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Cultura : Da spettatori a... protagonisti

Lo spettacolo di Enrico Brignano a Latina, lunedì 22 luglio

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Sono stata spettatore lo scorso lunedì, 22 luglio, dello spettacolo "Il meglio d'Italia"  che Enrico Brignano, protagonista, ha portato a Latina, Teatro D'Annunzio.. 

Teatro gremito, un bel successo di pubblico.. la capacità del nostro Brignano, romano doc, è indiscussa.. la tematica forte, si parlava infatti del nostro bel Paese, con amore e ironia, satira politica, giochi di parole, comicità frizzante, capacità affabulatoria, momenti musicali, grazie ai musicisti in scena,  e anche la volontà di scuotere le coscienze degli Italiani, perché finalmente da spettatori  si facciano  protagonisti della storia del proprio Paese, recuperando la capacità e la libertà di scegliere, sgravandosi dal peso mortale della politica clientelare, della passività e del ricatto di tanta corrotta e distorta realtà giocata alla corte dei politicanti, elargitori di promesse e favori..  di favole di plastica, del genere utile a rigenerare un potere fine a sé stesso, nell'ottica di un carpe diem sempre più ottuso e violento, oserei dire criminale, perché sta rubando  il futuro ai giovani,  figli di questa Italia.. 

In questo scenario, immaginate, un teatro gremito e uno spettacolo ben orchestrato, con il caldo di questi giorni, cosa abbia potuto significare restare chiusi per un paio di ore dentro il teatro D'Annunzio, con l'aria condizionata che funzionava si è no per metà.. una sorta di carnaio, dove i ventagli erano l'unico sollievo alle signore, alcune anche anziane...  calura e disorganizzazione che non ha ovviamente risparmiato l'artista, Brignano, e la sua compagnia..  così, l'attore, con la sua comicità espressiva e le sue esilaranti battute, in un fuori programma tutto da vedere, che passerà alla storia di questa città, non ha risparmiato le frecciate ad una amministrazione che non riesce a gestire un bene così prezioso, quale è il teatro, e la cultura che il teatro dovrebbe veicolare al meglio..  non ha risparmiato frecciate a questa città, portandosi in scena un grosso ventilatore e dichiarando "me lo sono dovuto portare da Roma perché qui a Latina anche questo non mi hanno dato" e ancora, alla fine, ha chiesto espressamente se ci fosse il Sindaco in sala..  che probabilmente si nascondeva, perché ha dovuto cercarlo e chiedere più volte, e non essendo voluto salire sul palco, sapete Maometto e la montagna, è stata la montagna ad andare a Maometto.. è sceso Brignano e gli ha rivolto qualche battuta chiedendo se pure questa città soffrisse della "sindrome del barcone (balcone tradotto dal romano) e poi rivolgendosi a tutti noi, spettatori sudati e boccheggianti, ci ha rintuzzato simpaticamente dicendo che non è colpa del Sindaco che siamo noi cittadini che dobbiamo pretendere ciò che ci spetta, dobbiamo chiedere per esempio un teatro che funzioni bene, dobbiamo scegliere con il nostro voto perché la nostra città funzioni bene.. e infine, seriamente, ha ripetuto.. non dovete chiedere favori a questi "politici" perché così facendo loro vi chiederanno in cambio un prezzo molto più alto..  la vostra libertà i vostri diritti..  se questo Paese è nostro siamo tutti responsabili di ciò che diventerà..

una bella pagina, una bella lezione e una ennesima figura.. di..  

bravo Brignano.. si può ridere di questa Italia con l'amarezza di chi, pur ridendo, continua ad amare il suo Paese, e facendo ridere vuole dire e trasmettere dei valori che dovrebbero essere terreno sul quale ricostruire e vivere una Vita da cittadini Liberi.  

Francesca





Inviato da Baol il 25/7/2013 6:23:03 (766 letture) :: Pagina stampabile
Salvatore :: Alle ore 11:39 del 25-07-13

Quanto avrei voluto esserci!!!

Complimenti Francesca per il mirabile resoconto che ci hai fatto di un evento che deve essere stato davvero memorabile!

Speriamo solo che chi gremiva quel teatro abbia capito il significato profondo di quelle battute e che alle prossime elezioni diventi... protagonista.

Salvatore


Baol :: Alle ore 16:42 del 26-07-13

Grazie Salvatore,

in quel momento pensavo che noi da tanto tempo andiamo esprimendo proprio questi concetti, nel tentativo di veicolare questi sani principi nel nostro piccolo..

ho ricordato il tuo ultimo bel discorso durante la festa in Q4 e tante altre occasioni simili.. e mi rendo conto che la questione potrebbe essere questa:  visto che in questa Italia sono rimasti i comici a cercare di scuotere le coscienze, non è che alla fine a noi potrebbero averci scambiato per comici? 

 


Freddy :: Alle ore 20:14 del 26-07-13

In attesa della risposta di Salvatore, dico la mia...

è questione condivisa (anche nel mondo scientifico) che una delle forme più alte dell'intelletto umano è l'umorismo, quindi la comicità...

In un programma radiofonico, tempo fa, un ascoltatore ha posto la seguente domanda:

"Secondo voi è più intelligente Gasparri o Totò?"

Poche persone avrebbero dubbi su quale sia la risposta più giusta, eppure ancora molti si chiedono se un comico possa impegnarsi in politica....ma perchè???

Non credo che Brignano seguirà le orme di Grillo, certamente però, vista la pochezza della nostra classe politica, una persona intelligente che esprime il proprio parere sulla situazione socio politica italiana, a mio parere va ascoltata con assoluto interesse, non meno di qualsiasi altra persona che non fa il politico di professione...

Se poi riflettiamo su chi siano i veri professionisti della politica....

Freddy

 

 


Baol :: Alle ore 08:25 del 03-08-13

Pensieri sparsi: 

credo che ciascuno  possa  anzi  debba impegnarsi in Politica, uso volutamente la P maiuscola..  intendendo il significato alto del termine..

migliorare l'ambiente in cui viviamo, rendere la nostra società a dimensione umana, denunciare gli abusi, e soprusi, i collusi e perché no anche gli ottusi che ci stanno portando alla deriva, o anche solo ragionare per capire, prendere coscienza, informarsi e fare delle scelte responsabili al momento del voto, questo è già  un impegno.. e non è certo da ILLUSI.. per quanto ci vogliano scoraggiare..

Quindi, comici spaventati guerrieri.. qualsiasi cosa si sia, a qualsiasi categoria si appartenga, da gente onesta, dico che sì, la Politica è affar nostro, non affar loro, e per loro si intendono i pochi eletti..  sia in senso di eletti proprio perché eletti (votati quando ancora li si possa scegliere, o nominati grazie al porcellum che ci toglie pure la scelta)i..  sia in senso di eletti, perché privilegiati che restano sempre in piedi e in qualche modo abbarbicati come l'edera al proprio scranno..  .  Riciclati per tutte le stagioni, senza meriti tali da giustificarne l'imperitura ascesa.

Poi certo, se a parlare di questa politica, e uso la p minuscola, si finisce tutti per diventare un po' dei comici, perché tali e tanti paradossi, gag, situazioni kafkiane, incapacità palesi e occulte, deliri di onnipotenza e scene farsesche in Parlamento, portano alla ribalta la vis comica di ciascuno, talvolta involontaria ma ineluttabile visti i presupposti,  non è certo colpa nostra.. sono i tempi.. e in ogni caso, la consapevolezza nostra di rasentare la comicità solo a parlarne si scontra con la sfrontatezza di quegli altri che continuano a prendersi sul serio, sicuri di riuscire a farci credere di essere grandi statisti capaci di salvare le sorti di questa Italia.. .




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