti,

Stefano 

 


Baol - Thu 29/11/2007 or 11:51
Ma se questo grattacielo è il Tempio dei muratori, allora la discarica di Montello è il Tempio degli operatori ecologici???

glanzid - Thu 29/11/2007 or 14:05
Il 18 Dicembre, 75esimo compleanno di Littoria/Latina, all'interno della manifestazione Natali Diversi, si svolgerà un dibattito pubblico. Parteciperanno Antonio Pennacchi insieme con architetti e ingegneri. Inevitabile anche il discorso sul grattacielo o condomcielo che dir si voglia.


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