Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

Il Corridoio Tirrenico o Superpontina, realizzati al 100% dallo Stato...

By: davide

davide - Tue 26/09/2006 or 13:32
In questi giorni vi è stato l'incontro tra Regione e Ministero delle Infrastrutture per fare il punto sulle opere autostradali da realizzare in provincia di Latina... Riguardo il Cosidetto Corridoio Tirrenico Meridionale tutto iniziò nel Maggio del 2002, quando la giunta Storace costituì l'Arcea Spa, società partecipata dal 40% dalla Regione Lazio e dal 34% da Autostrade Spa e da Monte Paschi Siena, e che doveva gestire tutte le nuove opere autostradali che si sarebbero realizzate nel Lazio. Nel dicembre 2003, sotto Natale, viene presentato il progetto preliminare del cosidetto Corridoio Tirrenico Meridionale, un autostrada che avrebbe collegato Fiumicino a Formia, lunga 128 km e che costa circa 2,5 miliardi di euro... Si dice che lo Stato metterà il 40% e il 60% lo metterà l'Arcea (a sua volta partecipata dalla Regione al 40%). Il primo tracciato (che fino a pochi mesi era presente sul sito www.controcorridoio.it, oggi misteriosamente inattivo), passava pressapocco tra Appia e Pontina, su sede indipendente... I sindaci si ribellano, Zaccheo dice che non può passare tra Appia e Pontina, in quanto trancerebbe di netto le migliare e i poderi... Dopo vari mesi nel 2004, l'Arcea produce un secondo progetto, che ricalca fedelmente la Pontina, tra Roma e Terracina, mentre tra Terracina e Formia viene mantenuto il vecchio progetto. Il 29 Settembre 2004 il Cipe approva 260 milioni per il Corridoio Tirrenico, solo per il tratto tra Roma e Terracina, in quanto per il tratto tra Terracina e Formia non si è riusciti, a seguito dell'opposizione di vari sindaci a trovare un tracciato che non tranci la piana di Fondi. Zaccheo si presenta a Teleetere, e nella rubrica "Il fatto del Giorno", insieme a Grassucci e Bernardi, definisce "storica" l'approvazione del Cipe, che dopo 50 anni farà uscire il territorio pontino dall'isolamento. Per il tratto tra Roma-Latina si pensa di usare il sedime della pontina, facendo la corsia di emergenza e realizzando complanari per il traffico locale. Dunque già allora il tratto Roma-Latina era stato previsto con il pedaggio... Subentra la giunta Marrazzo, che elimina il tratto Latina-Terracina, dicendo che in quella zona si creerebbero troppi danni ambientali, e propone per il tratto Latina-Terracina di raddoppiare la mediana a superstrada di tipo B (ma i soldi non ci sono) ed utilizzare un vecchio progetto dell'Anas, che però allora si scontrò con il fatto che prevedeva il disboscamento di 6 km di parco del Circeo, laddove la mediana scorre accanto a questo. Per il tratto Roma-Latina, la giunta Marrazzo eliminana la dicitura "Corridoio Tirrenico", troppo compromettente nei confronti degli elettori di sinistra e rinomina l'opera "Superpontina" o autostrada "Roma-Latina". In più fonde in un'unica opera la Cisterna-Valmontone, che il cipe del 29 Settembre 2004 riteneva opera a se, stanziando 100 milioni di euro. Prima della fine della Giunta Storace, nel gennaio 2005 lo stesso Storace annuncia in pompa magna che in estate 2005, si sarebbero aperti i primi cantieri per realizzare 20 km del Corridoio Tirrenico nei pressi di Campoverde, comprendente lo svincolo sulla Cisterna-Valmontone e 10 km della bretella stessa, fino all'intersezione con l'Appia. Successivamente i cantieri non partono, giro di polemicche politiche sui nomi da dare all'infrastruttura, incontro a dicembre 2005 di Marrazzo con Lunardi, e si decide di far partire intanto il tratto Roma-Latina. Moscardelli della Margherita addirittura ipotizza l'apertura dei cantieri per l'estate 2006, cosa che puntualmente non avviene... Passa quasi un'altro anno e Marrazzo torna a parlare ufficialmente della Superpontina, incontrando il ministro di Pietro..... Anche stavolta si fanno previsioni di pubblicare nei primi mesi del 2007. L'ANAS subentrerà ai privati di Arcea, rilevandone le quote non si sà a che costi, e dunque l'opera sarà al 100% pubblica. Metteranno i soldi la Regione, lo Stato e l'ANAS. A questo punto se l'opera è finanziata con fondi statali perchè introdurre il pedaggio? Aveva senso se intervenivano i privati, ma se interviene lo stato non ha senso. Oppure si vuole costruire l'opera e servirla in un piatto d'argento alle concessionarie autostradali, che si troveranno a gestire un'opera nuova fatta al 100% con fondi del contribuente privato? Cosa ci garantisce che neanche stavolta si apriranno i cantieri? DAVIDE

davide - Tue 26/09/2006 or 14:45
Da il Tempo: http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1041359&editionId=3&SectionId=8 di CLEMENTE PISTILLI LATINA — L’autostrada per collegare il capoluogo pontino a Roma si farà. Correrà parallela all’attuale Pontina e sarà a pagamento. Ieri, dopo un incontro con il ministro dei trasporti Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha assicurato che «il governo erogherà fondi per la realizzazione dell’opera». Contestualmente verrà costruita anche la bretella Cisterna-Valmontone, mentre la vecchia 148 sarà messa in sicurezza. Una rivoluzione nel sistema viario provinciale, a cui si aggiungerà la Pedemontana di Formia ed il completamento della Monti Lepini e che è stata varata dopo aver bocciato il progetto del Corridoio Tirrenico. Come già accaduto per la Turbogas, la sinistra regionale si sta però spaccando anche sull’autostrada. Ieri, alla Pisana, si sono incontrati il governatore Marrazzo ed il ministro Di Pietro. Tra gli argomenti affrontati anche quello dell’autostrada Roma-Latina. Bocciato il Corridoio Tirrenico, considerato dannoso per l’ambiente e troppo costoso, la Regione ne aveva rivisitato di fatto il progetto e puntato su una super Pontina, da far correre per l’86% del tracciato vicino all’attuale 148, con varianti a Pomezia ed Aprilia. L’arteria viene ora chiamata corridoio intermodale. Il progetto definitivo è pronto e, bretella compresa, costa due milioni di euro. Per la realizzazione dell’opera, invece, occorrono due miliardi. Già finanziati dal Cipe 360 milioni. Ne servono subito altri 440, per finanziare la parte pubblica. Ieri le rassicurazioni sulla copertura finanziaria. «Il tratto autostradale sarà a pedaggio e realizzato attraverso il project financing», ha affermato Di Pietro. Ottimista sui tempi Marrazzo: «Potremmo andare a gara molto velocemente, già nei primi mesi del prossimo anno. Dovremo comunque discutere del progetto con la maggioranza e con il Comune del tratto di ingresso nella capitale». Partiti i lavori per la super Pontina, alias corridoio intermodale, la vecchia Pontina verrà messa in sicurezza. «Sarà una strada per il traffico locale, da Latina a Roma», afferma l’assessore regionale ai lavori pubblici, Bruno Astorre, relativamente alla vecchia 148. Un Corridoio Tirrenico dunque con impatto ambientale più basso, comprensivo di bretella Cisterna-Valmontone e messa in sicurezza dell’attuale Pontina? In realtà l’autostrada voluta da Marrazzo e Di Pietro non collegherà con la rete autostradale il centro-sud della provincia di Latina. «Abbiamo dovuto fare i conti con il denaro disponibile. Per quanto riguarda il tratto di Pontina da Latina a Terracina verrà messo in sicurezza, impiegando sedici milioni di euro. Il sud avrà poi la Pedemontana. Le opere previste decongestioneranno il raccordo anulare», assicura Astorre. Scelte che non hanno mancato di sollevare polemiche. «Un’«operazione di vetrina - ha dichiarato il presidente della Provincia, Armando Cusani. Il Corridoio Tirrenico viene ridotto ad una strada con tragitto Tor de Cenci-Borgo Piave». «Si conferma così la fumosità dell’emendamento presentato in finanziaria 2006, per la messa in sicurezza della Pontina», afferma Fabrizio Cirilli di An. E se soddisfatti si sono dichiarati i consiglieri regionali Giuseppe Parroncini e Giovanni Carapella dei Ds, Claudio Mancini, Giorgio Pasetto e l’assessore Massimo Pompili, la stessa sinistra appare anche su questro fronte spaccata al proprio interno. «Non condividiamo l'annuncio fatto dal ministro Di Pietro sulla realizzazione dell'autostrada Roma Latina. La priorità è ampliare e potenziare la Pontina. Riteniamo che realizzare un nuovo tracciato sia sbagliato», si è affrettato a dichiarare il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli. martedì 26 settembre 2006 http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1041361&editionId=3&SectionId=8 Il grande dormitorio della capitale di FABIO BENVENUTI E COSÌ anche Latina è destinata a diventare periferia e dormitorio di Roma. Va in questa direzione la prospettiva offerta del quadro progettuale di quella che adesso viene definita «l’autostrada Roma-Latina». Di Pietro ha detto che si può fare, Marrazzo ne ha goduto ed in tanti si sono subito rivenduti la lieta novella. Nessuno, però, ha pensato o voluto tenere nel dovuto conto il fatto che una progettualità che si rispetti, specie quando essa investe opere infrastrutturtali di grande portata per un territorio, va inquadrata in una prospettiva più ampia, organica, complessiva, coinvolgendo le realtà locali. Non serve fare un pezzo di strada e poi lasciare il deserto. Lo testimonia la storia stessa di quello che sotto il governo Storace era piovuto dal cielo come il «Corridoio Tirrenico Meridionale». Quel progetto, poi ribattezzato da Marrazzo e dai suoi uomini la «Super Pontina» e infine stravolto nei suoi contenuti, aveva un senso perché consentiva finalmente all’intera provincia portina di essere attraversata in senso longitudinale da una arteria che, dotata dei necessari arricchimenti (i due allaccci all’autostrada con la Formia-Cassino e la Cisterna-Valmontone, la nuova SS. 156, la Pedemontana di Formia), avrebbe consentito alla terra pontina di uscire finalmente da un isolamento infrastrutturale e fornire vigore e strumenti al rilancio economico e turistico. Sono andate sempre in tale direzione, a rigor di coerenza, le richieste avanzate dal presidente della Provincia, Armando Cusani, e da molti sindaci pontini, primo fra tutti Vincenzo Zaccheo: progettare un arteria completa, da Fiumicino a Formia, cantierate un pezzo per volta. Ma non fermandosi a Borgo Piave. Ecco, così, che i commenti di Cusani al placet di Antonio Di Pietro trovano la loro giustificazione: «Il Corridoio Tirrenico - ha detto il presidente della Provincia - viene ridotto ad una strada con tragitto Tor de Cenci - Borgo Piave». È così, è maledettamente così! Da Sabaudia a Minturno, il sogno turistico sarà definitivamente compromesso e le ambizioni di crescita del Mercato Ortofrutticolo di Fondi non avranno più sbocchi. Il sud della provincia, così, sarà definitivamente tagliato fuori dai grandi flussi di traffico, altro che nodo di collegamento intermodale. È questo il miglior modo per spezzare in due la provincia di Latina, per alimentare quel risibile abbaglio politico che risponde al nome della provincia del sud del Lazio e che è niente altro che il tentativo di attentare alla vita di una realtà chiamata terra pontina. martedì 26 settembre 2006 DAVIDE

davide - Tue 26/09/2006 or 14:48
Da Il MEssaggero: http://www.ilmessaggero.it/viewsearch.php L’annuncio del ministro Di Pietro dopo il vertice di ieri in Regione Pontina, fino a Roma si pagherà Addio al “Corridoio”, la strada sarà collegata alla Cisterna-Valmontone di GIOVANNI DEL GIACCIO Da Latina a Roma e viceversa pagando un pedaggio, come un’autostrada vera e propria ma passando in larga parte sempre per la Pontina anche se opportunamente adeguata. E’ un progetto ancora da attuare emerso ieri nel corso di un incontro tra il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e i rappresentanti delle Province. «Collegheremo Roma a Latina mediante un'autostrada. Sarà un tratto con pedaggio e realizzato attraverso il project financing» - questo quanto ha dichiarato alla fine dell’incontro il ministro. Un progetto che sarà realizzato con l’ingresso dello Stato nel capitale sociale di Arcea spa, la società costituita dalla Regione e nella quale finora il 49% del capitale era privato. Doveva realizzare in primo luogo il Corridoio tirrenico che con la decisione di ieri viene, di fatto, definitivamente archiviato. Adesso nelle “schede” regionali è indicato come “Corridoio intermodale Roma–Latina e collegamento Cisterna-Valmontone”. «E’ pronto il progetto definitivo di entrambe le opere per un costo di 2.000 milioni di euro - è scritto nella sintesi diffusa dalla Regione - di cui 360 già finanziati dal Cipe nel 2004. Occorrono altri 440 milioni di euro per finanziare la parte pubblica stante al rapporto 40% pubblico e 60% privato». Attraverso il project financing, infatti, i privati avranno in cambio la gestione dell’infrastruttura. Ottimista il presidente Marrazzo: «Potremo andare in gara molto velocemente, già nei primi mesi del prossimo anno. Ora - ha aggiunto - dobbiamo discutere con la maggioranza e con il comune di Roma per il tratto che riguarda l'ingresso nella capitale». Perché allo stato attuale «parliamo di collegare Tor de’ Cenci a Borgo Piave - sostiene Armando Cusani, presidente della Provincia di Latina - quella fatta con Di Pietro è un’operazione di vetrina. La riunione si è sviluppata sulla base di una completa assenza di riferimenti rispetto alle scelte che il governo nazionale e la Regione Lazio vorrebbe vedere compiute». Il tutto, secondo Cusani «in assenza di progetti concreti, con il solo intento di cancellare ciò che aveva fatto il governo di centro-destra, non ci hanno spiegato come sarà questa autostrada ma dal programma spariscono anche l’adeguamento della 156, la Formia Cassino e la Pedemontana di Formia». La Pontina, almeno nelle intenzioni, dovrebbe essere trasformata in autostrada utilizzando per l’86% circa l’attuale tracciato e - soprattutto all’altezza di Pomezia e Aprilia - realizzando delle nuove strutture. «Ma non si risolve il discorso dell’accesso a Roma e anche su questo - conclude il presidente della Provincia - non sono arrivate risposte. Eravamo disposti favorevolmente a un primo tratto che collegasse Fiumicino a Latina superando Roma, in attesa di un secondo anello fino al sud pontino, ma così è inaccettabile». Nelle “schede” in realtà la Pedemontana è inserita - ma i fondi non ci sono - così come il terzo lotto della 156 per il quale «Occorre produrre le progettazioni del completamento dell’opera lato Latina e lato Frosinone ed attivare la procedura di finanziamento». Soddisfazione per i progetti espressa da gran parte del centro-sinistra, perplessi i Verdi che chiedono di «dissipare i dubbi sull’autostrada e mettere in sicurezza la Pontina». Da la Provincia: http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=7185 L'assessore regionale Astorre garantisce l'impegno della Regione per avviare i lavori entro il 2007 "Da Latina a Roma in 20 minuti" "Siamo attenti al sud della provincia, si fa anche la Pedemontana" Roma (26/09/2006) - Il Governo e la Regione Lazio finanzieranno l'autostrada Roma - Latina e l'obiettivo è quello di avviare i lavori entro la fine della prima legislatura della giunta Marrazzo. Il Presidente della Provincia Armando Cusani ha dichiarato tutta la sua insoddisfazione al termine dell'incontro che si è svolto stamattina alla Pisana alla presenza del Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, ma l'assessore regionale Astorre non lascia spazio a dubbi. "La nostra priorità - ha detto - è realizzare il collegamento Roma - Latina e la Cisterna Valmontone, con l'intenzione di dare ai cittadini pontini l'opportunità di raggiungere la capitale in 20 minuti e in piena sicurezza e di fornire alla zona produttiva dei collegamenti migliori, che garantiscano la possibilità di immettersi sull'Autosole e collegare anche il sud della Provincia". Eppure - chiediamo all'assessore Astorre - il Presidente Cusani ha espresso malumore per la riunione con Di Pietro. "In questa prima fase - replica Astorre - noi abbiamo intenzione di creare il collegamento con Latina, mentre il presidente della Provincia spingeva affinché si arrivasse fino a Terracina, ma la nostra scelta di bocciare al seconda parte del tracciato non è certo una novità. In ogni caso - aggiunge - per noi il sud della Provincia pontina è molto importante, lo testimonia il fatto che abbiamo deciso di finanziare la realizzazione della Pedemontana e che sono stati stanziati ben sedici milioni di euro per la ristrutturazione della statale 148 da Latina verso Formia per garantire una maggiore sicurezza". Che tipo di tracciato seguirà la Superpontina? "Per l'86% del percorso sarà parallela alla Pontina, saranno poi eseguite due varianti all'altezza di Pomezia e di Aprilia, che sono ancora in fase di progettazione, il nodo maggiore resta l'ingresso nella capitale". A quanto pare l'ingresso all'Eur della Pontina non è sufficiente a sostenere il traffico in entrata, a quale tipo di soluzioni si sta lavorando? "Si discute su due ipotesi, la prima è quella di creare un ingresso che permetta l'accesso al grande raccordo anulare la seconda, quella che noi preferiamo, è che invece si faccia confluire il traffico sulla Roma - Civitavecchia, che permette poi di prendere il Gra, la Pontina e anche la Cristoforo Colombo. In questo modo, contiamo di smaltire il traffico e garantire una maggiore sicurezza". Quali sono i tempi di avvio del progetto? "Nei primi mesi del 2007 saranno pronti i bandi, contiamo di avviare i cantieri prima della fine della prima legislatura (maggio 2007)". E se Provincia e Comune di latina non fossero d'accordo con questo nuovo progetto? "Non credo - replica Astorre - che Cusani e Zaccheo siano contrari, probabilmente vogliono garanzie per il sud della provincia, e noi siamo pronti a rassicurali, in ogni caso discuteremo insieme i dettagli, per noi la concertazione è fondamentale". Il governo quindi, erogherà i fondi per la realizzazione dell'autostrada tra Roma e Latina. "E' necessario collegare Latina e Roma - ha spiegato il ministro - Il tratto autostradale sarà pedaggiato e realizzato attraverso il metodo del project financing". Sui tempi anche il Presidente Marrazzo è ottimista: "Potremmo andare a gara molto velocemente - ha detto - già nei primi mesi del prossimo anno. Dovremo comunque discutere del progetto con la maggioranza e con il Comune del tratto di ingresso nella capitale". Il progetto prevede un costo di 2 miliardi di euro, di cui 360 già finanziati dal Cipe nel 2004. Per realizzare l'opera i soci privati dovranno uscire da Arcea. Al loro posto subentrerà lo Stato che controllerà il 40% della società. Il riassetto è stato annunciato dal ministro Di Pietro: "Stiamo studiando le modalità per fare entrare Anas nella società". L'Arcea, nata nel 2003 per realizzare e gestire le infrastrutture stradali e autostradali regionali, diventa quindi, come spiega Di Pietro "una società mista Stato-Regione", che controlla il restante 60% della società. "La proposta - ha spiegato Marrazzo - e' arrivata dopo che l'Unione europea e l'Authority per la concorrenza ha negata all'Arcea il ruolo di concessionario a causa della presenza dei privati". Quindi, anche l'ultimo ostacolo sembra risolto, resta la delusione dei vertici pontini. "Il via libera del Ministro Di Pietro alla costruzione dell'autostrada tra Roma e Latina è un risultato che premia l'impegno del Presidente della Regione Piero Marrazzo e del governo regionale e ci dice che siamo sulla strada giusta - lo afferma il coordinatore regionale della Margherita Giorgio Pasetto - Dopo anni di investimenti mancati e le vaghe promesse del centrodestra, si dimostra quanto sia importante per l'Esecutivo dare finalmente l'avvio ad una concreta politica infrastrutturale nella nostra Regione". Elisabetta Bonanni DAVIDE

renatosd - Tue 26/09/2006 or 14:56
Il quadro che fai della storia del corridoio tirrenico è sintetico e troppo riduttivo ... hai tralasciato varie costosissime varianti (scusa il gioco di parole) tra cui quella assurda che prevedeva il famigerato tunnel tra borgo Piave fino a dopo latina (altezza san michele) ... hai tralasciato che nel tracciato a pagamento tra roma e latina vi sarebbero state solo due uscite e che il traffico locale era di due piccole e insulse corsie (una per senso di marcia) ai lati della pontina ... perchè molti non avevano e non hanno capito tuttora l'assurdità di quella proposta ... per non parlare della cancellazione del passaggio a nord di latina (una delle poche cose sensate) ... della distruzione della piana tra san michele, pontinia e b.go vodige - della distruzione di tutta la fascia pedemontana di monte san biagio (ai bordi del lago in area vincolata) fino al tunnel che sventrava il monte di gaeta (anche li area iper vincolata dal punto di vista paesaggistico ambientale, dove c'è anche una importante sorgente)... non parliamo delle conseguenze idogeologiche per tutto il comprensorio (quando poi ci sono le frane e i disastri tutti piangono e inveiscono)... il discorso è lungo ora devo uscire ma ne riparliamo ... abbiamo fatto un importante incontro in q4 a suo tempo ... peccato che il sito non c'era ... per quanto riguarda quel che dice il patetico duo "cric e croc" grassucci-bernardi lascia perdere .... anche li il discorso è lungo ... ne riparliamo. renato

davide - Tue 26/09/2006 or 15:35
E' la prima volta che sento definire Grassucci-Bernardi come Cric e Croc :-D :-D :-D Cmq si è vero tralasciato alcune cose per non appesantire troppo la lettura. Cmq sia ho entrambi i tracciati tratti dal vecchio sito www.controcorridoio.it, e potrei inviarli a Freddy, se lui è d'accordo. Potrebbe fare una sezione con i 2 progetti di Corridoio Tirrenico... Cmq la prima versione del CTM tra Roma e Latina prevedeva le complanari a una corsia per senso di marcia e le uscite non erano 2 ma 5, ad Aprilia sud, ad Aprilia nord, Pomezia sud, Pomezia Nord e Tor de Cenci. Cmq io non ho mica capito bene questa nuova proposta di Marrazzo. Farà un'autostrada affiancata alla Pontina come dice il Tempo, oppure farà delle semplici complanari alla vecchia Pontina. Da ciò che dice il tempo fare che con 2 miliardi di euro si farà: 1) Autostrada Roma-Latina 2) Cisterna-Valmontone 3) Messa in sicurezza della vecchia Pontina (che significa??) Tutto il pacchetto di opere viene denominato "Superpontina" e "Corridoio Intermodale Roma-Latina". Se fanno un'autostrada affiancata ci sarebbe il vantaggio di non dover bloccare la Pontina per i lavori, ma bisognerebbe radere al suolo molte case e fabbricati che sorgono accanto la Pontina... Fammi capire meglio la proposta progettuale, dalle vecchie carte del Corridoio in poi, Marrazzo non ha mai reso pubblico uno straccio di disegno o progetto che dir si voglia. Siccome però dice il progetto definitivo è pronto, credo che non si discosti molto dal progetto preliminare (il secondo) presentato ai tempi di Storace... O sbaglio? :-? :-? DAVIDE

Salvatore - Tue 26/09/2006 or 21:56
Riporto di seguito le dichiarazioni del sindaco Zaccheo. Data:26/09/2006 "Roma-Latina", dichiarazione del sindaco. Dal sito del Comune http://www.comune.latina.it/news.php -------------------------------------------------------------------------------- "Le scelte sulle politiche della mobilità annunciate ieri dal Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro e dal Presidente della Giunta Regionale, Piero Marrazzo, riguardanti il territorio di Latina, suscitano qualche perplessità. Il progetto del Corridoio Tirrenico, rispetto alle deliberazioni approvate dal Cipe e che prevedevano la realizzazione di un percorso autostradale dal respiro strategico che collegasse Fiumicino a Formia-Gaeta (aeroporto con porto commerciale), desse strumenti e mezzi efficaci alla competitività delle imprese, liberasse il Mof di Fondi dalla sua asfissia che ne sta causando il declino, creasse le migliori condizioni per l’intermodalità, la mobilità e il trasporto su rotaia, crea preoccupazioni sul futuro di questo territorio. Per essere stato coordinatore del tavolo tecnico-istituzionale e in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci che ha fatto sintesi delle ragioni rappresentate dai primi cittadini e ha consentito l’individuazione di soluzioni progettuali senza traumi per il territorio, esprimo sorpresa per non essere stato invitato all’incontro in Regione atteso peraltro che il tracciato autostradale interessa per il 70% la provincia pontina. Seppur condivisibile l’urgenza di realizzare il segmento Roma-Latina per eliminare un’incidentalità sempre più crescente e una saturazione di traffico che paralizza e rallenta lo sviluppo dell’area, non posso non manifestare serie preoccupazioni sul fatto che tale segmento autostradale termini a Borgo Piave, tralasciando immutati i problemi di mobilità della restante parte della provincia. A questo punto mi chiedo quale sia la reale volontà della Regione: se quella di realizzare una struttura autostradale che rispetti il progetto approvato dal Cipe o un tratto che, difformemente dall’approvazione del Cipe, divide ulteriormente la provincia e scarichi tutto il traffico autostradale alle porte della città di Latina. E’ mia forte preoccupazione che le sinergie di concertazione istituzionale messe in campo ed i risultati conseguiti per la realizzazione di questa importante arteria a livello europeo dovessero subire un ulteriore rallentamento nel conseguire tutti gli obiettivi che il Cipe e i rappresentanti del territorio provinciale hanno prodotto per conseguire lo sviluppo e la modernizzazione dell’area pontina. Il mio invito al Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, e al Presidente della Giunta Regionale, Piero Marrazzo, è perciò quello di valutare, attraverso soluzioni concertate con tutti gli enti territoriali interessati, la opportunità di convogliare su questa iniziativa ulteriori risorse mediante anche il coinvolgimento di capitali privati per dare attuazione nella sua interezza alla realizzazione dell’opera deliberata dal Cipe quale tratto autostradale tra la A12 e Formia-Gaeta e non quello di limitarsi al solo tronco sino a Latina che peraltro, senza la predisposizione di un necessario by-pass, è destinato a provocare una paralisi della precaria viabilità esterna alla città di Latina. On. Vincenzo Zaccheo"

renatosd - Wed 27/09/2006 or 09:48
[quote] davide ha scritto: ... Cmq la prima versione del CTM tra Roma e Latina prevedeva le complanari a una corsia per senso di marcia e le uscite non erano 2 ma 5, ad Aprilia sud, ad Aprilia nord, Pomezia sud, Pomezia Nord e Tor de Cenci. [/quote] tornando brevemente sul corridoio volevo ribadire quanto ho già scritto sul territorio dopo la detta iniziativa e che credo di aver anche riportato su questo sito per cui ripeto questo piccolo stralcio (ovviamente se ne parla come se dovesse essere realizzato da li a poco): " .... si andrà a realizzare una autostrada a pagamento relegando la SS pontina 148 a due complanari a doppio senso di marcia che riporta indietro di trent’anni la viabilità di collegamento ordinaria, cioè quella accessibile a tutti i pendolari, studenti ecc (quella gratis insomma che di fatto era soppressa). In pratica per andare verso Roma e viceversa (senza voler pagare pedaggio) si dovrà percorrere un'unica corsia senza spartitraffico con quella in senso opposto, senza possibilità di sorpasso …. Un incubo. Gli svincoli dell’Autostrada saranno limitati solo ai grandi centri (per due intendevo appunto aprilia e pomezia) quindi resterà escluso tutto il traffico pendolare per le aziende poste tra due svincoli costringendo di fatto all’utilizzo delle improponibili complanari (una bella colonna di tir)." Ovviamente ora i temi in gioco sono tanti ma si deve partire dalla considerazione che per sviluppare le infrastrutture del territorio non si può pensare al suo stravolgimento con tanta leggerezza ... un'autostrada è una saracinesca, un nastro invalicabile che taglia in due ... il problema non è se serva ma se è possibile farlo comunque e analizzare anche "i contro" e non solo gli innegabili "pro" e se questi poi non si rivelino molto più deleteri. Non si può stravolgere l'economia, l'assetto e il paesaggio di un territorio così grande e caratterizzato con tanta leggerezza senza valutare prima soluzioni alternative .... un' autostrada già c'è ed è solo a 40-50 km, basta innestarsi senza dover affrontare il camel trophp'odissea della latina-frosinone. E poi c'è una tratta ferroviaria liberata dall'alta velocità; per andare a roma la strada già c'è e bisogna adeguarla ... iniziamo a costringere i proprietari terrieri al rispetto delle fascie di rispetto e a prevederne di maggiori lungo gli assi viari in previsione di futuri adeguamenti ... e come al solito smettiamola con le sanatorie, per cui ognuno costruisce dove vuole e poi bisogna spostare le strade e tenere in ostaggio l'intera comunità per quattro case o capannoni. Vedremo questo nuovo progetto e con molta serenità se ci sarà da dire qualcosa lo diremo ... una cosa credo sia da tutelare, ovvero la possibilità di un pendolare (studente o lavoratore che sia) di poter andare a Roma senza dover lasciare mezzo stipendio (ammesso che ce l'abbia) alla società autostrade ... questo con il CTM non era possibile ora non lo so ... verificherò. PS Se poi impariamo a prendere i mezzi pubblici (treni ed autobus) molti problemi ce li risolviamo da soli, (per andare a formia con l'auto 1 ora e 1/2+autovelox+stress col treno poco più di 30 minuti+un sudoku facile o 10 pagine di un buon libro) ma non sempre è possibile, facciamo in modo che lo sia sempre di più, senza necessariamente massacrare un'intera provincia. renato

davide - Wed 27/09/2006 or 16:26
Per quanto riguarda le fasce di rispetto di superstrade ed autostrade mi trovi perfettamente d'accordo.. Chi se ne frega se dei coglioni che hanno costruito fin sopra la strada si vedranno buttar giù la casa. Altra faccenda per le aziende, ricordiamoci che ci sono aziende importanti tipo Selex e Abbott, che non si possono buttar giù. Cmq spero che se ci saranno delle complanari siano a doppia corsia, come sulla nuova Roma-Fiumicino fino alla fiera di Roma, altrimenti mi spiegate come mai ci vogliono 1,5 miliardi di euro (3000 miliardi di lire) solo per fare una corsia di emergenza in più alla pontina? Certo andrebbero buttati giù i cavalcavia, ma a stò punto, non è meglio fare un'infrastruttura parallela alla Pontina a circa 20 m di distanza, in modo che ci sia la scelta di usare Pontina o autostrada? I restanti 500 milioni serviranno per la bretella Cisterna-Valmontone, almeno su questa siamo tutti d'accordo, e sarà una grande valvola di sfogo per il traffico merci che và nel nord Italia... DAVIDE

renatosd - Thu 28/09/2006 or 07:37
Una riflessione più generale: ma siamo sicuri che dal momento in cui si deve pensare ad opere infrastrutturali di grande portata e di forte impatto per l'economia di questo territorio in un ottica che va da qui a 10-20 anni il problema sia ancora e sempre quello di come trasportare merci e persone su gomma???? E' questo il futuro a cui andiamo incontro o non vale la pena di pensare SERIAMENTE di saper leggere il futuro prossimo venturo e saper anticipare i tempi per creare qualcosa di innovativo e corrispondente alle esigenze "nel lungo periodo" ... programmare oggi solo strade strade e ancora strade siamo sicuri che risponde alle effettive esigenze di questo territorio in termini di sviluppo del turismo, e quindi di trasporto diversificato, di creazione di nuova imprenditoria che non necessariamente va a ingolfare la piana pontina di tir che fanno avanti e indietro in una lunga colonna ... per trasportare poi cosa??? riusciamo per una volta a guardarci oltre la punta del naso??? Mi spiace ma se lasciamo che il futuro dello sviluppo di questo territorio venga deciso dalle elucubrazioni strumentali del "territorio" di cric e croc siamo messi davvero male. renato

davide - Thu 28/09/2006 or 13:05
Perchè dici elecubrazioni "strumentali" di Cric e Croc? Che secondo fine avrebbero Cric e Cric? E poi guarda che cric e croc sono di sinistra, e appoggiano la sinistra, sono dei vostri dunque, di che ti lamenti? DAVIDE

renatosd - Thu 28/09/2006 or 13:47
stai scherzando??? no ti stai sbagliando ... la situazione è molto più complessa e esula anche le formazioni politiche in campo ... non credo sia questo il luogo per fare l'analisi del gioco del territorio, ma guarda di chi è la proprietà e poi inquadra la campagna che hanno fatto e fanno sul corridoio tirrenico, su marrazzo, l'attacco frontale sull'ultimo direttivo DS (a cui ho partecipato) pubblicato solo ieri o l'altro ieri e non parliamo dei giorni della festa dell'unità dove commentavano le discussioni andando in stampa prima ancora che si discutesse (andavano via prima dell'inizio .... ammesso che ci fossero), "Latina Oggi" è stato molto più serio e professionale nonostante tutto, ... non voglio neanche entrare nel merito ma certi giochetti sono ... lasciamo perdere ... comunque non mi piace il metodo che hanno di pontificare senza dare spazio al contraddittorio, travisando spesso la realtà e confondendo le opinioni con i fatti. renato

davide - Thu 28/09/2006 or 17:12
Si, ma che interessi può avere la proprietà de Il Territorio riguardo il Corridoio Tirrenico? E cmq sia io vedo sempre che attaccano Zaccheo e il centro-destra... Tutti i giorni se ne escono con titoli sparati contro Zaccheo.. DAVIDE

renatosd - Thu 28/09/2006 or 17:28
[quote] [b]davide ha scritto:[/b] Si, ma che interessi può avere la proprietà de Il Territorio riguardo il Corridoio Tirrenico? [/quote] pensaci un attimo ... pensa un nome ... non è difficile e poi ti ho detto che il gioco non si inquadra in lotta tra partiti ma nei partiti su un fronte e sull'altro ... e su poteri economici ... a zaccheo lo vogliono fuori sia sciarretta che la proprietà di latina oggi (hai presente ciarrapico e co.) ... diciamo che non è fortunato con la stampa locale (se locale si può definire)... renato

davide - Thu 28/09/2006 or 18:09
Ma "La Provincia" giornale che non le leggo quasi mai a quali politici sono vicini? Chi sono i proprietari? Ciociari anche loro? Ma Latina Oggi sponsorizza il gruppo Cirilli? DAVIDE p.S. Ho capito a chi ti riferisci, ad uno che a che fare con i prefabbricati e new jersey... :-D :-D

davide - Fri 14/12/2007 or 18:59

Intanto ieri, dopo 14 anni, è stata inaugurata la nuova tangenziale all'Appia, a Cisterna..

Non capisco però:

1) Perchè la gestione è stata affidata all'Astral, quando tutta l'Appia è gestita dall'ANAS, e sappiamo bene che l'Astral non ha i mezzi, nè i soldi, nè i mezzi per fare la manutenzione ordinaria, visto come è ridotta la SR 148 Pontina, con discariche enormi dentro le cunette, le scoline, sui terrapieni e nelle piazzole di sosta..

2) Perchè, visto che dalle foto lo spazio c'è, non sono stati piantati i classici pini dell'Appia anche ai lati di questa variante. Andava fatto, visto che questa strada sarà in realtà la nuova Appia, visto che il tratto cittadino è da anni stato dato al Comune di Cisterna e dove non vi è in piedi più un solo pini..

Insomma per dare uniformità e continuità paesaggistica andavano piantati i pini.. perfino in Grecia, la nuova autostrada porta ai lati giovani alberi di pino marittimo... evidentemente da noi gli alberi meglio tagliarli, mai piantarli..

ARKAN


davide - Fri 14/12/2007 or 19:01

http://www.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">

Venerdì 14 Dicembre 2007 Chiudi chiudi finestra
di CLAUDIA PAOLETTI

Una svolta per la viabilità cittadina ed interprovinciale. Ieri pomeriggio è stato inaugurato a Cisterna il II lotto della “Tangenziale Appia”, la strada che collega il nord e il sud della città senza attraversare il centro urbano. Per un improvvisa caduta, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, è dovuto ricorre alle cure mediche al mento saltando il previsto appuntamento in Consiglio comunale. Non è mancato però al taglio del nastro a fianco al sindaco Mauro Carturan, all’assessore e al consigliere regionale, rispettivamente Bruno Astorre e Claudio Moscardelli. «Ci sono stati momenti di tensione – ha detto Carturan - tra il Comune e la Regione quando abbiamo minacciato di bloccare il traffico sull’Appia se il II lotto non veniva concluso, così come quando abbiamo fatto i manifesti per l’apertura dei cantieri della Bretella Cisterna-Valmontone. La tangenziale, che la Regione dovrà ultimare definitivamente con le due rotatorie a nord e sud di Cisterna, farà guadagnare una preziosa mezz’ora di tempo ai camion che devono raggiungere l’autostrada o i Castelli. Al tempo stesso migliora la qualità della vita dei cittadini sia dal punto di vista dell’inquinamento che della sicurezza pedonale». Marrazzo, non si è sottratto al tema dell’aeroporto sottolineando come non debba essere sottovalutata l’importanza strategica dell’autostrada Roma-Latina e della Bretella rispetto ad esso. «Dobbiamo camminare insieme per lo sviluppo del territorio – ha detto Marrazzo a Carturan - i tuoi cittadini sono i miei. Dobbiamo collaborare perché è compito della politica indicare le priorità, come una priorità è la Bretella Cisterna-Valmontone ed insieme la costruiremo» mentre sulla decisione del prossimo scalo aeroportuale nel sud Lazio «la partita è ancora aperta». «Marrazzo deve smetterla di continuare ad illudere i cittadini di Latina – ha subito replicato il consigliere regionale Aldo Forte - la politica del presidente di promettere tutto a tutti non paga più. Ci risparmi inutili prese di posizione che sanno solo di presa in giro».


Salvatore - Fri 14/12/2007 or 19:58
arkan ha scritto:

Intanto ieri, dopo 14 anni, è stata inaugurata la nuova tangenziale all'Appia, a Cisterna..

Non capisco però:

1) Perchè la gestione è stata affidata all'Astral, quando tutta l'Appia è gestita dall'ANAS, e sappiamo bene che l'Astral non ha i mezzi, nè i soldi, nè i mezzi per fare la manutenzione ordinaria, visto come è ridotta la SR 148 Pontina, con discariche enormi dentro le cunette, le scoline, sui terrapieni e nelle piazzole di sosta..

ARKAN

Caro ABDAA, le discariche sulla 148 non dipendono dalla scarsa disponibilità di mezzi finanziari dell'Astral bensì dell'abboddante inciviltà delle "bestie" che vi circolano (senza offesa per le bestie) e, ovviamente, dalla latitanza delle Istituzioni.

Salvatore


davide - Fri 14/12/2007 or 21:00

Salvatore, però non puoi negare che i mezzi dell'Astral non si vedono mai sulla 148... Quando tagliano l'erba (1 volta a l'anno se va bene), lasciano tutti i rifiuti spezzettati a bordo strada..

Basterebbe usare dei trattori che oltre a trinciare, aspirano il tutto e lo buttano su dei camion... esistono, ma quelli dell'Astral evidentemente non li hanno..

Ecco perchè và assolutamente sciolta questa inutile società.. lasciate fare la manutenzione a chi lìhà sempre fatta! Ovvero l'ANAS...

ARKAN


davide - Wed 30/07/2008 or 18:26

Ecco il tracciato della Roma-Latina. In celeste è tracciata la linea ferroviaria che arriva a Pomezia e Castel Romano, fino a Santa Palomba a ricollegarsi alla Roma-Napoli


Giovanni - Sat 02/08/2008 or 19:07
Basta con queste chiacchiere. Sono anni che si parla della messa in sicurezza della pontina, ma nulla cambia.  Arrivano le elezioni e si torna sull'argomento. Fatevi un esame di coscienza.

davide - Wed 01/07/2009 or 20:04

http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">

Mercoledì 01 Luglio 2009 Chiudi chiudi finestra
     
   
   
   
   
   
  Il tracciato è ormai quello definitivo, concordato con i comuni e indicato da una delibera della Regione Lazio che segna il passaggio necessario per completare il lungo iter istituzionale e per approdare all’ultima conferenza dei servizi. Poi, l’atteso progetto dell’autostrada Roma-Latina sarà messo in gara. Con ogni probabilità già entro l’anno. «Si chiude una lunga fase preliminare – commenta il consigliere regionale e presidente della commissione urbanistica Claudio Moscardelli – con notevoli differenze rispetto al progetto del Corridoio tirrenico. E’ un enorme passo avanti per il miglioramento della mobilità in provincia di Latina, che avrà ora un collegamento diretto con l’autostrada del sole e sarà in grado di uscire dal suo isolamento».
Due complanari da Latina ad Aprilia, la messa in sicurezza del tratto fino a Terracina, un aggancio diretto alla bretella Campoverde–Cisterna–Valmontone e per l’86% del trattato un raddoppio dell’attuale strada Pontina, «che sarà – spiega Moscardelli – di gran lunga meno impattante per il consumo di territorio». Risolto anche il nodo dell’ingresso dell’arteria nel capoluogo pontino e della chiusura di Borgo Piave, scavalcata dalla realizzazione della tangenziale nord est che consentirà di attraversare la città per riallacciare l’autostrada all’incirca dopo il territorio di Santa Feritola.
Dunque, un’unica messa in gara per i lavori dell’autostrada e per quelli della bretella Cisterna–Valmontone. Poi, nel tratto compreso tra il capoluogo e Terracina, diversamente dal progetto del corridoio tirrenico, l’attuale tracciato della Pontina resterà invariato ma potenziato da un’opera di messa in sicurezza delle intersezioni pericolose. La nuova Pontina rimessa a nuovo sarà, come previsto, a pagamento. Con caselli a Latina e ad Aprilia, ma anche sconti e agevolazioni per favorire la mobilità dei pendolari.
Sulla carta non manca quasi nulla, solo una consistente parte dei finanziamenti pubblici promessi dal ministero dei lavori pubblici per coprire il 40% dei costi pubblici dell’opera. «Il progetto è in una fase ormai avanzata – spiega Moscardelli – Tutto è stato rispettato e i passaggi istituzionali completati. La copertura economica c’è, garantita da accordi con il ministero, anche se non materialmente in cassa, come per tutte le opere pubbliche». Ma per la mobilità del capoluogo pontino già si guarda a un’altra rivoluzione. Solo un’idea, spiega il consigliere, ma di cui già si discute in Regione. Il progetto, ancora non ben precisato, è quello di creare, parallelamente al nuovo tratto della 156, una linea ferroviaria che colleghi in modo diretto il centro di Latina alla Capitale. Con una stazione da realizzare nell’area delle autolinee. Un segnale di stop per la metro leggera da parte della Regione? «Sicuramente un’idea molto meno dispendiosa in termini di costi e sostenibilità di gestione – risponde Moscardelli – Un progetto di questa portata consentirebbe di ridurre completamente il traffico verso Latina scalo, rivoluzionando il sistema della mobilità su ferro».
La.Pe.

 


davide - Wed 01/07/2009 or 20:25

Un mio parere sulla vicenda leggendo i giornali dal 2003 in poi..

 Rispetto al progetto del Corridoio Tirrenico approvato dal Cipe nel Settembre 2004 (ricordo ancora i numerosi passaggi su Teleetere dell'intervista a Zaccheo che definiva storico quel passaggio) sostanzialmente il progetto risponde più a logiche romane e latinensi (si badi bene non pontne) in quanto:

1) Quel tracciato che il Cipe aveva approvato fino a Terracina (per il tratto fino a Formia già allora non si erano messi d'accordo nonostante un paio di tracciati erano stati proposti) sostanzialmente ricalcava nel tratto Roma-Latina quello di oggi, compreso le complanari in alcuni punti e le varianti di Pomezia ed Aprilia, che erano identiche

2) Quel vecchio tracciato prevedeva l'allaccio diretto alla Roma-Fiumicino che questo non prevede per problemi nella maggioranza di Marrazzo, visto che avrebbe comportato l'attraversamento di alcune riserve naturali del litorale romano

3) Tagliando il tratto Latina-Terracina, ed adeguandolo solo costruendo delle rotatorie è stato possibile  dirottare quei fondi per la costruzione della cosidetta Gronda-Sud, cioè un tratto ferroviario adibito prevalentemente alle merci che servisse a collegare la ferrovia Roma-Civitavecchia con la Roma-Formia.

Questo progetto era stato approvato negli ultimi 2 anni di Giunta Veltroni, ma il protocollo approvato con le ferrovie dello Stato non diceva dove trovare quei fondi. Niente di più facile, bastava  toglierli al Corridoio Tirrenico Meridionale nel tratto Latina-Terracina..

4) La città di Latina non viene in fin dei conti penalizzata, ma togliendo di mezzo l'idea del costoso interramento della Pontina nei pressi della Q4-Q5 fino a Borgo Isonzo, si possono dirottare quei fondi per realizzare la tangenziale nord prevista già nel PRG del 72

5) Fatto positivo nell'opera viene inserita la Cisterna-Valmontone che invece nel 2004 seguiva un suo iter a parte con fondi incerti e procedure a se stanti (una gara d'appalto solo per lei ecc.), anche se nel 2005 quando comparvero sui giornali gli avvisi di inizio lavori si faceva esplicito riferimento ad un tratto di 20 km della Pontina nei pressi di Campoverde ed a uno di 10 km della Bretella da Campoverde a Cisterna (località Le Castella).

E' come se anche allora l'opera veniva già considerata in un'unica procedura...

6) Per il tratto della Mediana Latina-Terracina che era quello che avrebbe avuto bisogno di un raddoppio non si fà niente, a parte le rotonde, ma restano comunque i pericolosi accesso a rasi alle case private...

7) In generale una penalizzazione della provincia nel tratto Latina-Formia, per privilegiare una visione romana e latinense..

8) Naturalmente restano penalizzati i proprietari delle case lungo la Pontina, che come nel vecchio progetto del 2004 vedranno la demolizione di decine di case per creare le complanari gratuite (nel tratto Aprilia-Latina) e la terza corsia nel tratto Aprilia-Castel di Decima (e non Roma)

DAVIDE 

 

 


davide - Wed 01/07/2009 or 20:30

Col senno di poi avremmo un quadruplicamento nel tratto Roma-LAtina (a pagamento) e niente nel tratto Latina-Terracina.

Forse a questo punto mettendo da parte i privati finanziatori e la ferrovia Gronda-Sud, si poteva con fondi solo pubblici ipotizzare fin da subito il raddoppio nel tratto Latina-Terracina, ed in un secondo momento pensare a fare la terza corsia della Pontina nel tratto Roma-Latina.

Certo però in questo modo si sarebbe dovuti rinunciare in partenza alla Cisterna-Valmontone, perchè con fondi pubblici o facevi solo la Pontina o solo la bretella per Valmontone 

DAVIDE 


davide - Wed 01/07/2009 or 20:40

Naturalmente la gronda Sud di Veltroni prevedeva un tracciato più rettilineo tra le stazioni di Santa Palomba e Ponte Galeria.

Invece nel progetto della Roma-Latina il tracciato ferroviario (in blu) fà una tortuosa S per dirigersi prima verso Castel Romano e poi verso Pomezia...

Insomma sacrificano il tratto Castel di decima-Fiumicino e Latina-Terracina pur di costruire questa ferrovia con annesse nuove stazioni di Castel Romano e Pomezia centro.

DAVIDE 



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