Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

Le grandi verità di Romano Prodi e di Grillo !

By: Salvatore

Salvatore - Mon 17/09/2007 or 18:43

 

“Non credo che la società italiana sia migliore della sua classe politica”.  Così ha risposto Prodi durante la trasmissione "Porta a Porta" a chi lo incalzava sui privilegi della “Casta”.

Io sono daccordo con lui al 100% (e debbo confessarvi che oltre a provare un certo ribrezzo, la cosa mi spaventa!). Voi che ne pensate?

Salvatore


Freddy - Mon 17/09/2007 or 23:25

Beh, questo, come sai, l'ho sempre sostenuto anch'io, al di la del fatto che chi si propone come governatore dovrebbe avere caratteristiche migliori, in termini di onestà, correttezza, senso civico.etc etc.

Purtroppo tutti sappiamo che non è così, quindi in realtà i nostri rappresentanti sono proprio i nostri rappresentanti...questa è la realtà !

Potrei raccontarti cosa ho visto stamane davanti la scuola di mio figlio, ma evito perchè sarebbe la solita storia fritta e rifritta della mancanza di educazione stradale e di senso civico.

Mi fermo qui per non annoiare nessuno e per dare spazio ad altri interventi, casomai interverrò ancora successivamente.

P.s.  certo che sentire dire da Prodi (rivolto a Grillo) che è molto più facile distruggere che costruire mi ricorda tanto i tempi in cui lo diceva quando era un democratico cristiano nei confronti dei comunisti...............come cambiano le cose !!.....anzi non cambiano affatto...........sigh !

 

p.s.............tra gli Italiani ci sono persone molto migliori, sia chiaro...............ma in quale misura ?


massimo74 - Mon 17/09/2007 or 23:48

Ciao Salvatore,

la mia opinione è la seguente:

 

si sente spesso dire che il Parlamento sia lo specchio della società. Personalmente la ritengo una considerazione perfettamente rispondente al vero.

Non può infatti non sussistere una stretta relazione di transitività tra elettori ed eletti. Questo è il motivo nel quale nel parlamento esiste una percentuale di mascalzoni, drogati, mafiosi. E’ più o meno la percentuale che esiste nella società? Fatte le dovute semplificazioni io credo proprio di si. Mi piace dire per semplificare: tale l’elettore, tale l’eletto oppure l'elettore elegge il suo simile.

Questo mi porta ad una considerazione. Affinché abbia modo di svilupparsi una sorta di rinnovamento benefico della politica -portato recentemente alla ribalta anche per mezzo di Grillo- e oramai accettato e anche auspicato dalle diverse parti politiche, si potrebbero contemplare due modalità differenti:

 

1) dall’alto o discendente: direttamente dal Parlamento operando internamente su se stesso. Di impatto positivo, ma di carattere transitorio, provvisorio.

2) dal basso o ascendente: è la società stessa -nella sua interezza, non una parte- che essendo maturata ed evoluta nel senso positivo del termine diventi elettrice di rappresentanti politici che rappresentino la stessa società accresciuta e progredita. In questo caso il processo può essere molto più lungo, il tempo e la stessa storia vissuta del paese rivestono un ruolo determinante, ma il cambiamento presenterebbe un carattere ben più risolutivo.

 

Naturalmente ora il discorso diventa estremamente complicato e ricco di diramazioni teoriche e pratiche. Quindi mi fermo volentieri qui senza però prima citare una frase del Giudice Giovanni Falcone sulla quale nel mio piccolo mi trovo perfettamente d’accordo (certo, come non concordare su Falcone?), affine alla precedente considerazione di Salvatore, ascoltata in una recente trasmissione su rai3 condotta dallo storico Gianni Bisiach che suonava pressappoco così (a questo proposito mi piacerebbe risentire la frase di Falcone di cui ricordo bene il significato ma non le parole):

“non sono mai stato d’accordo con la tesi che la politica è tutta marcia e da rifare in contrapposizione alla società civile che attacca credendosi pura. La politica è l’espressione della società civile”.

 

Grazie Giudice Falcone per quello che hai rappresentato per il Paese e anche per le singole persone.

 

Massimo de Simone

 


- Tue 18/09/2007 or 06:04
Salvatore ha scritto:

 Io sono daccordo con lui al 100% (e debbo confessarvi che oltre a provare un certo ribrezzo, la cosa mi spaventa!).  Salvatore

Provi ribrezzo e ti spaventi perchè ti ritrovi a convenire con  Prodi, o perchè, quasi a confermarlo, dice quello che già pensiamo, cioè che  è la  società "civile"  quella che produce questa classe politica?


Salvatore - Tue 18/09/2007 or 06:22
Antonella ha scritto:
Provi ribrezzo e ti spaventi perchè ti ritrovi a convenire con  Prodi, o perchè, quasi a confermarlo, dice quello che già pensiamo, cioè che  è la  società "civile"  quella che produce questa classe politica?

Lascio alla tua libera interpretazione.

Salvatore


- Tue 18/09/2007 or 09:35

Prodi a Porta a Porta

La classe politica deve dare l'esempio, su questo ha ragione. Ma lei descrive il politico come ricercatore del proprio vantaggio e dei benefit. Purtroppo è la società italiana che è così, basta vedere i casi dei concorsi. La politica deve dare l'esempio ma non credo che la società sia meglio della sua classe politica". Lo ha detto il premier rispondendo alla domanda di una giovane che attaccava il malcostume dei benefit per i politici.

Mi dispiace ma io mi sento molto migliore della stragrande maggioranza della classe politica e credo anche chi (nel caso dei concorsi a medicina) nel resto d'italia ha condotto seriamente le prove di accesso all'università. Io abolirei queste prove di accesso il numero chiuso la selezione è naturale a medicina, ingegneria si partiva 25 anni fa con aule stracolme e si finiva per fare le ultime lezioni degli ultimi esami davanti la cattedra del professore. La selezione dopo la laurea ecco quella dovrebbe essere drastica hai una laurea in medicina ma sei un incapace non fai il medico fai altro, invece incappiamo nelle note lettere alla ASL.

Per il resto che dire speriamo in Veltroni anche perchè pure dall'altra parte se Sparta piange Atene non ride.


Baol - Tue 18/09/2007 or 12:17

Concordo con l’intervento di Massimo, e non posso che auspicare delle due la seconda via d’uscita, ma certamente se, come ribadito da Grillo attraverso la raccolta firme, i condannati non potessero più occupare cariche elettive sarebbe quanto meno una prima potatura dei rami secchi e marci… pur restando ovvio che ben altro sarebbe stato se “noi” italiani  non li avessimo eletti da principio…

Francesca


renatosd - Tue 18/09/2007 or 15:46

Attenzione

Io non sono tra quelli che bollano il "Beppegrillismo" come semplice fenomeno da baraccone o ennesima esternazione populista, ne voglio ridimensionarne gli argomenti e le motivazioni. La Sinistra in particolare ha più volte commesso questo errore storico e a mia memoria cito nell'ordine la Lega, il berlusconismo e i girotondi, tutti bollati in principio come fuochi di paglia senza speranza ed aspettative ... salvo scoprire poi che le prime due hanno governato l'Italia per anni (ed il relativo giudizio lo lascio ad ognuno per le proprie considerazioni) e il terzo si scopre ora che rinfocola e riprende vita quando si pensava morto e li si ritrova in piazza con Grillo.

Però ... però attenzione ... ci sono tante perpllessità ed appunti da fare sulle proposte che pur nascono da un analisi condivisibile di insopportabile prevaricazione della casta.

Per non spingermi troppo oltre e lontano ne riporto alcune tratte da un sito di discussione della sinistra a Latina, quindi di nostri concittadini che focalizzano alcune problematiche su cui vi rimando un parere per una sorta di scambio incrociato:

Le prime considerazioni sono fatte sulla inelegibilità dei condannati:

Dice Marco dei Verdi "Per prima cosa andrebbero distinti i reati (ad esempio sarebbe assurdo se un condannato per reato d'opinione fosse ANCHE dichiarato ineleggibile). Sul primo e il secondo grado si potrebbe esser d'accordo se i tempi della giustizia in Italia non fossero biblici. Il punto cruciale però è che una norma del genere sconvolge il concetto di pena, che una volta espiata, dovrebbe restituire al cittadino i suoi pieni diritti. Una norma del genere avrebbe vietato l'elezione di Pertini, per dirne uno. Oggi vieterebbe ad un Sofri, una volta scontata la sua pena, di candidarsi. Se ne potrebbe discutere se limitata ai soli reati contro la Pubblica Amministrazione e ai reati per Mafia."
ed ancora Claudio di Rifondazione: "D'accordo sulla ineleggibilità per le condanne in via definitiva, ma sui gradi intermedi distinguerei quantomeno rispetto al reato o all'accusa. Il fatto che siano stati fatti e si continuino a fare abusi delle prerogative parlamentari non significa che dobbiamo smettere di essere comunque garantisti."

In conclusione ed in merito all'inelegibilità per due mandati con vincolo retroattivo si faceva osservare come ciò potesse essere incostituzionale ancorchè in molti casi condivisibile .... ma aggiungo io a patto che si riesca a formare continuativamente classe politica all'altezza ... perchè di fronte a politici ladri c'è di peggio ovvero il politico incapace ... sebbene oggi ce ne sono molti che annoverano entrambe le caratteristiche.

renato malinconico

 


Baol - Tue 18/09/2007 or 17:49
Neanche io bollo il Beppegrillismo come fenomeno da baraccone, senz'altro sta dando uno scossone di quelli forti, ma come ho già detto penso che il cambiamento debba passare attraverso le coscienze e formarsi per gradi, essere un fatto culturale, di sensibilizzazione... la questione dei condannati che siedono in Parlamento è una questione delicata, l'averla sollevata è già un fatto, ma dare una spallata non significa aver trovata la soluzione ai problemi, per quello ci si deve fermare a riflettere seriamente. 

Salvatore - Tue 18/09/2007 or 18:05

Cara Francesca,

Anche un evento eclatante e coreografico come il fenomeno "grillo" può servire a scuotere le coscienze.

Poi ci vuole una legge elettorale seria (dove gli elettori possano sceglier ei candidati), e il premieratoforte che consenta al Presidente del consiglio di governare, invece di dover fare l'equilibrista per non cascare dalla bicicletta.

Io limiterei a due mandati solo alcune cariche dell'esecutivo: di sicuro la presidenza del consiglio dovrebbe essere limitata a due mandati. Non limiterei invece l'eleggibilità al Parlamento.

Salvatore


Vincenzo - Tue 18/09/2007 or 18:36

Non vedo per quale motivo persone preparate, serie ecc. ecc. non possano essere eletti oltre i due mandati ??

Quanto alle condanne non farei di tutta un'erba un fascio in quanto ci sono reati e reati.

E per chiudere questo mio breve intervento aggiungo: E' molto facile distruggewre e molto più comlplicato costruire (questo vale per tutte le cose).

Ovviamente parlavo del fenomeno Grillo

 

 


Kla - Tue 18/09/2007 or 18:44

Benvenga chi riesce a scuotere l'immobilismo di questi rappresentanti delle Istituzioni di qualsiasi area politica, maggioranza e opposizione che fanno la "casta" e affari fra di loro e si sono scordati che sono da noi delegati a rappresentarci. Che la smettano di prenderci in giro e si mettano a lavorare per migliorare le condizioni del nostro Paese, altrimenti... A CASA!. I delinquenti a casa! I Fancazzisti a casa!

La maggioranza dei cittadini Italiani sono onesti, non è vero ed è una balla colossale che l'attuale classe politica (maggioranza e opposizione) rappresenta questa maggioranza di gente perbene.

Ma siamo proprio sicuri che ci voleva Grillo per ricordarci queste semplici cose?

 


Vincenzo - Tue 18/09/2007 or 20:16

Dal vangelo secondo Grillo:  'elenco completo dei "condannati"  

Come dicevo in precedenza, alcune condanne (una per tutte quella di Maroni) devono essere tolte dalla lista in quanto trattasi di resistenza e non di truffa o altro.

Segue elenco:

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5950733055.pdf]parlamento_pulito.pdf[/url][/i][/b]

Stevejo - Tue 18/09/2007 or 20:54

Beh, ragazzi, come non intervenire in questa discussione? Del resto, io stesso sto portando avanti una petizione simile nei principi ma diversa nella forma.

E personalmente, pur condividendo al 100% i principi del V-day, nutro ancora un dubbio fondamentale, insito proprio nel primo punto della proposta di legge popolare proposta da Grillo.

Mi riferisco al punto:

1- NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI: No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.

Come già detto in altre occasioni, proporre, infatti, “tutti i condannati fuori dal parlamento”, senza se e senza ma, può risultare non solo sbagliato, ma anzi pericoloso.

Sbagliato, perché alcuni reati penali sono oggettivamente molto meno gravi di altri: non si può infatti paragonare il reato penale di “ingiuria/ resistenza a pubblico ufficiale”, per quanto comunque deprecabile, al reato di “associazione mafiosa”.
Ma soprattutto sarebbe pericoloso, perchè vorrebbe dire che se un politico vuole “stoppare” un suo avversario, gli basterebbe citarlo in giudizio per diffamazione per impedirgli di candidarsi.

E ancora, se una persona fa una manifestazione non autorizzata e viene condannato in via definitiva (o è anche solo in attesa di giudizio) per questo, non potrebbe più candidarsi.

In poche parole, secondo questo punto, per impedire a una persona di candidarsi non sarebbe necessario verificare la sua colpevolezza in tribunale (con 3 gradi di giudizio), ma basterebbe già la sola denuncia contro di lui.
Il che va contro l'"elementare" principio di "innocenza fino a prova contraria", principio che a mio avviso, in una democrazia vera, deve essere assolutamente salvaguardato.

Un’iniziativa di legge popolare, che va a “toccare” punti così importanti dal punto di vista della democrazia e delle libertà individuali, deve tenere nel giusto conto tutti i possibili aspetti del problema, in maniera attenta, coscienziosa e senza “scadere” in un POPULISMO fine a se stesso.

Mentre a mio avviso questa proposta di legge così com'è formulata
in questa sua parte, cade proprio in tale populismo e rischia, come "cura", di essere peggiore del "male" che vuole curare.

Domandiamoci, infatti, cosa potrebbe succedere se veramente passasse questa proposta di legge popolare così com'è fatta: questa legge, eventualmente approvata, permetterebbe, per assurdo ad una settiamna dalle elezioni, di far estromettere qualsiasi candidato dalle elezioni stesse. Basterebbe, infatti, una semplice denuncia per calunnia, diffamazione; chiunque potrebbe inventarsi qualsiasi cosa e denunciare un candidato: intanto quello non potrebbe presentarsi; poi la verità verrebbe fuori, ma intanto le elezioni sarebbero passate.

Tuttavia, nonostante  non fossi  totalmente d'accordo  su questo punto, sono cmq andato a votare per il V-day, se non altro per contribuire anche io a mandare un chiaro  segnale al parlamento, dicendo che noi cittadini non siamo più disposti a tollerare ancora questo stato di cose.

Ma, detto questo, anche io avrei preferito poter votare un testo più razionale, serio e meno qualunquista. Del resto, nello scrivere il testo della petizione che sto portando avanti, ci siamo preoccupati di distinguere reato e reato, perchè ci eravamo resi conto dello sbaglio che si commetteva nel fare "di tutta un'erba un fascio".

Vincenzo ha scritto:

Non vedo per quale motivo persone preparate, serie ecc. ecc. non possano essere eletti oltre i due mandati ??

Quanto alle condanne non farei di tutta un'erba un fascio in quanto ci sono reati e reati.

E per chiudere questo mio breve intervento aggiungo: E' molto facile distruggewre e molto più comlplicato costruire (questo vale per tutte le cose).

Ovviamente parlavo del fenomeno Grillo

 

 

Riguardo al limite dei mandati a 2 legislature,  io non credo, Vincenzo, che in Italia le uniche persone in grado di curare gli interessi dei cittadini sono quelle 1000 sedute in parlamento...Sono convinto che su 54.000.000 di persone ve ne siano tantissimi in grado di fare politica molto meglio degli attuali parlamentari.

Si dice che se ci fosse stato questo limite non avremmo avuto pertini, de gasperi, etc...chissà, magari in quel periodo, in giro per l'Italia, esistevano chissà quante persone in grado di fare politica meglio di loro, ma che non hanno mai avuto l'opportunità di dimostare il proprio valore.

Quello che voglio dire è che è vero nel limitare il mandato a 2 legislature l'eventuale ottimo rappresentante non potrà essere rieletto, ma non è vero che questo obbligherebbe ad eleggere persone incapaci.

Inoltre la realtà è che chi ha potere tende naturalmente a usarlo per garantirsi la permanenza nel ruolo di potere. Questo è vero in generale, ma ancora più se messo in una condizione di scarsa verificabilità del suo operato. La realtà è che chi è eletto una volta ha più probabilità/possibilità di essere eletto di uno che non lo è stato mai.

Il mancato "ricambio" è una delle cause della degenerazione del nostro sistema. A prescindere dalla competenza/abilità dei rappresentanti. Il risultato netto è che si consente di creare veri e propri feudi elettorali, con deputati che risultano praticamente inamovibili e che usano il sitema delle clientele che creano per garantirsi la rielezione.

Ormai siamo arrivati a una sorta di "ereditarietà" dell'incarico. Con deputati che in età da pensione passano la rete delle clientele ai figli o che l'allargano a mogli e parenti. (Se poi guardiamo alla composizione del parlamento vediamo che il criterio della abilità/competenza sembra uno degli ultimi nella selezione del personale politico).


Quindi tra le due facce della medaglia "mancata eleggibilità di un competente/ostacolo alla creazione di feudi elettorali", io preferisco di gran lunga la seconda delle facce.
Infine, ricordo che già oggi la norma (la legge n. 81 del 1993) prevede la non rieleggibilità dei sindaci al terzo mandato, e non mi pare che questo abbia portato al disastro di alcuna municipalità. Almeno non certo per questo motivo.

Tutto questo, ovviamente, in quanto siamo in un sistema democratico-rappresentativo.


Perchè se fossimo in un sistema democratico diretto, allora essendo al libertà di scelta tutta nelle mani del cittadino avresti assolutamente ragione. In un tale sistema il cittadino avrebbe innanzi tutto la possibilità di non essere obbligato a delegare e potrebbe votare direttamente le leggi, potrebbe delegare o essere delegato da altro cittadino. Potrebbe revocare o essere revocato in qualsiasi momento. E avrebbe ampie opportunità di controllo e verifica dell'operato del delegato e dei rappresentanti. In questo caso responsabilità e potere reale sarebbero nelle sue mani.

Ma non siamo, purtroppo dico io, in un tale sistema...

Renato scrive: Il punto cruciale però è che una norma del genere sconvolge il concetto di pena, che una volta espiata, dovrebbe restituire al cittadino i suoi pieni diritti.


Questo che dici, Renato, è vero, ma a mio avviso non dovrebbe valere per i politici, e spiego perchè.

1°) perchè i politici fanno le leggi, le scrivono (e pure male, visto che frequentemente si deve aspettare, per applicarle, l'interpretazione della legge da parte della corte, perchè la stessa legge è in contraddizione con se stessa... ) e le votano, e per me un ex condannato per reati così gravi non deve poterlo fare, perchè nel 99% dei casi non si è pentito di un bel niente, visto che alcuni dei nostri politici sono stati condannati per reati simili e in periodi diversi (o sono attualmente inquisiti)...il che significa che sono recidivi!!!!!

2°) Perchè un parlamentare, in quanto pubblico ufficiale, è un rappresentante dello stato, dei cittadini italiani, e della costituzione....come può un condannato per reati così gravi, per reati contro lo stato stesso (corruzione, concussione, falsificazione di atti pubblici, associazione mafiosa, banda armata, concorso in omicidio, etc...) rappresentare lo stato e le sue istituzioni? In che cosa lo rappresenterebbe?

3°) Un poliziotto è anch'esso, come un politico, un pubblico ufficiale.
Perchè, allora, una persona con la fedina penale sporca (e per qualsiasi reato, anche il più stupido) non può fare il poliziotto o il carabiniere, ma deve poter fare il politico? Anzi, non può fare il poliziotto neanche se, pur essendo privo di condanne, ha familiari condannati in via definitiva.
Dov'è la differenza? Nel fatto che il poliziotto deve far rispettare la legge? Ma il politico le propone e le vota quelle leggi.
Se il politico non fa bene il suo dovere, il poliziotto cosa va a far rispettare? Una legge che salvaguarda i disonesti?

Per finire, torno all'affermazione di Prodi, dicendo che su questo mi trovo d'accordo con quanto detto da Freddy e Massimo...e Prodi, quindi.

Ma credo anche che un miglioramento, seppur più lento, dovrebbe e potrebbe venire dai cittadini stessi, attraverso la democrazia diretta. Certo, il processo per arrivarvi sarebbe lungo (e magari sarebbe utile, contemporaneamente, un più veloce miglioramento dall'alto).

Se è vero, infatti, che i politici rispecchiano, in generale, i cittadini italiani, sono convinto che gli stessi cittadini, messi davanti alle loro responsabilità, prenderebbero decisioni in vantaggio della società tutta e non del singolo cittadino.

Faccio solo un'esempio, per spiegare cosa intendo. Molti cittaidni, avendone la possibilità, non si farebbero scrupoli a farsi favorire da varie raccomandazioni nei concorsi pubblici, ma soltanto (almeno la maggior parte) perchè sono convinti che se non lo fanno loro lo fa qualcun'altro, per cui, tanto vale che lo fanno loro.

Sono convinto però che gli stessi cittadini, in una democrazia diretta, messi davanti alla possibilità di votare per una legge che punisca severamente e in modo certo coloro che usufruiscono di tali raccomandazioni (e ovviamente coloro che le rendono possibili, ossia, x esempio, professoro o commissari), non avrebbero incertezze nel votarla: in questo modo, infatti, garantirebbero a loro stessi che anche gli altri non potranno usufruire di questi favoritismi.

Il risultato sarebbe, alla fine, quello di aver fatto una legge molto giusta e molto ben fatta che vada a vantaggio di tutti. 

Certo, ci saranno cmq cittadini disonesti fino al midollo, che voterebbero contro questa legge. Ma in democrazia diretta vonce la maggioranza...per cui, almeno finchè la maggioranza è fondamentalmente onesta... 

Perdonatemi per la lunghezza del post, un saluto a tutti,

Stefano
 

 

 


- Wed 19/09/2007 or 08:33

Ogni iniziativa che raccoglie consensi e va contro lo status quo ed il concetto arcaico di popolo bue (cioè il popolo di antropos abbondante di "animali sociali" e scientificamente persuasi ad essere tali) naturalmente provoca sgomento anche perchè il tentativo di spallata non viene da inchieste giudiziarie o terremoti politici creati ad arte ma dalla gente, i concetti non devono essere complessi ma semplici, il messaggio lineare ed è quello che ha recepito e di cui si e' fatto portavoce Grillo.

Poi i distinguo, questo o quel reato questa o quella soluzione vengono dopo. Ad una massa non si può presentare un tomo di 1000 pagine dicendo questo è quello che voglio fare basta una paginetta poche righe essenziali se no finisce come i post lunghi, molto lunghi che per esperienza diretta vi dico non legge nessuno.


Vincenzo - Wed 19/09/2007 or 09:32
roccia ha scritto:

basta una paginetta poche righe essenziali ci basta è come i post lunghi, molto lunghi che per esperienza diretta vi dico non legge nessuno.

Si Roccia concordo al 100%.

Tornando al discorso su Grillo, io sono contro il cambiamento delle regole (giuste o sbagliate che siano) a suon di Vaf fanculo e offese personali quali: Prodi Alzheimer  ed altro. Tuttavia concordo diversi punti della battaglia di Grillo presenti sui post del suo sito,  ma non ne condivido il metodo aggressivo e strafottente.

Per FREDDY

Credo sia il caso di aprire un nuovo post dal nome ad esempio: Il fenomeno Grillo 

 


giucap - Wed 19/09/2007 or 09:58

Quello che scrive Roccia mi sembra sia una semplice fotografia della realtà, e quindi difficilmente contestabile.

Da ciò discende la mia opinione sul fenomeno: diffido sempre delle semplificazioni di problemi complessi, delle soluzioni da bacchetta magica, del "guarda che scemi, non hanno capito niente, è così semplice". Ancor di più diffido dei guru, dei predicatori più o meno comici, di quelli che hanno una verità da brandire come arma contro chiunque la pensi diversamente.

Quindi ho seguito poco la manifestazione ed i suoi contenuti, così come posso (a mio modo di vedere) vantarmi di non aver mai assistito ad uno "spettacolo" di Grillo, pur avendone avuta più di una occasione, e ciò da tempi non sospetti (cioè da quando ha iniziato ad atteggiarsi a predicatore laico che ci spiega per bene come stanno veramente le cose).

Però se la proposta di legge sui parlamentari condannati è quella riportata da Steve, ("No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.") non mi sembra che ne possano discendere le considerazioni fatte circa le querele dell'ultimo minuto per togliere di mezzo un candidato. Addirittura, da come è riportata, sembra sia necessaria almeno una condanna in secondo grado (.... o in primo e secondo grado e in attesa ...). Comunque in principio condivido l'idea della necessità di differenziare i reati.

Queste manifestazioni ed iniziative sono comunque un segnale del malessere diffuso e secondo me è sbagliato minimizzare: se ho la febbre non me la posso prendere col termometro. Il risultato di queste "fiammate" è però quantomai incerto; mi auguro che porti a riforme e soluzioni razionali, quantomai necessarie, piuttosto che a svolte giacobine e gattopardesche, dove Masaniello si sostituisce ai gerontocrati senza cambiare niente.

Ai posteri l'ardua sentenza.

Giulio

 


Stevejo - Wed 19/09/2007 or 10:12

hai ragione, Giulio, da quel punto di vista ritiro la mia analisi...non avevo letto con attenzione le varie congiunzioni. Rimane, a mio avviso, il fatto di vedere reato per reato.

saluti,

stefano 


Kla - Wed 19/09/2007 or 12:32
giucap ha scritto:

Ai posteri l'ardua sentenza.

Giulio

 

Giulio, conocordo con la tua analisi ma che i posteri siano meno posteri possibile. Sarebbe bello e gratito essere protagonisti dei cambiamenti del nostro tempo, soprattutto se in meglio, altrimenti ci mettiamo solo ad aspettare e facciamo la fine di Vladimiro ed Estragone che continuano ad aspettare un Godot che però non arriva mai.

Salutoni


Freddy - Wed 19/09/2007 or 15:34

Come richiesto, ho cambiato il titolo del post in questo modo:

Le grandi verità di Romano Prodi e di Grillo !

Buon proseguimento.

freddy

p.s.  anche se il post di Steveyo è un pò lungo, ritengo contenga molti spunti di riflessione.

Complimenti comunque a tutti gli intervenuti perchè grazie a voi ho appreso molte di cui non ero a conoscenza.   Grazie.

freddy


Vincenzo - Wed 19/09/2007 or 16:56

Mitico Direttore !!

 


renatosd - Wed 19/09/2007 or 17:21

Stevejo ha scritto:

Renato scrive: Il punto cruciale però è che una norma del genere sconvolge il concetto di pena, che una volta espiata, dovrebbe restituire al cittadino i suoi pieni diritti.


Questo che dici, Renato, è vero, ma a mio avviso non dovrebbe valere per i politici, e spiego perchè.

  ..... segue ...

Caro Stevejo

dalle argomentazioni che poni correttamente emerge però chiara l'esigenza di distinguere i reati, l'avvenuta espiazione o meno ecc.

concordo con molto di quel che scrivi e seppure in merito ai poliziotti credo che la norma sia davvero troppo restrittiva penso che non si possa considerare l'errore espiato come un marchio d'infamia perenne ...

potrei farti tanti esempi di amici che in gioventù hanno subito piccole condanne o per aver fumato uno spinello o per altri motivi e che poi passati i bollori dell'adolescenza hanno condotto vite normali, con impegno nel sociale e/o politico tanto che per molti potrei tranquillamente pensare che una marchiatura di inelegibilità sarebbe davvero un ingiustizia insopportabile ...

potrei citarti un amico che fa da anni assistenza ai disabili e in gioventù fu più volte sorpreso con cannabis a iosa o ancora ad un altro che ricordo si rifiutava di venirmi a trovare a casa, salvo poi scoprire che era stato condannato proprio da mio padre (all'epoca giudice al tribunale di latina) quando in una bravata notturna dopo aver alzato il gomito aveva preso a "noleggio" un auto e se l'era scorrazzata per tutta latina fino ad essere beccato e condannato a qualche mese con la condizionale. Ora chiedo se persone così, dopo tanti anni, possano essere ancora giudicate ineleggibili .... non credo proprio ... quella si che sarebbe un'ingiustizia vera.

Una proposta seria deve tener conto del tipo di reato, del grado di giudizio, delle recidive e infine anche dell'eventuale espiazione totale della pena (non per amnistia o indulto ovviamente).

Credo invece che sia opportuno che gli elettori sappiano la storia dei candidati e poi ognuno giudichi nelle urne ... e se il popolo bue vota un condannato per mafia è esattamente perchè è quello di cui ha bisogno ed è quello che si merita.

renato

 


Kla - Wed 19/09/2007 or 17:30

Renato, concordo sul fatto che ogni elettore deve sapere chi vota, quindi bisogna trovare il modo per informarlo, questa è una cosa un pò difficile da applicare ma la linea di principio è corretta.

MA c'è un grosso MA.... bisogna che le liste dei candidati siano sbloccate e non composte dai partiti.

Salutoni


renatosd - Wed 19/09/2007 or 18:07

Su tale punto del programma beppegrillesco non credo che ci siano dubbi di sorta... ne abbiamo già parlato tanto e non ricordo nessuno che sia favorevole alle liste bloccate a partire da Calderoli (esperto di suini e leggi porcate) fino a scendere nel nostro sito .....

lo ritengo un punto condiviso al 100% e quindi bello che chiuso ... o sbaglio?

renato


Kla - Wed 19/09/2007 or 18:42

Fra noi due argomento chiuso. Ok liste sbloccate. Bisogna vedere in parlamento la "CASTA" cosa intende fare.

Vigiliamo!

 

Salutoni


MarmaLT - Thu 20/09/2007 or 19:14
Accedo a questa discussione in punta di piedi, perchè putroppo sono sempre dalla parte di chi lotta per una società migliore, qualsiasi mezzo, purchè lecito, usi. Beppe Grillo sta urlando tutta la rabbia che noi abbiamo dentro e ma non abbiamo gli strumenti e la forza per farlo. Ora ho votato Prodi, ma appena ho letto la lista dei Ministri, mi sono cadute le braccia... anche perchè avevo perso giorni a leggere il 'Programma dell'Unione' e ci avevo riposto speranze serie. Sono rimasto deluso, amareggiato e, per finire,  schifato... Dopo aver seguito Grillo, precedendo la lettura di due libri " LA CASTA" e " I NULLAFACENTI"... ho ritrovato in quelle parole, anche un pò sconce quello che avrei voluto gridare dopo quelle letture... avevo anche letto, su un vecchio numero dell'Espresso, come si distribuisce l' 8xmille e da due anni lo sottoscrivo a favore della Chiesa Valdese e ne faccio pubblicità pur essendo un cattolico praticante. Dopo le dichiarazioni di ieri di S.S. Benedetto XVI sono ulteriormente amareggiato, tutto questo che accade mi demoralizza, ma non mi arrendo e cresce in me la voglia di continuare la mia battaglia contro queste ingiustizie, che sono targate ora di sinistra, ma ieri di destra. Non sono disamorato dalla politica ma dai partiti attuali. Sono consapevole che ogni atto che si fa, compreso questo scritto è atto politico, come tutto il nostro agire, dalla scelta di una radio da sentire a un notiziario da vedere, da un giornale da leggere, ad un prodotto da acquistare, tutto è politica e non ci si può disamorare di questo... ma dei partiti e di questa classe politica,ormai, come fidarsi?

Vincenzo - Fri 21/09/2007 or 06:52

CRITICAL MASS LATINA

Questa iniziativa è una delle poche che condivido in pieno con il comico genovese Beppe Grillo. Il critical Mass Latina si svolgerà nella nostra città sabato 29 settembre con incontro in piazza del Popolo alle ore 17,30.

La "manifestazione" vuole sollecitare l'utilizzo della bicicletta nonchè le amministrazioni locali ad adeguare la viabilità urbana al traffico delle due ruote.

Prossimi appuntamenti:  tutti gli ultimi sabato del mese 27 ottobre e 24 novembre.

Vincenzo

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5951787680.jpg]CRITICALMASS.jpg[/url][/i][/b]


Kla - Fri 21/09/2007 or 06:58

Al Critical Mass Latina che si svolgerà nella nostra città sabato 29 settembre con incontro in piazza del Popolo alle ore 17:30, ANDIAMOCI TUTTI IN BICICLETTA.

Piu' siamo meglio stiamo!

Salutoni


massimo74 - Sun 23/09/2007 or 21:46

Ciao a tutti, 

 

Il fenomeno Beppe Grillo si presta alle più svariate interpretazioni ma gli ultimi commenti di quotati giornalisti del calibro di Mazza, Gamba, persino Scalfari che senza mezzi termini rivedono nel comico un nuovo Duce mi lasciano perplesso e un tantino preoccupato.

 

Anche considerando il passato alla stregua di un gran maestro al quale è sempre opportuno rivolgere uno sguardo per scovare eventuali errori da non ripetere o pericoli da evitare, a mio avviso, tali esagerazioni vanno quasi sempre ad alimentare il fuoco che si propongono di spegnere.

 

Forse al posto di darsi a falsi allarmismi bisognerebbe, giornalisti compresi, effettuare in primis una seria analisi della politica attuale in relazione alle domande e alle necessità dei cittadini da tempo insoddisfatte e sui rapporti ormai troppo squilibrati tra politica-società.

 

In ogni caso mi pare che la Democrazia italiana è una Democrazia ancora molto debole e insicura se si ci spaventa in tal misura del fenomeno Grillo.

I motivi? Forse sono da ricercare nella sua giovinezza (della Democrazia, intendo), negli anni di piombo, nei tentativi anche se velleitari di colpi di Stato, e in parte anche da tangentopoli.

Ovvio che spero di sbagliarmi.

 

Massimo de Simone


Vincenzo - Sat 20/10/2007 or 14:29

Per chi vuole comunicare con l'Onorevole RICARDO FRANCO LEVI 

levi_r[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

io l'ho già fatto 


Salvatore - Tue 29/01/2008 or 16:05

In questo forum abbiamo discusso della nostra pessima "casta". Oggi nell'occhio del ciclone c'è il pessimo Mastella che, poverino, non è nè meglio nè peggio di tanti altri.

Ecco un interessante articoletto (un po' vecchio ma ugualmente attuale) sui vizietti di Mastella. Il vero guaio è che il mastellone è in buona compagnia! Buona lettura.

http://www.corritalia.de/?l=649

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più. Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!" A che serve allora - direte voi - un giornale come quello? Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa un milione e 331mila euro. E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? insisterete ancora voi. Che farà? Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le #CENSURA#, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40mila euro all'anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete. Che c'entra? Se è bravo non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un  aereo di Stato al gran premio di Formula Uno di Monza,insieme al  padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo nell'aprile del 2006. Da allora - assicura l'editore - non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile. Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui! Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine. Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta. Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità. La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.

Mauro Montanari - Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

 



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