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Autore Discussione
Salvatore
Inviato il: 17/9/2007 18:43
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

 

“Non credo che la società italiana sia migliore della sua classe politica”.  Così ha risposto Prodi durante la trasmissione "Porta a Porta" a chi lo incalzava sui privilegi della “Casta”.

Io sono daccordo con lui al 100% (e debbo confessarvi che oltre a provare un certo ribrezzo, la cosa mi spaventa!). Voi che ne pensate?

Salvatore


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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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Freddy
Inviato il: 17/9/2007 23:25
Direttore
Registrato: 25/7/2005
Da: Latina
Messaggi: 2542

Beh, questo, come sai, l'ho sempre sostenuto anch'io, al di la del fatto che chi si propone come governatore dovrebbe avere caratteristiche migliori, in termini di onestà, correttezza, senso civico.etc etc.

Purtroppo tutti sappiamo che non è così, quindi in realtà i nostri rappresentanti sono proprio i nostri rappresentanti...questa è la realtà !

Potrei raccontarti cosa ho visto stamane davanti la scuola di mio figlio, ma evito perchè sarebbe la solita storia fritta e rifritta della mancanza di educazione stradale e di senso civico.

Mi fermo qui per non annoiare nessuno e per dare spazio ad altri interventi, casomai interverrò ancora successivamente.

P.s.  certo che sentire dire da Prodi (rivolto a Grillo) che è molto più facile distruggere che costruire mi ricorda tanto i tempi in cui lo diceva quando era un democratico cristiano nei confronti dei comunisti...............come cambiano le cose !!.....anzi non cambiano affatto...........sigh !

 

p.s.............tra gli Italiani ci sono persone molto migliori, sia chiaro...............ma in quale misura ?

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massimo74
Inviato il: 17/9/2007 23:48
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509

Ciao Salvatore,

la mia opinione è la seguente:

 

si sente spesso dire che il Parlamento sia lo specchio della società. Personalmente la ritengo una considerazione perfettamente rispondente al vero.

Non può infatti non sussistere una stretta relazione di transitività tra elettori ed eletti. Questo è il motivo nel quale nel parlamento esiste una percentuale di mascalzoni, drogati, mafiosi. E’ più o meno la percentuale che esiste nella società? Fatte le dovute semplificazioni io credo proprio di si. Mi piace dire per semplificare: tale l’elettore, tale l’eletto oppure l'elettore elegge il suo simile.

Questo mi porta ad una considerazione. Affinché abbia modo di svilupparsi una sorta di rinnovamento benefico della politica -portato recentemente alla ribalta anche per mezzo di Grillo- e oramai accettato e anche auspicato dalle diverse parti politiche, si potrebbero contemplare due modalità differenti:

 

1) dall’alto o discendente: direttamente dal Parlamento operando internamente su se stesso. Di impatto positivo, ma di carattere transitorio, provvisorio.

2) dal basso o ascendente: è la società stessa -nella sua interezza, non una parte- che essendo maturata ed evoluta nel senso positivo del termine diventi elettrice di rappresentanti politici che rappresentino la stessa società accresciuta e progredita. In questo caso il processo può essere molto più lungo, il tempo e la stessa storia vissuta del paese rivestono un ruolo determinante, ma il cambiamento presenterebbe un carattere ben più risolutivo.

 

Naturalmente ora il discorso diventa estremamente complicato e ricco di diramazioni teoriche e pratiche. Quindi mi fermo volentieri qui senza però prima citare una frase del Giudice Giovanni Falcone sulla quale nel mio piccolo mi trovo perfettamente d’accordo (certo, come non concordare su Falcone?), affine alla precedente considerazione di Salvatore, ascoltata in una recente trasmissione su rai3 condotta dallo storico Gianni Bisiach che suonava pressappoco così (a questo proposito mi piacerebbe risentire la frase di Falcone di cui ricordo bene il significato ma non le parole):

“non sono mai stato d’accordo con la tesi che la politica è tutta marcia e da rifare in contrapposizione alla società civile che attacca credendosi pura. La politica è l’espressione della società civile”.

 

Grazie Giudice Falcone per quello che hai rappresentato per il Paese e anche per le singole persone.

 

Massimo de Simone

 

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Anonimo
Inviato il: 18/9/2007 6:04
Salvatore ha scritto:

 Io sono daccordo con lui al 100% (e debbo confessarvi che oltre a provare un certo ribrezzo, la cosa mi spaventa!).  Salvatore

Provi ribrezzo e ti spaventi perchè ti ritrovi a convenire con  Prodi, o perchè, quasi a confermarlo, dice quello che già pensiamo, cioè che  è la  società "civile"  quella che produce questa classe politica?

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Salvatore
Inviato il: 18/9/2007 6:22
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Antonella ha scritto:
Provi ribrezzo e ti spaventi perchè ti ritrovi a convenire con  Prodi, o perchè, quasi a confermarlo, dice quello che già pensiamo, cioè che  è la  società "civile"  quella che produce questa classe politica?

Lascio alla tua libera interpretazione.

Salvatore


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Anonimo
Inviato il: 18/9/2007 9:35

Prodi a Porta a Porta

La classe politica deve dare l'esempio, su questo ha ragione. Ma lei descrive il politico come ricercatore del proprio vantaggio e dei benefit. Purtroppo è la società italiana che è così, basta vedere i casi dei concorsi. La politica deve dare l'esempio ma non credo che la società sia meglio della sua classe politica". Lo ha detto il premier rispondendo alla domanda di una giovane che attaccava il malcostume dei benefit per i politici.

Mi dispiace ma io mi sento molto migliore della stragrande maggioranza della classe politica e credo anche chi (nel caso dei concorsi a medicina) nel resto d'italia ha condotto seriamente le prove di accesso all'università. Io abolirei queste prove di accesso il numero chiuso la selezione è naturale a medicina, ingegneria si partiva 25 anni fa con aule stracolme e si finiva per fare le ultime lezioni degli ultimi esami davanti la cattedra del professore. La selezione dopo la laurea ecco quella dovrebbe essere drastica hai una laurea in medicina ma sei un incapace non fai il medico fai altro, invece incappiamo nelle note lettere alla ASL.

Per il resto che dire speriamo in Veltroni anche perchè pure dall'altra parte se Sparta piange Atene non ride.

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Baol
Inviato il: 18/9/2007 12:17
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Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069

Concordo con l’intervento di Massimo, e non posso che auspicare delle due la seconda via d’uscita, ma certamente se, come ribadito da Grillo attraverso la raccolta firme, i condannati non potessero più occupare cariche elettive sarebbe quanto meno una prima potatura dei rami secchi e marci… pur restando ovvio che ben altro sarebbe stato se “noi” italiani  non li avessimo eletti da principio…

Francesca

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renatosd
Inviato il: 18/9/2007 15:46
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111

Attenzione

Io non sono tra quelli che bollano il "Beppegrillismo" come semplice fenomeno da baraccone o ennesima esternazione populista, ne voglio ridimensionarne gli argomenti e le motivazioni. La Sinistra in particolare ha più volte commesso questo errore storico e a mia memoria cito nell'ordine la Lega, il berlusconismo e i girotondi, tutti bollati in principio come fuochi di paglia senza speranza ed aspettative ... salvo scoprire poi che le prime due hanno governato l'Italia per anni (ed il relativo giudizio lo lascio ad ognuno per le proprie considerazioni) e il terzo si scopre ora che rinfocola e riprende vita quando si pensava morto e li si ritrova in piazza con Grillo.

Però ... però attenzione ... ci sono tante perpllessità ed appunti da fare sulle proposte che pur nascono da un analisi condivisibile di insopportabile prevaricazione della casta.

Per non spingermi troppo oltre e lontano ne riporto alcune tratte da un sito di discussione della sinistra a Latina, quindi di nostri concittadini che focalizzano alcune problematiche su cui vi rimando un parere per una sorta di scambio incrociato:

Le prime considerazioni sono fatte sulla inelegibilità dei condannati:

Dice Marco dei Verdi "Per prima cosa andrebbero distinti i reati (ad esempio sarebbe assurdo se un condannato per reato d'opinione fosse ANCHE dichiarato ineleggibile). Sul primo e il secondo grado si potrebbe esser d'accordo se i tempi della giustizia in Italia non fossero biblici. Il punto cruciale però è che una norma del genere sconvolge il concetto di pena, che una volta espiata, dovrebbe restituire al cittadino i suoi pieni diritti. Una norma del genere avrebbe vietato l'elezione di Pertini, per dirne uno. Oggi vieterebbe ad un Sofri, una volta scontata la sua pena, di candidarsi. Se ne potrebbe discutere se limitata ai soli reati contro la Pubblica Amministrazione e ai reati per Mafia."
ed ancora Claudio di Rifondazione: "D'accordo sulla ineleggibilità per le condanne in via definitiva, ma sui gradi intermedi distinguerei quantomeno rispetto al reato o all'accusa. Il fatto che siano stati fatti e si continuino a fare abusi delle prerogative parlamentari non significa che dobbiamo smettere di essere comunque garantisti."

In conclusione ed in merito all'inelegibilità per due mandati con vincolo retroattivo si faceva osservare come ciò potesse essere incostituzionale ancorchè in molti casi condivisibile .... ma aggiungo io a patto che si riesca a formare continuativamente classe politica all'altezza ... perchè di fronte a politici ladri c'è di peggio ovvero il politico incapace ... sebbene oggi ce ne sono molti che annoverano entrambe le caratteristiche.

renato malinconico

 


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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Baol
Inviato il: 18/9/2007 17:49
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Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069
Neanche io bollo il Beppegrillismo come fenomeno da baraccone, senz'altro sta dando uno scossone di quelli forti, ma come ho già detto penso che il cambiamento debba passare attraverso le coscienze e formarsi per gradi, essere un fatto culturale, di sensibilizzazione... la questione dei condannati che siedono in Parlamento è una questione delicata, l'averla sollevata è già un fatto, ma dare una spallata non significa aver trovata la soluzione ai problemi, per quello ci si deve fermare a riflettere seriamente. 
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Salvatore
Inviato il: 18/9/2007 18:05
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

Cara Francesca,

Anche un evento eclatante e coreografico come il fenomeno "grillo" può servire a scuotere le coscienze.

Poi ci vuole una legge elettorale seria (dove gli elettori possano sceglier ei candidati), e il premieratoforte che consenta al Presidente del consiglio di governare, invece di dover fare l'equilibrista per non cascare dalla bicicletta.

Io limiterei a due mandati solo alcune cariche dell'esecutivo: di sicuro la presidenza del consiglio dovrebbe essere limitata a due mandati. Non limiterei invece l'eleggibilità al Parlamento.

Salvatore


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