Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

Italiopoli ed i costi della politica

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- Wed 05/09/2007 or 06:44

Sfogliando Latina Oggi mi è capitato sottocchio questo articolo

Acqualatina trovato l'accordo per il nuovo CDA

http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php"justify">e scorrendo le pagine di Parvapolis sono incappato in questo articolo interessante gli eventi si rincorrono e la cosa che più mi lascia perplesso è che data la diffocoltà di vita quotidiana laricerca del negozio con il prezzo più basso ecc ecc io stesso mi trovo ad essere indefferente di tutto ciò come se non mi riguardasse ed invece non è così perchè anche io pago tutto questo.

Da Parvapolis 

In questo Paese tutto dipende dalla politica, dal primo ministro all'usciere. Ci sono 700.000 persone che vivono di politica, un dato enorme: non ce lo possiamo permettere né noi, né nessun altro Paese. Al centro di questo vivere di politica ci sono gli affari. Il centrodestra e il centrosinistra non fanno politica, fanno affari. Lo si vede dalle intercettazioni, dalle scalate bancarie, come da diecimila altri fatti di tutti i giorni: fanno affari». Una patologia trasversale, quindi... «Forse agli italiani andrebbe spiegato che c'è una complementarietà tra destra e sinistra che nelle cose decisive salta fuori, salta agli occhi. Io nel libro parlo di una palude italiana, da cui bisogna tirarsi fuori, e al centro di questa palude un residence, quello del potere, della classe dirigente, dove vivono quelli che ci stanno. Ci vive Prodi, ci vive Berlusconi, ci vive Valentino Rossi, ci vive la Canalis, ci vive Bruno Vespa e ci vive il generale Pollari. Insomma, questa è la "casta" vera, altro che il libro di Stella. Bisogna metterle a fuoco le cose. Il problema non è solo gli sprechi. Ma il modo di intendere e di stare al mondo. Fra la base, che affoga nella palude, e la classe dirigente, questa oligarchia, anzi: questa cupola, c'è il ponte levatoio. Dobbiamo fare qualcosa per far saltare tutto, altrimenti noi affoghiamo nella palude e quelli che abitano dentro il residence continuano a starsene beati e tranquilli». Affogati e Cupola, cosa si può fare? «Ecco, questa è una delle cose su cui io nel libro insisto. I capitoli finali infatti sono dedicati alle "resistenze"; c'è un capitolo dedicato alla società civile, alla base: se l'italiano non ricomincia a far politica nel senso migliore, cioè a pensare al rapporto, voi vi chiamate parva polis, piccola città, ebbene, al rapporto tra la polis, la città, e gli amministratori, tutto ciò che rende la vita collettiva degna di essere vissuta, se non si ricomincia a pensare in questi termini è finita. Per esempio tra le proposte c'è quella di una lista civica nazionale che vada oltre destra e sinistra che faccia da pungolo a questo residence. Al primo posto del programma c'è un esempio che credo stordisca gli ascoltatori che non sono abituati: possibile che in 60 anni di vita repubblicana gli unici che ancora non siano obbligati a portare i libri contabili in tribunale siano i partiti? Ma è possibile? Con tutto quello che sta succedendo? Con il comitato d'affati che sono diventati, loro si posso risparmiare perché figurano come associazioni private. Se io regalo a un partito fino a 50000 euro basta una firma, una ricevutina. Lo vada a dire adesso che si parla di evasione fiscale». Ci permetta l'imprudenza: lei è vestito di nero e di rosso. Ha un significato? «Il rosso si vede meglio e il nero mantiene meglio lo sporco».


- Wed 05/09/2007 or 17:59

Caro Rox...hai dimenticato di dire che il titolo di questo forum è  "tratto" dall'ultimo lavoro di Oliviero Beha, a cui si riferisce il pezzo di Parvapolis. Non per essere saccente...ma per dare a Cesare quel che è di Cesare!....E poi, hai visto mai?!...magari qualcuno vuole leggere pure questo libro... Comunque, senza battute e senza retorica,  credo che questo portale possa  rappresentare, o addirittura abbia preceduto , il suggerimento di Beha: cioè che i cittadini ricomincino ad interessarsi della "polis", comportamento virtuoso che può ostacolare l'esistenza ed il proliferare delle "caste"!!


- Wed 05/09/2007 or 22:15

Mi sembrava che mettendo lo stesso titolo del libro come topic fosse chiaro il riferimento rimediamo a l'articolo di Parvapolis era riferito ad un incontro avuto con l'autore a Roccagorga

 

Italiopoli di Oliviero Beha prezzo di copertina euro 13.60

Contenuto:
C'è bisogno di una nuova riserva indiana, un posto segreto dove incontrarsi, carbonari del nuovo millennio che vogliono trasformare il disgusto in energia positiva e propositiva Questo libro duro e spiazzante è un manuale di sopravvivenza. E' un breviario per chi crede ancora nella possibilità di reagire e invertire la marcia della nostra italica degenerazione. Degenerazione della politica, con una classe dirigente senza qualità e senza coraggio intellettuale. Uomini e donne da "Bagaglino", la trasmissione televisiva in cui i comici non devono più fare lo sforzo di drammatizzare comicamente la realtà: i fatti e la cronaca bastano da soli a far ridere una platea grassa e benestante. Un'etica ormai sbrindellata e fatta a pezzi da decenni di malaffare e di corruzione. Una complementarità sempre più stucchevole tra destra e sinistra. E ancora: il degrado della tv, l'economia da far west (chi arriva prima prende tutto), l'informazione a comando, l'inquinamento reale e metaforico. Un grido di rabbia fuori dal Palazzo del potere. Contro ogni convenienza. Contro ogni opportunismo. Contro i furbi e i famosi da reality. Contro un Paese che ha azzerato la memoria del passato e la questione del futuro. Un Paese che naviga a vista, verso la deriva.

 

consiglio anche questo

La casta
Così i politici italiani sono diventati intoccabili
Gian Antonio Stella , Sergio Rizzo
 
Casa editrice: Rizzoli
Collana: Saggi
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: 18,00
Genere: politica scienze politiche
Volumi: 1
Pag: 294

Descrizione:
Questo libro corrosivo e documentatissimo spiega come la classe dirigente del Paese sia diventata una casta di intoccabili, pronti a sguazzare negli sprechi e nei privilegi delle principali istituzioni statali e delle amministrazioni locali. Racconta il business siciliano delle cliniche private e gli appalti per lo smaltimento delle scorie nucleari russe, le scandalose rendite di posizione dei sedicenti rappresentanti dei pensionati e delle casalinghe e l'indecente e matematico riciclaggio dei trombati alle elezioni. Senza guardare in faccia a nessuno, Stella e Rizzo vogliono suscitare quella sana indignazione da cui dovrebbe nascere la necessaria ribellione dei cittadini

Le caste contiuano ad esserci e prosperare ed anche chi si adopera per cambiarle magari lo fa per sostituirle con le proprie




- Thu 06/09/2007 or 07:11

Allora da questo articolo di ieri di Latina Oggi deduco

in provincia Tiero Vs Magliozzi (ex sindaco di Gaeta)

Maracchioni Vs Schiboni (ex sindaco San Felice)

http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php"http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php">http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php


- Thu 06/09/2007 or 12:20

Si può anche dedurre che qualche eletto adesso è bene che non faccia "l'eletto",   poichè  egli, che nella "vita normale" risulta  funzionario dell'ente in cui è stato eletto (la ripetizione è d'obbligo!), potrebbe avere la ventura di partecipare a qualche concorso (e magari vincerlo...) per diventare dirigente.... hai visto mai?! Quando non dovesse essere più un "eletto", può sempre tornare utile! Ed intanto si accontentano anche i trom..........


- Thu 13/09/2007 or 16:34

 

 Un interessante articolo.......

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Senza-grazia-e-senza-giustizia/1765034&ref=hpstr1


MarmaLT - Fri 14/09/2007 or 05:06

Cari amici, che condividete con me questa conversazione, vorrei immaginare che non si debba, comunque, limitare a continuare a conversare lasciando che questi bei personaggi a fare il bello e cattivo tempo.. questa parola 'tempo' mi ricorda un passaggio del libro 'La Casta' dove al tempo del governo Berlusconi (ma sarebbe bello sapere cosa accadrà ora con Prodi) gli aerei della flotta del Governo avrebbero volato e sarebbero stati pagati per aver volato " 37 ore al giorno". Miracolosamente sono stati capaci di espandere la dimensione temporale di una giornata da 24 a 37 ore. Contro questa arroganza da 'Dei' e pertanto, immaginabile, di 'impuniti perpetui' come credono possano rimanere nel tempo, occorre da questa 'piazza mediatica' uscire e scendere nella 'piazza reale' ed immaginare una nuova "presa della Bastiglia" e quel che ne è venuto conseguentemente. Se non saremo capaci di questo ridurremmo questo 'Portale', come pure tanti altri portali o siti, luogo del pettegolezzo, raffinato certo, ma del 'pettegolezzo e basta!'. Beppe Grillo, a modo suo, ci ha insegnato che volendo si può... certo ora tutti si stanno scatenando contro di lui perchè 'ha detto cose talmente vere e risapute', ma le ha dette sulla piazza e 'senza peli e/o galatei' e la cosa ha rotto i loro giocarelli della classe politica. Dunque, da quì chiedo quanti sarebbero disposti a scendere da subito in piazza quì a Latina per iniziare un "sit-in permanente" in Piazza del Popolo, da dove denunziare pubblicamente e permanentemente tutte le illegalità? Questo sarebbe un nuovo modo di 'prendere la Bastiglia'... un inizio di una battaglia veramente concreta e non fatta di 'chiacchiericci'. Sperando che - stante quanto detto da  Bertinotti - si lui il Presidente della Camera eletto nelle fila di Rifondazione Comunista - che è, ascoltate bene, 'un peso insopportabile il peso dell'aggressione alla classe politica' quasi fossero colpe nostre l'esose spese della politica e degli stipendi che loro Onorevoli e Senatori, come tutto l'apparato burocratico creato ad oc, ma senza escludere il Presidente della Repubblica - non si assista più uno spettacolo indegno di uno Stato democratico e pluralista dove chi ha privilegi si indigni nei confronti di chi si chiede se domani potrà mettere il 'companatico dentro il pane'  con la pensione minima o un salario precario di 500,00 Euro o uan stipendio d'operaio o impeigato di 1.000,00 Euro. Se ' I NULLAFACENTI' della p.a. -preciso quel 10% di parassiti che sciamano per uffici e Piazza Popolo - sono l'ignominia della classe impiegatizia - la 'CLASSE POLITICA LOCALE' - preciso Presidenti, Sindaci, Assessori, Consiglieri e 'apparati burocratici creati ad oc - sono quel rovescio della medaglia dello spreco del denaro pubblico locale.  Ora chiedo, a me ed a quanti sono irritati di tutto questo, se questo modo di tirare avanti sia veramente 'un  peso sopportabile', allora v'è necessità di una reazione significativa da 'leoni'. Scendendo in piazza a a dire chiaramente quello che si sente dentro e iniziare la 'presa della Bastiglia' anche in questo Paese, non sostituendosi a loro, ma riscrivendo le regole della democrazia, senza protezioni di 'Regolamenti parlamentari' o' Bilanci segratati per motivi di sicurezza' tutti artefizi giuridici  per costituirsi privilegi innominabili, ma ormai noti a tutti ... o quasi.


- Fri 14/09/2007 or 09:05

Pur con tutta la simpatia e la stima che nutro per Grillo,che seguo da sempre, non credo che queste sue iniziative, che mi sono apparse un pò populiste al di là della partecipazione "spettacolare", al momento opportuno produrranno dei risultati pari al successo dei suoi spettacoli....senza voler sminuire nulla. Per momento opportuno io mi riferisco al momento del voto.....perchè solo allora, in un sistema democratico, i cittadini hanno veramente l'arma della scelta!...E l'esperienza purtroppo mi ha insegnato che la manifestazione di piazza, in sè, difficilmente risolve problemi.    Io che sono riformista, e non dell'ultima ora, credo che per creare un "sentire" altro, siano necessari i confronti costanti di idee, perchè possano "stratificare"...cosa che difficilmente succede nell'"arena", che in genere funziona soprattutto sull'"emotività" immediata, ma rischia di essere artefice di convinzioni aleatorie!! Senza essere sostenitrice di galatei vari (chi mi conosce personalmente lo sa...), non credo che le "urla forcaiole" possano di più delle argomentazioni quotidiane sui vari malgoverni.....e non ritengo affatto che questo sito possa diventare "luogo del pettegolezzo, raffinato certo, ma del 'pettegolezzo e basta!" Anche se questo dipende dalle persone! Credo di poter dire che una parte, anche piccolissima, della diversa "consapevolezza" che esiste in questi quartieri (e la prova sono stati  anche i risultati elettorali scorsi....un pò meno "bulgari" o, se  preferite, leggermente più variegati che nel resto della città..)sia riconducibile all'esistenza di questo portale, dove si è cercato sempre di non fare "pettegolezzo" (termine che peraltro esclude categoricamente l'aggettivo "raffinato"), ma parlare di fatti! Per cui ognuno faccia la sua parte, secondo la propria sensibilità; certamente unendo le energie e ritrovandosi quando serve, ma nel rispetto delle differenze di "impegno" di ciascuno, senza cercare per forza l'omologazione delle azioni  dando per certo un'impatto migliore: l'importante è che l'obiettivo sia lo stesso!!!!


Baol - Fri 14/09/2007 or 14:09

Comprendo la posizione espressa da MarmaLT, però lo invito a considerare che l’essere fattivi e propositivi è un aspetto che non è mai stato trascurato o considerato di poca importanza. In più occasioni, quando è stato necessario, il Portale ha sostenuto azioni pacifiche di protesta, è stato un mezzo utile per organizzare incontri al fine di discutere sui temi importanti di interesse comune e promosso diverse iniziative che non sto qui a riassumere… ; tutto ciò ovviamente non sarebbe mai potuto accadere senza passare attraverso il confronto di idee reso possibile dalla piazza virtuale, avvicinando persone con opinioni anche opposte, promuovendo le condizioni per creare quel “sentire” altro, come ha scritto Antonella, che può nascere solo dal confronto e che altrimenti non avrebbe possibilità alcuna di trovare substrato sul quale attecchire, e ancora concordo sul fatto che tutto ciò è ben lontano dal pettegolezzo, che penso abbia altre modalità e ben altri obiettivi. Non credo si debba mai prescindere dal fondamento che è proprio  attraverso la libera circolazione delle idee che si attua la crescita personale e di una comunità. Penso che oggi il bisogno di idee e di confronto sia sempre più pressante, mancano i punti di riferimento, “è tutto sottosopra”  ed è proprio la crisi della politica e, come oggi ha ben espresso D’Alema in un dibattito, “la distruzione dei partiti” che ha portato a fenomeni come i girotondi o i Vday di Beppe Grillo… è questo vuoto spaventoso che si è venuto a creare, dove giocano populismo ed antipolitica, una partita che non è poi così vincente, piuttosto disperante… non dimentichiamoci che siamo noi a votare e a poter scegliere, noi cittadini! Io confido nella  società civile, che non deve e non può certo sostituirsi ai partiti (che magari, sempre citando D’Alema, andrebbero ricostruiti) ma quanto meno richiamare a quel fare Politica con la P maiuscola.

 


Freddy - Fri 14/09/2007 or 17:13

Da parte mia, prima di tutto, ringrazio MarmaLT perchè ritengo che il suo intervento volesse essenzialmente spronare tutti noi a tradurre le parole in fatti concreti.

Come dare torto a questa posizione, chi meglio di una associazione non indirizzata politicamente può venire incontro all'esigenza, sempre più sentita, di protestare a voce alta nei confronti di una classe dirigente locale (e non solo) che si mostra unicamente interessata a coltivare i prropri piccoli o grandi feudi e gli interessi di partito ?

Al tempo stesso, credo che il vice comendante dei vigili urbani di Latina, essendo un "giovane" frequentatore di questo sito, non sia completamente a conoscenza delle molte attività svolte sul campo e nate da questo portale.

Per sua chiarezza, a titolo di esempio, ricordo alcune tra le più significative manifestazioni, realizzate nel giro di un anno e mezzo:

Tavola Rotonda sull'elettrosmog e sull'inquinamento da Antenne (dalla quale è partito il processo che sta portando il Comune di Latina a dotarsi di un regolamento per la istallazione delle nuove Antenne); Pulizia dell'Oasi Verde e raccolta dei rifiuti ingomabranti;   Sit-In incrocio a Raso (grazie al quale possiamo onestamente ritenere sia stato realizzato il divisorio coi New jersey nei pressi dell'incrocio stesso); Raccolta delle firme per l'ufficio postale attraverso le finte cassette postali (tra pochi mesi/gironi e dopo 25 anni apriranno le poste in Q5); Tavola Rotonda sulla questione dei Consorzi (che per Q4 Q5 rappresente la madre di tutti i problemi); Confronto pubblico dei Candidati Sindaco (7 su 8 ) e alla presenza di più di 500 persone; ed altre manifestazione di carattere socio-ludico-culturale, tra le quali la Manifestazione degli alberi (Cresceremo Insieme) e due Tombolate (Natale 2005-e Natale 2006) con premi per centinaia di bambini residenti in Q4 Q5.

Tutto ciò lo si deve unicamente a quei matti scatenati di cittadini che tra lavoro, mogli, mariti, figli etc etc, hanno impegnato molte (ma molte) ore della loro vita, per tradurre in fatti  "parole" nate sul portale.

In tal senso, voglio quindi rassicurare il V.C.V.U. Bernardis, che le sue proposte sfondano la classica porta aperta, e sono totalmente condivise nella misura in cui, però, ogni azione segua una attenta analisi, un dibattito (che grazie al cielo questo mezzo permette facilmente) una condivisione e una adeguata organizzazione.

Sono certo che anche grazie al suo aiuto, riusciremo più facilmente e meglio a realizzare altre manifestazioni (compresa una eventuale sit-in di protesta per la legalità e la trasparenza nel mondo politico).

L'uso del termine "pettegolezzi" per quanto improprio, sono certo non volesse in alcun modo mirare ad offendere gli utenti del portale, bensì a stigmatizzare un eccesso di chiacchiere fini a se stesse, che se pur in qualche caso ci sono state (ma la "piazza" è fatta anche di questo) posso assicurare in prima persona, non rappresentano l'anima di www.q4q5.it.

Comunque, grazie davvero per aver sollevato la questione.

Ferdinando Cedrone

 


MarmaLT - Fri 14/09/2007 or 19:47

Ringrazio, Ferdinando, per aver fatto rilevare che sono un neonato del Portale ed altrettanto lo ringrazio  di avermi elencato le iniziative che avete messo in campo attraverso questo sito. L'espressione 'pettegolezzo' non voleva essere affatto offensivo, anche se, a volte, alcuni termini danno più senso che altri... in tal senso ribadisco che non v'è stato nessun intendimento offensivo e se la sensazione è stata quella chiedo scusa. Ora che si è riportato chiarezza, ove avevo forse creato incertezze, vorrei ribadire, la convinzione che occorra comunque un tavolo di discussione permanente, ma siccome ove più è ampia la platea che si confronta, più v'è ricchezza di apporti d'idee, ritengo che occorra, a volte alzare il tono della voce, non per mala educazione, ma perchè "le grida s'odon meglio delle perole sussurrate".  Intendo dire che in questo Bel Paese , purtroppo un Gabibbo, val più che nota scritta da un Organo di Polizia che silenziosamente denunzia un fatto, una illegalità. Forse qualcuno dirà che non crede in quella cultura 'gabibbesca', ma ditemi voi se certi problemi hanno trovato ascolto o meno a seconda se a denunziarli sia stato il 'Gabibbo' o una informativa di un organo di polizia.... e di pettegolezzi nelle denunzie del Gabibbo ve ne sono molti.

Scusate se ho rubato alcuni minuti... Cordialmente


Freddy - Fri 14/09/2007 or 20:31

Egregio MarmaLT, (Mario Bernardis)

non si deve scusare di nulla, come le ho già detto privatamente, sono assolutamente onorato della sua presenza su questo sito. Magari avessero fatto la stessa cosa altre figure istituzionali !

Questo è un portale libero e indipendente, ed ognuno può esprimere le proprie idee e le proprie opinioni nell'ambito della massima tolleranza.

Mi sono permesso di farle notare che il termine pettegolezzo poteva risultare inadeguato, non perchè lo ritenessi offensivo, ma perchè, a mio parere, non rispondente alla stragrande maggioranza delle opinioni, segnalazioni, considerazioni etc. etc., qui espresse in questi due anni  (quasi) .

Condivido invece molte altre cose da lei dette e soprattutto il fatto che per arrivare anche alle orecchie dei più sordi, le denunce vadano "strillate" o quanto meno espresse in maniera originale e visibile. L'una, credo, non esclude l'altra.

Queste, inoltre, sono le motivazioni che circa tre anni fa, mi hanno portato a pensare e realizzare questo sito, consapevolead esempio, che la mia voce non sarebbe mai arrivata da nessuna parte se non fosse stata espressa attraverso un mezzo come questo, diversamente si sarebbe amplificata ed unita alle tante altre che volevano essere ascoltate.

Presto organizzeremo un incontro con lo Staff, al quale mi farebbe veramente piacere potesse partecipare. L'invito è già da ora esteso a chiunque intedesse essere presente. Presto renderemo pubbliche le date.

Cordiali saluti.

Ferdinando Cedrone (Freddy)

 

 


Baol - Sat 15/09/2007 or 11:05

Per quanto mi riguarda trovo molto apprezzabile la presenza di MarmaLT (sig. Bernardis) tra noi, per la possibilità di avere uno scambio costruttivo di idee ( più volte abbiamo affrontato il tema della necessità di avvicinare cittadini e rappresentanti delle istituzioni ) e per l’azione critica, al contempo propositiva, che bisogna avere il coraggio di condurre tutti insieme, quindi mi auguro continui con la sua presenza a “rubare minuti” e, possibilmente, senza lesinare  sul tempo! Circa la “cultura gabibesca” MarmaLt ha messo senza dubbio il dito nella piaga… bisogna gridare, alzare la voce… e non solo; si deve attirare l’attenzione con toni farseschi, scioccare, incuriosire… più il tono della polemica si alza, più si esce dagli schemi e più probabilmente si ottiene il risultato di essere ascoltati, penetrando nella cortina di indifferenza (o superando il muro del suono, che ne so !) e quanto meno si riesce  a strappare uno spazio che può essere talvolta decisivo per raggiungere qualche risultato.

Purtroppo è così,  lo viviamo quotidianamente… ma il punto è: tutto ciò può davvero mutare le coscienze? E, come tutti i frastuoni che riprodotti all’infinito poi stancano e rischiano per divenire soltanto rumore di fondo, non pensate che se sotto non c’è una base sulla quale costruire un discorso, se non c’è un’opera continua di sensibilizzazione fatta di parole, anche  sussurrate, e di esempi che cadano e stratifichino negli animi e trovino posto nelle coscienze e nella percezione dei problemi, una volta spenti i riflettori tutto si spenga insieme ad essi? Se si vuole cambiare davvero si deve cominciare a cambiare dall’interno… con questo non dico che ogni tanto non possa essere necessario e utile vestirsi da gabibbo e mettersi a ballonzolare per le strade, ma è mia opinione che ciò possa essere solo un aspetto marginale … e ancora, pensate davvero che chi grida più forte abbia sempre ragione? Con questa domanda intendo porre all’attenzione un altro aspetto, molto pericoloso. Il rischio che le grida, i frastuoni e le suggestioni prodotte ad arte possano essere fuorvianti, là dove non vi è una sufficiente capacità critica e discernimento… e ritorniamo all’importanza della cultura, della sensibilizzazione e della circolazione libera delle idee.

Ho rubato anch’io più di qualche minuto …

Saluti

Francesca

 


Salvatore - Sat 15/09/2007 or 12:24

Caro MarmaLT,

concordo in linea di massima con quello che hai scritto. Voglio fare solo un paio di considerazioni:

1) 10% di fannulloni? A me, così ad occhio, sembrano molto di più!

2) Che ne facciamo della Bastiglia dopo averla presa? Mi spiego: la nostra pessima classe politica è perfettamente rappresentativa del pessimo popolo italiano, furbo, disonesto, intrallazzino, sempre pronto al sotterfugio e all'inciviltà. In un simile "microclima" non pensi che una volta espulsa questa "casta" non se ne insedierebbe subito una pure peggiore?

Con questi dubbi ti saluto.

Salvatore


Freddy - Sat 15/09/2007 or 17:21

L'argomento si fa sempre più interessante, quindi provo a inserirmi nuovamente per fare alcune riflessioni.

Qualcuno un giorno disse:  "non è importante cosa dici è importante come lo dici",

beh, anche se questa frase non credo risponda completamente al vero, ritengo che una qualche verità la contenga.

Lo notiamo in mille occasioni, sappiamo quanto i politici, ad esempio, grandi comunicatori (solo qualcuno per la verità) spesso dicono "grandi" cose senza dire niente. Lo notiamo poi proprio negli esempi di trasmissioni come Striscia la Notizia, Le Iene, etc etc......un esperto della comunicazione sa bene che per attrarre l'attenzione dell'interlocutore, ci sono mille modi, senza la conoscenza dei quali, si rischia di dire cose anche molto importanti ma senza essere capiti o addirittura ascoltati.

Insomma, tanto per fare un esempio, quando raccogliemmo le firme per l'ufficio postale, se l'avessimo fatto semplicemente con il solito banchetto davanti il supermercato, probabilmente non avremmo ottenuto lo stesso risultato, avremmo probabilmente raccolto più firme, ma non avremmo enfatizzato in giusta misura la questione e forse nessuno si sarebbe accorto di quello che stavamo facendo. Le Radio, i giornali e le TV locali, forse non avrebbero neanche raccolto la notizia.

Io sono un pò meno "pessimista" di Salvatore (e lui lo sa !), sconfortato certamente per l'irrimediabile mancanza di senso civico di alcuni cittadini di questa città e di questa nazione, ritengo però che l'obiettivo che ognuno di noi si deve porre, non deve essere troppo elevato !....non possiamo pensare di cambiare le cose, in pochi anni, dobbiamo però lavorare per TENDERE  a questo risultato con tutte le forze, non fosse altro perchè il nostro dovere è quello di consegnare ai nostri figli un mondo migliore, magari di poco, ma migliore !

Cara Francesca, tu sai quante cose condivido con te, in questo caso però credo che ritenere marginale il ruolo che può rappresentare l'effetto di una COMUNICAZIONE FORTE, sia essa "strillata" che "recitata", sia un aggettivo troppo limitativo. Per carità, lungi da me penssare che il sottoscritto sia depositario della verità assoluta, ma l'esperienze vissute in anni passati nel mondo dello spettacolo (qualcuno si meraviglierà), e da più di 19 anni nel mio quotidiano lavoro, spingono a pensare di non aver detto proprio un eresia.

Chiudo qui per non farla troppo lunga ma sul tema ci sarebbero molte cose da dire ancora, magari ne riparleremo.

Ora è tempo di andare al sodo e organizzare un incontro per dar vita alle prossime iniziative, in questo portale di cose serie da dire ragionate, discusse e condivise, ne abbiamo dette già tante ed io comincio a pensare che sia ora di "sprigioanarle" da qui dentro e comunicarle al resto del mondo (vabbè...ho esagerato.....volevo dire Latina !)

Freddy

 


Baol - Tue 18/09/2007 or 17:42

L'argomento è interessante, però secondo me é più importante cosa dici, dopo viene il "come lo dici", che può essere un "rafforzativo", se riesci a coinvolgere, a trovare gli argomenti ecc. ecc.... ma senza quel "cosa"... mah ...  anche se, purtroppo, la storia è piena di discorsi assurdi tirati ad arte e di suggestioni di massa, pericolose e letali. Forse è bene che i cambiamenti non avvengano mai a furor di popolo, ma che ci si sieda e si rifletta seriamente, facendo sbollire il furore che molto spesso acceca.

 

 


Freddy - Tue 18/09/2007 or 21:38

Certo, sono d'accordo, rimane il fatto che qualsiasi cosa detta se non arriva all'interlocutore è come se non fosse stata detta, non credi ?

La comunicazione è importante, molto di più di quanto a volte si pensi.

Non credo si possa quindi fare una graduatoria, convengo con te che i contenuti rappresentano un aspetto importante, sono tuttavia convinto che i due fattori (contenuti e comunicazione) sono due facce della stessa medaglia, l'una, senza l'altra, non serve a niente !.

Non saprei sinceramente giudicare se i cambiamenti a furor di popolo siano sempre sbagliati, forse è così, certamente a volte, storicamente, ha rappresentato l'unica arma in mano dei repressi contro i repressori, l'unica possibilità quando la forza della parola non era sufficiente.

Da molti anni, il sistema per sollevare (o influenzare) l'opinione pubblica è prevalentemente affidato ai mass-media classici (Giornali-Radio-TV) piuttosto che alle piazze ma finalmente qualcuno  ha iniziato a capire che l'uso intelligente di Internet, può rappresentare una svolta epocale. Si tratta cioè di non subire passivamente l'informazione ma di parteciparvi. In questo modo (come dimostra anche il nostro portale) l'opinione pubblica più che influenzata viene stimolata ed ognuno ha modo di riflettere, condividere, o dissentire, usando la propria testa.

Resta il fatto che, (come consigliava in un precedente post MarmaLT),  ogni tanto si deve passare dalle parole ai fatti, non fosse altro per stimolare anche il pensiero di più sordi.

Freddy

 

Baol ha scritto:

L'argomento è interessante, però secondo me é più importante cosa dici, dopo viene il "come lo dici", che può essere un "rafforzativo", se riesci a coinvolgere, a trovare gli argomenti ecc. ecc.... ma senza quel "cosa"... mah ...  anche se, purtroppo, la storia è piena di discorsi assurdi tirati ad arte e di suggestioni di massa, pericolose e letali. Forse è bene che i cambiamenti non avvengano mai a furor di popolo, ma che ci si sieda e si rifletta seriamente, facendo sbollire il furore che molto spesso acceca.

 

 

 


- Fri 12/10/2007 or 12:01

A proposito di comunicazione...e comunicazione "politica" in particolare, vorrei richiamare l'attenzione sulla scellerata iniziativa di Francesco Storace (profumatamente pagato con i soldi  di tutti..), che per "comunicare" il suo disappunto sul governo in carica e sulla presenza nel nostro Parlamento dei Senatori a vita, "rei", secondo il centro destra, di consentire la sopravvivenza di questo governo,non ha trovato niente di meglio che recapitare alla Senatrice Levi Montalcini una coppia di stampelle. Credo che  una simile iniziativa, in un paese civile, non abbia bisogno di commenti, se non che il suo autore evidentemente è talmente incapace di argomentare, oltre tutto in maniera convincente e condivisibile, da dover far ricorso a simili bassezze, proprie di certi fascisti a rimorchio del regime che fu, armati di manganelli ed olio di ricino, se non peggio. Questa è la civilissima risposta della Senatrice (pubblicata su Repubblica), alla quale dobbiamo essere grati per il lustro che, grazie alle sue scoperte ed ai suoi studi (ovviamente conseguiti all'estero perchè l'Italia  è sempre la stessa anche in questo....) comunque ha portato alla nostra nazione....


CARO DIRETTORE, ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito.

Io sottoscritta, , in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano.

In qualità di senatore a vita e in base all'articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.

Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi", dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.

A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.



Stevejo - Fri 12/10/2007 or 12:36

Storace avrebbe fatto bene a inviare un "paio di sbarre" ai 25 condannati in parlamento con sentenza definitiva...o gli 88 parlamentari inquisiti.

Questo si, sarebbe stato utile. Per il resto, con questo atto, a mio avviso, Storace ha dimostrato di non possedere neanche un "capello" dell'intelligenza di Rita Levi Montalcini, al di la di qualsiasi considerazione di carattere politico....e senza offesa per i capelli!

un caro saluto a tutti,

Stefano 


Vincenzo - Fri 12/10/2007 or 14:18

Mi sembra di aver capito che le stampelle  sono riferite al sostegno del governo, non alle condizioni di salute della Rita Levi Montalcini.

Pertanto, secondo il mio parere l'offesa è rivolta alla carica dei Senatori a vita  (che molto spesso sono l' ago della bilancia appunto a sostegno del governo che vacilla) e non alla persona.

VINCENZO

PS: Questa è il mio personale parere e che non intendo giustificare Storace.

 


Kla - Fri 12/10/2007 or 14:53

Vincenzo, Storace ha proposto le stampelle alla Montalcini che e' prima di tutto una persona, poi una grandissima scienziata ed in ultimo un senatore a vita.

Cio' che decide di volta in volta la Montalcini e qualsiasi altro senatore di qualsiasi colore politico riguardo ai voti in Senato va rispettato in un paese libero e democratico.

Evidentemente persone come Storace sono abituate ad intimidire e ad offfendere chi non la pensa esattamente come loro.

Salutoni 

 


- Fri 12/10/2007 or 16:30

 

Vincenzo ha scritto:

  ....secondo il mio parere l'offesa è rivolta alla carica dei Senatori a vita  (che molto spesso sono l' ago della bilancia appunto a sostegno del governo che vacilla) e non alla persona.

 

Vedo  che pure tu la definisci un'offesa, anche se cerchi di darne una diversa chiave di lettura! E come tale va stigmatizzata  comunque sia ,   rivolta alla  persona e/o  alla figura istituzionale. E comunque,  sempre deprecabile, si sarebbe potuta leggere come dici tu se fosse stata rivolta a tutti i senatori a vita.... Sai che ti dico, proprio  perchè ha scelto  come obiettivo dei suoi insulti la senatrice Levi Montalcini, oltre a quanto ho scritto nel precedente post, ha dato mostra, una volta di più, anche di tutto il suo squallido maschilismo.


Vincenzo - Fri 12/10/2007 or 17:41

Antonella, certo che la ritengo un'offesa !!

Tra l'altro, aggiungo che Storace non è mai stato la mia passione e questo episodio rappresenta la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Saluti

VINCENZO

 

 


renatosd - Fri 12/10/2007 or 17:51

Ma una cosa non capisco ... cosa si dovrebbero chiamare a fare alte personalità in Senato se li si spoglia del voto ???? ... quella si che sarebbe un'offesa ancora più intollerabile!!!!

Che vogliamo fare senatori dimezzati ... pupazzi di rappresentanza ... ma no ...!!!

L'anomalia sta solo nella legge porcata ... se poi si vogliono eliminare i senatori a vita solo perchè un grande scenziato di nome Calderoli ha partorito quell'aborto ... beh proprio non sono daccordo ... in condizioni normali queste persone rendono solo il Senato più autorevole.

renato


Baol - Fri 12/10/2007 or 18:23

D'accordissimo con Renato... e comunque ho apprezzato molto l'intervento del Presidente Napolitano e pure la risposta della Montalcini... per fortuna che esistono ancora persone degne di essere prese ad esempio.

 


- Sat 13/10/2007 or 11:25

 

E si permette pure di insistere!

Storace insulta Napolitano
"Non ha titolo per parlare di etica"

ROMA - "Non so se devo temere l'arrivo dei corazzieri a difesa di Villa Arzilla, ma una cosa è certa: Giorgio Napolitano non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche. Per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale. E' indegno di una carica usurpata a maggioranza". Così Francesco Storace risponde al presidente della Repubblica che aveva difeso Rita Levi Montalcini attaccaqta dal senatore de "La destra".

"Napolitano - continua con gli insulti Storace - la smetta di soccorrere un governo moribondo a difesa di una signora talmente importante che anche quest'anno, come ha ricordato ieri il presidente Calderoli, costerà tre milioni di euro agli italiani. Nobel o no, i ricatti si chiamano ricatti e i voti dei senatori a vita restano politicamente immorali. Come diceva fino a poco tempo fa un signore che la memoria l'ha persa a poco più di 55 anni...".

(13-10-2007)  (da Repubblica)

Ma non  esiste più il reato di vilipendio?


Stevejo - Sat 13/10/2007 or 13:17

Ma com'è che durante il governo Berlusconi nessuno ha mai evidenziato questo problema? Non per difendere l'attuale maggioranza (indifendibile il 99% delle volte, secondo me) ma il discorso di Storace, secondo me, è il solito proclama elettorale x acquistare visibilità: "nel bene o nel male, purchè si parli di me", diceva qualcuno...!

Che poi è vero chel'attuale maggioranza si sostiene sui voti dei senatori a vita, questo è un'altro discorso: è verissimo, ma non certo per colpa dei senatori a vita. La loro carica è prevista dalla costituzione, in quanto i senatori a vita dovevano essere, originariamente, i "saggi" del parlamento, coloro che, x esepreienza o meriti indiscussi, potevano apportare un grande contributo al dialogo in parlamento.

Oggi, a mio avviso, se questo è vero per la Montalicini, non lo si può dire per un certo senatore a vita...scampato, grazie alla prescrizione, a condanne per associazione mafiosa...ma questo è un'altro discorso...

Non si può dare certo la colpa di questo alla Montalcini o a Napolitano: La prima, poi, è l'ultima a poter essere accusata di ricoprire quella carica immeritatamente. 

saluti,

Stefano 


Vincenzo - Fri 04/01/2008 or 08:01
E mentre l’Italia è alle prese con la crisi economica,  l'aumento dei prezzi, il rinnovo dei CCNL, la diminuzione della tassazione dei redditi di lavoro, la Casta, zitta zitta, cacchia cacchia,  si aumenta lo stipendio dal 1° gennaio 2008 di €. 200,00 al mese.

Complimenti !!!!! alla faccia degli Italiani........

 

- Sun 06/01/2008 or 14:23

Possiamo aggiungere anche questo:

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php


Vincenzo - Tue 05/02/2008 or 19:52

e io pago (noi) ................... 

I pentiti viaggiano
in Porsche Cayenne

 

di Paolo Bracalini - martedì 05 febbraio 2008, 09:10
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Milano - Trentasei Bmw 330i comprate in leasing nel 2006 per 1000 euro l’una al mese, totale 36mila mensili fino all’estinzione del saldo finale: 1 milione e 728mila euro. Per farci che? Ufficialmente, per il trasporto di dirigenti e per il servizio di «traduzione » di pentiti e di boss della criminalità organizzata. In realtà, denuncia il sindacato Cgil della polizia penitenziaria, praticamente ferme nei garage dei provveditorati regionali e usate ogni tanto, giusto per non far diventare ovali le gomme. Ma alla flotta di Bmw si aggiunge il «giallo» su due Porsche Cayenne blindate che sarebbero in dotazione del reparto operativo mobile del Dap per le traduzioni ad alto rischio. «Sono sempre lì, nell’autoparco della polizia penitenziaria in Largo Luigi Daga (sede della Dap, ndr), le vedo io stesso che lavoro in quel distaccamento» dice l’ispettore Francesco Quinti, coordinatore nazionale della Cgil Funzione Pubblica per la polizia penitenziaria. Una storia di sprechi che sarebbe imbarazzante per un dipartimento del ministero di Giustizia che in bilancio esibisce un ammanco di svariati milioni di euro.

I dirigenti del Dap interpellati dal Giornale rispondono di non avere in dotazione quelle due Porsche Cayenne, auto che non risultano nei registri dell’economato. Ma i sindacalisti insistono: «La nostra denuncia sui due Suv è uscita su due giornali (il periodico Left e le pagine padovane del Gazzettino, ndr) è non èmai stata smentita» dice l’ispettore della polizia penitenziariaGiampietro Pegoraro, segretario regionale della Funzione pubblica-Cgil -. La realtà è che si vuol negare lo spreco di fondi quando mancano soldi per le carceri, per le uniformi che non arrivano neanche, per le scarpe sempre di taglia sbagliata e che gli agenti ormai sono costretti a comprare di tasca propria. Abbiamo furgoni per il trasporto dei detenuti che sono vecchi e inquinanti. E poi spendono milioni per auto di lusso».

Delle trentasei Bmw si occupò invece un’interrogazione parlamentare dell’azzurro Enrico Costa che denunciò ancora prima dell’acquisto: «Scelta votata al lusso e assolutamente inopportuna». La polemica per quelle 36 ammiraglie fiammanti esibite per le strade di Roma non cambiò la decisione della divisione Beni e acquisti del ministero, ma almeno portò i dirigenti a più miti consigli. Le auto blu vennero sparpagliate tra i 18 provveditorati regionali, dove si trovano tuttora. Ma c’è un problema. Il problema è che le auto sarebbero praticamente inutilizzate, dal momento che sono di pertinenza diretta dell’amministrazione centrale e non dei provveditorati. Così, raccontano gli agenti sindacalisti, le macchine hanno consumato qualche migliaio di chilometri al massimo, giusto per coprire la distanza tra Roma e il provveditorato di destinazione, e poco più. In molti casi gli unici metri che leBmw fanno sono quelli del periodico giro di collaudo, per evitare che le gomme si ovalizzino. Poca roba per mille euro al mese cadauna. «Sono utilizzate per motivi di sicurezza, a seconda delle esigenze, non ha senso dire che sono utilizzate poco - ribatte Assunta Borzacchiello, responsabile relazioni esterne del Dap -. E poi hanno sostituito vecchie Fiat Croma che per motivi di sicurezza non potevano più essere impiegate».


- Sun 17/02/2008 or 15:47
Suggerisco di dare un'occhiata, questa sera alle 21,30, al programma "italian job" in onda sulla 7..... 

Freddy - Sun 17/02/2008 or 22:48

Ho appena finito di vedere il programma della 7 : "Italian job"......sono sempre più schifato di questa politica italiana.

Aiuto !

freddy


- Mon 18/02/2008 or 07:56

Ma perchè volete farvi male la cosa che mi vien da ridere è che a volte (ripeto solo a volte) anche chi fa queste inchieste non è esente da raccomandazioni ma sapete com'è se sei martello batti se sei incudine statti riporto un episodio inviatomi da un amico (dovrebbe essere reale io spero in una bufala )

Paolo Barnard è stato autore di alcune delle più scottanti inchieste di Report, uno dei pochi gioielli di casa Rai (RAI 3). Sparito nel nulla da un po'

Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, eccovi una forma di censura nell'informazione di cui non si parla mai. E' la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell'appoggio dell'indignazione pubblica, non ci si può difendere. Questa censura sta di fatto paralizzando l'opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti 'fuori dal coro'.
Si tratta, in sintesi, dell'abbandono in cui i ostri editori spesso ci  gettano al primo insorgere di contenziosi legali   erivanti  elle nostre  inchieste 'scomode'. Come funziona e quanto sia  pericoloso questo fenomeno  per la libertà   di inforrmazione ve lo illustro citando  il mio caso.

Si tratta di un fenomeno dalle ampie e gravissime implicazioni per la società civile italiana, per cui vi prego di leggere
 fino in fondo il breve racconto.  Per la trasmissione Report di Milena Gabanelli, cui ho lavorato dando tutto
 me stesso fin dal primo minuto della sua messa in onda nel 1994, feci fra le altre un'inchiesta contro la criminosa pratica del comparaggiofarmaceutico, trasmessa l'11/10/2001 ("Little Pharma & Big Pharma"). Col comparaggio
 (reato da art.170 leggi pubblica sicurezza) alcune case farmaceutiche tentano di corrompere i medici con regali e
 congressi di lusso in posti esotici per ottenere maggiori prescrizioni dei loro farmaci, e questo avviene ovviamente con gravissime ripercussioni sulla comunità (il prof. Silvio Garattini ha dichiarato: "Dal 30 al 50% di medicine prescritte non necessarie") e spesso anche sulla nostra salute (uno dei tanti esempi è il farmaco Vioxx, prescritto a man bassa e a cui sono stati attribuiti da 35 a 55.000 morti nei soli USA). L'inchiesta fu giudicata talmente essenziale per il
 pubblico interesse che la RAI la replicò il 15/2/2003. Per quella inchiesta io, la RAI e Milena Gabanelli fummo citati in giudizio il 16/11/2004(1) da un informatore farmaceutico chesi ritenne danneggiatodalle rivelazioni da noi fatte.
 Il lavoro era stato accuratamente visionato da uno dei più alti avvocati della RAI prima della messa in onda, il quale aveva dato il suo pieno  benestare. Ok, siamo nei guai e trascinati in tribunale. Per 10 anni Milena Gabanelli mi aveva assicurato che in questi casi io (come gli altri redattori) sarei stato difeso dalla RAI, e dunque di non preoccuparmi(2). La natura dirompente delle nostre inchieste giustificava la mia preoccupazione. Mi  fidai, e per anni non mi risparmiai nei rischi.

 All'atto di citazione in giudizio, la RAI e Milena Gabanelli mi abbandonano al mio destino. Non sarò affatto difeso, mi dovrò arrangiare. La Gabanelli sarà invece ampiamente difesa da uno degli studi legali più prestigiosi di Roma, lo stesso che difende la RAI in questa controversia legale.(3) Ma non solo. La linea difensiva dell'azienda di viale Mazzini e di Milena Gabanelli sarà di chiedere ai giudici di imputare a me, e solo a me (sic), ogni eventuale
 misfatto, e perciò ogni eventuale risarcimento in caso di sentenza avversa.(4)
 E questo per un'inchiesta di pubblico interesse da loro (RAI-Gabanelli) voluta, approvata, trasmessa e replicata.*
 *(la RAI può tecnicamente fare questo in virtù di una clausola contenuta nei contratti che noi collaboratori siamo costretti a firmare per poter lavorare, la clausola cosiddetta di manleva(5), dove è sancita la sollevazione dell'editore da qualsiasi responsabilità legale che gli possa venir contestata a causa di un nostro lavoro. Noi giornalisti non abbiamo scelta, dobbiamo firmarla pena la perdita del lavoro commissionatoci, ma come ho già detto l'accordo con Milena Gabanelli eramoralmente ben altro, è moralmente giusificabile l'operato della RAI in questi casi). Sono sconcertato. Ma come? Lavoro per RAI e Report per 10 anni, sono anima e corpo con l'impresa della Gabanelli, faccio in questo caso un'inchiesta che la RAI stessa esibisce come esemplare, e ora nel momento del bisogno mi voltano le spalle con assoluta indifferenza. E nonsolo: lavorano compatti contro di me.

 La prospettiva di dover sostenere spese legali per anni, e se condannato di dover pagare cifre a quattro o cinque zeri in risarcimenti, mi è angosciante, poiché non sono facoltoso e rischio perdite che non mi posso permettere.



 Ma al peggio non c'è limite. Il 18 ottobre 2005 ricevo una raccomandata. La apro. E' un atto di costituzione in mora della RAI contro di me. Significa che la RAI si rifarà su di me nel caso perdessimo la causa. Recita il testo:
 "La presente pertanto vale come formale costituzione in mora del dott. Paolo Barnard per tutto quanto la RAI s.p.a. dovesse pagare in conseguenza dell'eventuale accoglimento della domada posta dal dott. Xxxx (colui che ci
 citò in giudizio, nda) nei confronti della RAI medesima".(6)



 Nel leggere quella raccomandata provai un dolore denso, nell'incredulità.

 Interpello Milena Gabanelli, che si dichiara estranea alla cosa. La sollecito a intervenire presso la RAI, e magari
 anche pubblicamente, contro questa vicenda. Dopo poche settimane e messa di fronte all'evidenza, la
 Gabanelli tenta di rassicurarmi dicendo che "la rivalsa che ti era stata fatta (dalla RAI contro di me, nda) è stata lasciata morire in giudizio... è una lettera extragiudiziale dovuta, ma che sarà lasciata morire nel giudizio in corso... Finirà tutto in nulla."(7) Non sarà così, e non è così oggi: giuridicamente parlando, quell'atto di
 costituzione in mora è ancora valido, eccome. Non solo, Milena Gabanelli non ha mai preso posizione pubblicamente contro quell'atto, né si è mai dissociata dalla linea di difesa della RAI che è interamente contro di me, come sopra descritto, e come dimostrano gli ultimi atti del processo in corso.(8)
Non mi dilungo. All'epoca di questi fatti avevo appena lasciato Report, da allora ho lasciato anche la RAI. Non ci sarà mai più un'inchiesta da me firmata sull'emittente di Stato, e non mi fido più di alcun editore. Non mi
 posso permette di perdere l'unica casa che posseggo o di vedere il mio incerto reddito di freelance decimato dalle spese legali, poiché abbandonato a me stesso da coloro che si fregiavano delle mie inchieste 'coraggiose'.
 Questa non è una mia mancanza di coraggio, è realismo e senso di responsabilità nei confronti soprattutto dei miei
 cari. Così la mia voce d'inchiesta è stata messa a tacere. E qui vengo al punto cruciale: siamo già in tanti colleghi abbandonati e zittiti in questo modo.
Ecco come funziona la vera "scomparsa dei fatti", quella che voi non conoscete, oggi diffusissima, quella dove per
 mettere a tacere si usano, invece degli 'editti bulgari', i tribunali in una collusione di fatto con i comportamenti di coloro di cui ti fidavi; comportamenti tecnicamente ineccepibili, ma moralmente assai meno.



 Questa è censura contro la tenacia e il coraggio dei pochi giornalisti ancora disposti a dire il vero, operata da parte di
 chiunque venga colto nel malaffare, attuata da costoro per mezzo delle minacce legali e di fatto permessa dal comportamento degli editori.
 Gli editori devono difendere i loro giornalisti che rischiano per il pubblico interesse, e devono impegnarsi a togliere
 le clausole di manleva dai contratti che, lo ribadisco, siamo obbligati a firmare per poter lavorare.



 Infatti oggi in Italia sono gli avvocati dei gaglioffi, e gli uffici affari legali dei media, che di fatto decidono quello che
 voi verrete a sapere, giocando sulla giusta paura di tanti giornalisti che rischiano di rovinare le proprie famiglie se raccontano la verità.


 Questo bavaglio ha e avrà sempre più un potere paralizzante sulla denuncia dei misfatti italiani a mezzo stampa o tv, di molto superiore a quello di qualsiasi politico o servo del Sistema.

 Posso solo chiedervi di diffondere con tutta l'energia possibile questa realtà, via mailing lists, siti, blog sparlandone. Ma ancor più accorato è il mio appello affinché voi non la sottovalutiate.
 In ultimo. E' assai probabile che verrò querelato dalla RAI e dalla signora Gabanelli per questo mio grido d'allarme, e ciò non sarà piacevole per me.



Hanno imbavagliato la mia libertà professionale, manon imbavaglieranno maila mia coscienza, perché quello che sto facendo inqueste righe è dire la verità per il bene di tutti. Spero solo che serva.


Grazie di avermi letto.

 Paolo Barnard
 dpbarnard[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]


Freddy - Mon 18/02/2008 or 15:39

Caro Roccia, lavorando nel settore farmaceutico da circa 20 anni, conosco bene il fenomeno del comparaggio medico.

Ad ogni modo ti posso assicurare che anche in quel campo il fenomeno Italia si defferenzia da tutti gli altri paesi del mondo (eppure le case farmaceutiche sono le stesse).

A questo punto mi viene in mente la barzelletta del signore che ovunque si toccava sentiva dolore, fno ad accorgersi che il problema era nel dito.

Il nostro problema è che ormai il  "dito" si è incancrenito.

Freddy


bax - Tue 19/02/2008 or 19:13

A seguito delle recenti fusioni, a fine del maggio 2007 abbiamo il seguente
assetto proprietario della Banca d'Italia
Intesa-San Paolo (Crédit Agricole) 30,33%
Unicredit-Capitalia 22,10%
Generali 6,30%
Carisbo 6,20%
Inps 5%
Banca Carige 4,80%
Bnl (Paris Bas) 2,80%
Mps 2,50%
Il capitale francese detiene oltre 1/3 della Banca d’Italia: infatti, il Crédit Agricole controlla il gruppo Intesa-San Paolo che oggi ha il 30,33 % della Banca d’Italia, e Paris Bas controlla la BNL che oggi ne ha il 2,80%. Il risultato è che l’Italia è stata fatta colonia monetaria di banchieri privati francesi.

Sigh!!! dove andremo a finire

 



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