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dalmar
Inviato il: 9/12/2007 8:50
Registrato: 29/9/2006
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Messaggi: 99

 

 La città abitata, arriva la socializzazione di caseggiato per animare le periferie

 Ricostruire le relazioni sociali a partire dal proprio condominio, primo nucleo di un processo di animazione delle periferie. È questo in estrema sintesi il concetto alla base del progetto nazionale "La Città Abitata" ideato da City Management, società privata compartecipata dall'Associazione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali.

Il progetto prevede la formazione di un ristretto nucleo di "animatori" all'interno dei palazzi destinatari dell'intervento, con l'obiettivo di animare con "microgesti" la vita interna al nucleo abitativo, partendo da piccoli interventi di assistenza domiciliare, per spaziare poi ad attività culturali, come concerti, letture collettive, l'organizzazione di biblioteche di palazzo, lavanderie trasformate in spazi sociali, le washing house. Tutte attività costruite sulle risorse esistenti tra i condomini e sulla condivisione delle capacità individuali.

"Creiamo un incubatore all'interno del caseggiato per far promuovere agli abitanti, le attività", dice Pietro Giurickovic Presidente di City Management, società privata compartecipata dall'Associazione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali. “Con l'estensione di un piano di fattibilità e la distribuzione di questionari nelle zone interessate individuiamo i soggetti più adatti a gestire i progetti partendo da un principio fondato sull'autorevolezza e non sull'autorità. Pensionati, studenti, ma anche lavoratori e casalinghe, mettono a disposizione il proprio tempo libero, in modo da offrire tempo e competenze per proporre e gestire i progetti e promuoverli. Si tratta in effetti di una evoluzione del concetto di banca del tempo".

L'obiettivo del progetto, presentato alla quattordicesima edizione di COM-PA, Salone Europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, è quello di ritornare alle comunità pratiche che al micro livello, di palazzo o di quartiere appunto, condivida esperienze e conoscenze mettendole a disposizione della collettività, a tutto vantaggio della ricostruzione di un tessuto connettivo di collaborazione per ridurre solitudine e disagio, problemi tipici dell'inurbamento, specialmente nelle grandi periferie.

La costruzione di un sistema di welfare civico, fondato sull'offerta di servizi decentrati in cui il cittadino sia direttamente coinvolto, costituisce un modello efficace di animazione culturale delle periferie poiché agisce a due diversi livelli, offrendo servizi a valore aggiunto che coinvolgendo direttamente i cittadini, assumono un maggior contenuto umano generando e rafforzando le relazioni sociali. Un modello che, applicato in contesti sociali difficili, permette di agire in una logica di conflict management per ridurre le tensioni sociali.

L'iniziativa è già partita a Roma, Municipio 18 del quartiere Valcannuta, dove 600 cittadini hanno ricevuto un questionario, primo passo per procedere all'analisi dei bisogni e individuare gli animatori locali. Sarà attivo nel 2008 anche a Milano e Sesto S.Giovanni.

parliamone

Mariassunta 



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Anonimo
Inviato il: 9/12/2007 13:41
Credo che la lodevole iniziativa degli abitanti e dei commercianti del Lestrella si avvicini molto a quanto scrive Mariassunta...speriamo che non rimanga un caso isolato.

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