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davide
Inviato il: 25/11/2007 19:46
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Re: Aprilia: continuano le demolizioni disposte dalla Procura!

Ecco le drammatiche cifre dell'abusivimo nella città di Aprilia...

E a Latina le pratiche di abusivimo riquardano 18.000 immobili, di cui 9000 purtroppo accolte e gli abusi sanati...

E volete fare turismo con un territorio degradato? Fate ridere i polli!!

http://www.ilmessaggero.it/view.php"2">

Domenica 25 Novembre 2007 Chiudi






di GIORGIO NARDINOCCHI

La Procura di Latina dichiara guerra all’abusivismo edilizio. E sceglie Aprilia come terreno per misurare l’efficacia della nuova linea di rigore verso chi continua a deturpare il territorio. Il procuratore Giuseppe Mancini nei giorni scorsi ha acquisito una copia della variante urbanistica per il recupero della sterminata periferia apriliana. E ha deciso di verificare se le costruzioni colpite da una sentenza di condanna penale con ordine di demolizione siano state fatte rientrare o no nelle previsioni di sanatoria adottate dal Comune di Aprilia e ora all’esame della Regione. Evidentemente se sono state inserite nei piani di recupero, non verranno più demolite. In caso contrario, ha annunciato il procuratore, si procederà alla loro demolizione. Esattamente come è stato fatto ieri allorché è stato dato inizio ai lavori di abbattimento di un basamento in cemento armato di circa 130 metri quadrati destinato alla costruzione di un edificio abitativo.
Questo lavoro di verifica e confronto con le mappe urbanistiche, ha annunciato il procuratore Mancini, durerà fino alla fine dell’anno. Poi si darà il via al programma di demolizioni. L’obiettivo della procura della repubblica di Latina è di riportare un minimo di legalità sul territorio che negli ultimi trent’anni è stato letteralmente violentato da una corsa al mattone selvaggio che nessuna istituzione è riuscita a fermare. E questo fenomeno ha avuto come massimo epicentro proprio Aprilia. Il poco invidiabile primato si ricava dai dati diffusi qualche anno fa da Legambiente Lazio che fotografò la situazione di cemento selvaggio nella regione.
Secondo Legambiente i costruttori spontanei hanno abbandonato le periferie romane per spostarsi nell’hinterland e nelle aree di particolare pregio come il litorale pontino e verso quelle collinari a nord-ovest di Roma. Si spiega così l’intensità del fenomeno ad Aprilia che funge da camera di compensazione dell’esodo demografico da Roma e l’exploit abusivo in città come Terracina e Gaeta, particolarmente appetibili sotto il profilo ambientale.
L’iniziativa della procura vuole mettere un argine all'abusivismo approfittando dell’approvazione della variante che in pratica ha sanato la gran parte degli abusi perpetrati in questi anni. Il rischio infatti è che questa ennesima sanatoria rigeneri nuovo abusivismo com’è sempre stato con tutti i condoni che si sono susseguiti nel tempo. Aprilia, infatti, da questo punto di vista è un laboratorio interessante che dimostra quanto siano controproducenti i ripetuti condoni edilizi, perché alimentano l’aspettativa di nuovi condoni.
Le cifre di Aprilia sono emblematiche. Con il primo condono, che ha sanato tutte le costruzioni realizzate fino al 1985, sono state istruite 10.314 pratiche. Con il condono Berlusconi, che ha sanato fino al 1993, ne sono state istruite 3.468. Nei tre anni seguenti sono stati accertati altri 4.066 casi. E altre migliaia di case sono spuntate dal nulla nel secondo condono Berlusconi e altre ancora ne sorgeranno ora dopo la variante del Comune se le istituzioni non si metteranno in testa di controllare il territorio metro per metro.

ARKAN



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davide
Inviato il: 1/12/2007 23:59
Registrato: 18/10/2007
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Il Tar di Latina respinge ricorsi degli abusivi

Ecco alcune delle ultime ordinanze dal Tar di Latina, che respinge i ricorsi di alcuni abusivi di Aprilia, Latina e Sperlonga:

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2007/200700995/Provvedimenti/200700829_05.XML

N. 00829/2007 REG.ORD.

N. 00995/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 995 del 2007, proposto da:
Giorgio De Carli, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Maria Pompei, con domicilio eletto presso Sezione Di Latina Ex Lege Tar Lazio in Latina, via A. Doria 4;

contro

Comune di Aprilia;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

ORDINANZA N. 236 DEL 26.06.2007 DI SOSPENSIONE LAVORI E DEMOLIZIONE OPERE REALIZZATE.

 

 

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 il dott. Giuseppe Rotondo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 

 

Considerato che l’ordinanza di demolizione appare resistere ai dedotti motivi di ricorso:

-palesandosi in re ipsa l’interesse pubblico alla sua adozione a fronte di opere realizzate senza titolo edilizio e per giunta in area vincolata;

-risultando apodittica l’affermazione sulla risalenza storica del manufatto;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione di Latina, respinge, nei sensi in motivazione, la suindicata domanda di sospensione.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 con l'intervento dei signori:

 

Santino Scudeller, Presidente FF

Davide Soricelli, Consigliere

Giuseppe Rotondo, Primo Referendario, Estensore

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2007/200700905/Provvedimenti/200700816_05.XML

N. 00816/2007 REG.ORD.

N. 00905/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 905 del 2007, proposto da:
Egidio Toselli, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Garofalo, con domicilio eletto presso Giuseppe Avv. Garofalo in Latina, via Papiniano N.3;

contro

Comune di Latina, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Di Leginio, con domicilio eletto presso Francesco Avv. Di Leginio in Latina, via Farini 2;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

DEL PROVVEDIMENTO N.76/06 DI REIEZIONE ISTANZA CONDONO EDILIZIO..

 


 

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Latina;

Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 il dott. Giuseppe Rotondo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 


 

Considerato che l’opera in questione – nonostante la decadenza del vincolo urbanistico di inedificabilità, comunque bisognevole di maggiori approfondimenti propri della fase di merito - risulta realizzata dopo l’imposizione del vincolo ambientale/paesistico di inedificabilità imposto con D.M. 25/2/1974;

Visto l’art. 33 della L. n. 47/85, come richiamato e fatto salvo dall’art. 32, c. 27, primo periodo della L. n. 326/2003;

P.Q.M.

 


 

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione di Latina, respinge, nei sensi in motivazione, la suindicata domanda di sospensione.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 con l'intervento dei signori:

 

Santino Scudeller, Presidente FF

Davide Soricelli, Consigliere

Giuseppe Rotondo, Primo Referendario, Estensore

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2007/200700909/Provvedimenti/200700817_05.XML

N. 00817/2007 REG.ORD.

N. 00909/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 909 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Nestore Elio Fortunato, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Addessi, con domicilio eletto presso Sezione Di Latina Ex Lege Tar Lazio in Latina, via A. Doria 4;

contro

Comune di Sperlonga;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

ORDINANZA N. 87 DEL 31.07.2007 DI DEMOLIZIONE OPERE REALIZZATE.

 


 

Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 il dott. Giuseppe Rotondo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 


 

Ritenuto che il provvedimento impugnato appare resistere alle articolate censure in considerazione della attuale validità ed efficacia degli atti presupposti sui quali si regge l’ordinanza di demolizione;

Considerato che la censura con la quale si prospetta la risalenza del manufatto ad un’epoca anteriore l’imposizione del vincolo stradale appare tardiva e carente di interesse poiché andava proposta, in via principale, avverso i provvedimenti di diniego del condono edilizio;

Considerato che i motivi aggiunti di ricorso appaiono destituiti di fumus trovando l’ordinanza di demolizione il proprio immediato e più vicino presupposto nel denegato condono edilizio;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione di Latina, respinge, nei sensi in motivazione, la suindicata domanda di sospensione.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 con l'intervento dei signori:

 

Santino Scudeller, Presidente FF

Davide Soricelli, Consigliere

Giuseppe Rotondo, Primo Referendario, Estensore

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2007/200700452/Provvedimenti/200700815_05.XML

N. 00815/2007 REG.ORD.

N. 00452/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 452 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Carmine Tursi, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Di Ciollo, con domicilio eletto presso Francesco Avv. Di Ciollo in Latina, via Carducci N.7;

contro

Comune di Sperlonga, rappresentato e difeso dall'avv. Corrado De Simone, con domicilio eletto presso Corrado Avv. De Simone in Latina, viale dello Statuto 24; Astral S.p.A. -Azienda Stradale Lazio-, rappresentato e difeso dall'avv. Pietro De Angelis, con domicilio eletto presso Alfredo Avv. Soldera in Latina, corso della Repubblica,283; Regione Lazio;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

PROVV.TO PROT.N.2934 DEL 13.02.07 DI DINIEGO ISTANZE DI CONDONO EDILIZIO.

 


 

Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Sperlonga;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Astral S.p.A. -Azienda Stradale Lazio-;

Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 il dott. Giuseppe Rotondo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 


 

Vista la dichiarazione a verbale con la quale l’avv. Di Ciollo ha limitato la sua istanza cautelare alla sola ordinanza di demolizione impugnata mediante motivi aggiunti;

Considerato che il suddetto provvedimento – alla luce del complesso fattuale e motivazionale che lo sorregge, della valenza degli atti presupposti (non oggetto di delibazione stante la rinuncia, in parte qua, alla tutela cautelare), della consistenza eminentemente formale dei vizi dedotti nonché della natura vincolata e dovuta dell’atto monitorio, siccome adottato in conseguenza del denegato condono edilizio delle opere abusive – appare sottrarsi alle articolate censure;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione di Latina, respinge la suindicata domanda di sospensione.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 23/11/2007 con l'intervento dei signori:

 

Santino Scudeller, Presidente FF

Davide Soricelli, Consigliere

Giuseppe Rotondo, Primo Referendario, Estensore



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davide
Inviato il: 2/12/2007 21:11
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Demolizioni a Latina nel periodo 2001-2007

Facciamo il punto di alcune demolizioni avvenute negli ultimi anni nel Comune di Latina, comune come ricorderete, in cui ci sono 250 ordinanze di demolizione passate in giudicato da eseguire:

http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php"http://parvapolis.panservice.it/index.php">http://parvapolis.panservice.it/index.php

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davide
Inviato il: 4/12/2007 20:39
Registrato: 18/10/2007
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Fondi: ordinanza di demolizione anche per il camping "Orange"

Dopo il camping "Il Gabbiano", che sarebbe dovuto essere abbattuto la settimana scora, Latina Oggi ci informa che anche il camping "Orange" ha ricevuto da parte del Comune di Fondi, un ordinanza di demolizione:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/04_12_2007/pag30fondi.pdf

ARKAN



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davide
Inviato il: 5/12/2007 21:52
Registrato: 18/10/2007
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Messaggi: 1670
Re: Fondi: ordinanza di demolizione anche per il camping "Orange"

Ieri era giorno di demolizioni...

Mentre però nella vicina Ardea (RM) il Tribunale di Velletri faceva rispettare una sentenza di demolizione passata in giudicato, a San Felice le ruspe facevano dietro front, a causa di un ricorso tirato fuori all'ultimo minuto.

Questo fatto dei ricorsi tirati fuori all'ultimo momento comincia ad essere un pò fastidioso, visto che è già la terza volta (le altre 2 a Monte S. Biagio ed Aprilia) nell'ultimo mese, che le ruspe delle procura vengono fermate a causa di qualche carta.

Ma Santo Iddio, queste sentenze sono passate in giudicato ed irrevocabili! Perchè allora ci si ferma davanti alla prima cartuccella che uno presenta?

Ecco la demolizione di Ardea:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/05_12_2007/pag14ardea.pdf

ed ecco la mancata demolizione di San Felice:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/05_12_2007/pag23pontinia.pdf

E ieri, tanto per non farci mancare nulla, sequestro a Terracina di una villa abusiva:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/05_12_2007/pag25terracina.pdf

e vai col ballo del mattone... abusivo!
 

ARKAN



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davide
Inviato il: 5/12/2007 22:14
Registrato: 18/10/2007
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Messaggi: 1670
Re: Fondi: ordinanza di demolizione anche per il camping "Orange"

Che poi non si capisce. Il Tribunale di Terracina dice che entro 15 giorni dopo la sentenza non aveva ricevuto ricorsi, e dunque la sentenza andava considerata definitiva.

Mentre ora esce all'ultimo momento un ricorso..

Bha, speriamo almeno che le prossime demolizioni si facciano senza tanti tentennamenti.

ARKAN



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davide
Inviato il: 6/12/2007 0:50
Registrato: 18/10/2007
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Re: Fondi: ordinanza di demolizione anche per il camping "Orange"

Demolito il 30 Novembre ad Aprilia il quarto fabbricato. Mi era sfuggito!
Mi sembra che nessun giornale riportasse la notizia, che invece è presente nel sito della Procura di LAtina:

http://www.procuralatina.it/demolizioni3011.asp

30 novembre 2007 - La Procura prosegue nelle demolizioni

In data odierna la ditta incaricata dalla Procura ha proceduto, ancora nel comune di Aprilia, alla demolizione di un manufatto di circa 50 mq.

Oddio forse potevano scrivere qualche notizia in più.

Cmq ricapitolando ad Aprilia sono stati demoliti 4 immobili:

1) 13 Nov: casetta di 100 metri quadri a Campo di Carne;

2) 20 Nov: capannone di 500 metri quadri;

3) 24 Nov: piattaforma in cemento di 130 metri quadrati;

4) 30 Nov: costruzione di 50 metri quadri

Forza, avanti così! Ripulite dal cemento illegale la nostra martoriata provincia!

ARKAN

PS Non capisco perchè Salvatore,che tiene all'ordine ed alla pulizia non dica niente su questa faccenda degli abusi edilizi e non mi sostenga in questa battaglia. Caro Salvatore negli States le demolizioni di immobili abusivi le fanno? E se si, dopo quanto tempo dalla scoperta dell'abuso?



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davide
Inviato il: 6/12/2007 1:00
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Re: Fondi: ordinanza di demolizione anche per il camping "Orange"

Ecco le statistiche delle demolizioni pendenti tratte dal sito della Procura:

http://www.procuralatina.it/datistat.asp

DEMOLIZIONI
Sospese per Condono o Sanatoria
Pendenti
Inizio Periodo
Pervenute
Definite
Pendenti fine periodo
799
1.221
70
106
1.185

 

 

 

 

Ora visto che ogni anno la Procura riceve circa 70 nuove sentenze di demolizione, significa che l'arretrato (799 + 1185 = 1984), si è accomulato nel corso di ben 28 anni!!!

E chissà quante altri caso di abusivismo di moltissimi anni fà sono fermi in Tribunale, o al TAR!!

Questo significa che se ogni procuratore capo che ha guidato la Procura negli ultimi 30 anni avesse avuto a cuore tale problema, si sarebbe potuti, smaltendo circa 100 pratiche all'anno (come avvenuto tra giugno 2006 e Luglio 2007), arrivare ad avere pochissime demolizioni ancora da definire.

Inoltre i tempi più celeri della giustizia avrebbero rappresentato un freno a nuovi casi di abusivismo, visto che non si sarebbe potuto dire, come capita frequente oggi:

hanno demolito quella casa là... se ne sò ricordati dopo 20 anni?

ARKAN



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davide
Inviato il: 12/12/2007 19:53
Registrato: 18/10/2007
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Messaggi: 1670
Cassazione: le "palafitte" sulla duna vanno demolite

Sembra, da quanto dice Legambiente, in questo articolo del 2002, che esista una sentenza della Cassazione che impone l'abbattimento delle palafitte sulla duna..

Non sapevo di questa cosa!! Se è così chiedo alla magistratura, ed alla procura che venga al più presto fatta rispettare questa sentenza!

http://new.parvapolis.it/page.php"2">

05 Febbraio 2002Mauro Cascio

Latina. Dopo il sequestro del Litorale, Legambiente: «La Magistratura è oggi l’unico organismo istituzionale che ha a cuore le questioni ambientali»
Legambiente si trova in piena sintonia con l’azione della magistratura: si faccia chiarezza
su eventuali conformità alla legge di alcuni immobili e sulle autorizzazioni di cui sarebbero
in possesso i proprietari, ma ciò non diventi l’ennesimo ostacolo per vanificare la legalità
su un’area, come quella del litorale, da sempre oggetto di scambio tra amministrazioni
disattente e "nuovi" privilegi per "antichi" privilegiati.

«Esiste una sentenza definitiva della Corte di Cassazione datata di qualche anno, che imponeva
l’abbattimento delle "palafitte" sulla duna. Le procedure per l’abbattimento erano e sono
di competenza del Comune di Latina. La domanda è: le sentenze definitive della Cassazione sono
applicabili a discrezione dell’Ente locale? Giuridicamente parlando sembra proprio di no, ma
dalle nostre parti sembra proprio di sì.
Infatti nelle procedure di attuazione del PUA (Piano di Utilizzazione dell’Arenile) approvato
dal Comune di Latina due anni or sono, ai proprietari di quelle stesse "palafitte"
l’amministrazione concedeva una clausola molto vantaggiosa: in cambio dell’abbattimento si
concedeva il diritto di perequazione (la possibilità di costruire un po’ più in là a spese
della collettività), ipotesi non contemplata da nessuna norma dello stato di diritto attuale
del nostro paese.
Tra l’altro circa tre fa, il Consiglio comunale approvò 4 varianti al Piano Regolatore vigente
(mentre se ne discuteva la variante generale) che interessavano il litorale, al fine di
consentire l’ampliamento e la creazione di strutture ricettive in funzione del Giubileo del
2000; tra queste realizzazioni risultava l’approvazione ad innalzare di 4 piani un noto
albergo a Capoportiere (che ne realizza attualmente 3), in zona demaniale interessata da ampi
fenomeni di erosione. Il particolare curioso riguardava il fatto che questa e le altre
varianti furono approvate in sede "politica" malgrado il parere contrario degli uffici
comunali preposti all’istruttoria.
Legambiente condivide in pieno l’azione della Magistratura che pare essere l’unico organismo
istituzionale presente in Provincia che ha impresso una svolta sulle questioni ambientali:
quando ancora ci vorrà per vedere risultati concreti anche nella elaborazione e nella
programmazione politica che faccia della tutela e della valorizzazione del patrimonio
naturale una vera e propria risorsa economica?
All’azione della Magistratura che ha carattere puramente repressivo deve affiancarsi una
azione di indirizzo e di educazione che spetta decisamente agli enti locali».


http://new.parvapolis.it/page.php"2">

08 Febbraio 2002Mauro Cascio

Latina. Sequestri al Lido. Contestata l'iniziativa della Procura. «Così si fermano, penalizzandole, le attività economiche presenti sul lungomare»

«Vogliono riqualificare il Lido? Gli rendiamo il compito più facile», queste le
parole del Procuratore Antonio Gagliardi quando qualche giorno fa annunciò quella
ferita che, a distanza di poco meno di una settimana, brucia ancora.
Non si sono placate infatti le polemiche dopo il "sequestro" di 7 Km di litorale
tra stabilimenti e abitazioni abusive. I titolari delle attività commerciali
hanno già incontrato il presidente del Consiglio Salvatore De Monaco.
«Siamo molto stupiti dell'iniziativa della Procura di Latina» - ha detto
Fabrizio Fumagalli, presidente regionale di Assobalneari, l'associazione di categoria
che tutela i diritti degli operatori turistici.
«Riteniamo i provvedimenti una evidente forzatura. Siamo di fronte a strutture che sono
state debitamente autorizzate decenni di anni fa. Inoltre il sequestro viene ad assumere
un valore soprattutto politico. Si vuole dare la massima eco a quello che potrebbe essere
risolto con le armi procedurali in possesso di qualsiasi amministrazione comunale.
Se gli amministratori comunali vogliono liberare il litorale dalle costruzioni considerate
abusive possono farlo benissimo con l’arma dell’esproprio e non c’è affatto bisogno di
scomodare il codice della navigazione. E a proposito dello spirito del citato articolo
non c’è dubbio che se fossero state realizzate strutture e servizi nei 30 metri dalla
battigia e nella successiva "fascia di rispetto" la Capitaneria di Porto sarebbe
intervenuta prontamente. Il fatto che non l’abbia fatto significa che nessuno aveva
creato ostacoli alla navigazione.
L’obiettivo vero è quello di aprire un dibattito pubblico senza
tenere presente che è in gioco il futuro e la sopravvivenza di centinaia di famiglie
che rischiano di rimanere senza lavoro».

Solidale è anche il mondo politico. Se da un lato il presidente della Provincia Paride
Martella si è affrettato a dichiarare che lo stabilimento dell'Ente sarebbe stato
abbattuto comunque, prima o poi, dall'altro non nasconde una certa preoccupazione,
considerato che buona parte delle aziende interessate sono a conduzione familiare.
Non si può bloccare completamente l'attività e mandare centinaia di persone sul lastrico.

"Dura lex sed lex" è solo una frase per fare vedere che si sa un po' di latino. Ma per
sfoggiare la propria cultura, alle volte è più elegante ed indicato recitare Dante a memoria.

ARKAN

 



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davide
Inviato il: 12/12/2007 21:09
Registrato: 18/10/2007
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Cisterna: cominciamo a demolire??

Nell'ultimo anno e mezzo il Comune di Cisterna si sgola con gli abusivi, chiedendo loro di mettersi in regola.. Questa faccenda và avanti dal 2001, quando alla Procura di Latina c'era Antonio Gagliardi...

Benedetto Iddio, se costoro non vogliono pagare gli oneri dovuti, vogliamo respingere le istanze di condono e cominciare a buttare giù tutto?

http://www.ilmessaggero.it/hermes/20010606/05_LATINA/LATINA/EE.html"0" width="100%">

Mercoledì 6 Giugno 2001
Cisterna/Il sindaco diffida 5.000 inadempienti dopo l’intervento della Procura
«Sanatorie, mettetevi in regola o demoliamo»

di CLAUDIA PAOLETTI

Cinquemila diffide saranno recapitate dal comune di Cisterna ai cittadini che non hanno ancora presentato tutta la documentazione necessaria per la definizione delle pratiche di sanatoria edilizia. Negli avvisi è specificato il termine ultimo di 90 giorni per mettersi in regola, altrimenti verrà dichiarata l'improcedibilità delle pratiche con il conseguente diniego della concessione. L'atto finale sarà la notifica della demolizione dell'immobile. L'aut-aut è stato imposto dal procuratore capo della Repubblica, Antonio Gagliardi, prima ancora ai responsabili degli uffici competenti del comune di Cisterna, l'architetto Rita Pausa, l'ingegnere Gianfranco Buttarelli e, per conoscenza, al sindaco di Cisterna, Mauro Carturan. La scorsa settimana il procuratore li ha convocati nel suo ufficio, invitandoli a lavorare per definire le pratiche di sanatoria edilizia, altrimenti saranno loro stessi penalmente responsabili. «I cittadini non possono disattendere a un loro dovere - ha commentato il sindaco di Cisterna - quello di obbedire alla legge. C'è il rischio che questa vicenda sfoci in un dramma per tante famiglie che con non pochi sacrifici si sono costruite una casa. Gagliardi fa osservare che non è più ipotizzabile che queste sanatorie rimangano indefinite, per questo invito ancora una volta i cittadini a presentare la documentazione mancante». Gli fa eco il vicesindaco Domenico Capitani, assessore alle grandi opere. «Il diniego della concessione - dice Capitani - è un atto propedeutico all'ordinanza di demolizione dell'abuso edilizio con gravi conseguenze economiche per l'intera collettività, per questo ribadiamo l'importanza di adempiere». «Probabilmente non ce la faremo ad evadere tutte le pratiche in tre mesi - aggiunge l'architetto Panusa - certo dovremmo dimostrare al procuratore che ce la stiamo mettendo tutta, altrimenti ci andremo di mezzo noi. L'abusivismo Cisterna è un fenomeno circoscritto, si tratta per lo più di costruzioni di prima necessità nelle zone di Castel Verde, Sant'Ilario, Franceschetti e Cerciabella».
Dal 1986 ad oggi su un numero totale di pratiche di sanatoria pari a 5.500 circa ne risultano concessionate solo il 25%. L'amministrazione, nel corso di tutti questi anni, ha più volte richiesto la documentazione integrativa necessaria alla definizione della pratica, nella maggior parte dei casi integrata solo parzialmente o addirittura mai prodotta. Dall'ultima sanatoria sono trascorsi 15 anni.

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