Dieci giorni fa il Sindaco e la sua maggioranza avevano affidato l'intero Consiglio Comunale all'AD della Latina Ambiente per sentirsi snocciolare i numeri di una serie di “successi” nel sistema rifiuti nel Comune di Latina. Il Primo Cittadino aveva di fatto consegnato l'Assise Comunale al gestore per la difesa d'ufficio di oltre 10 anni di attività, cioé a quella stessa persona di cui oggi si chiede la sfiducia.

L'Assessore all'ambiente, da parte sua, è tutto teso ad annunciare il tentativo di rilancio di un servizio che rischia il default, senza dire una sola parola sui motivi e sulle responsabilità di quanto accaduto sino ad oggi.Intanto i cittadini, è questa l'unica cosa certa, stanno pagando bollette per il 2010 di fatto più salate di quelle dell'anno precedente, e si apprestano a ricevere le fatture del 2011, di fatto facendosi carico in un anno solo del doppio delle cifre pagate per il passato, mentre centinaia di altri utenti si sono visti negare la riduzione derivante da una conclamata condizione di difficoltà economica.

In pochi giorni succede tutto e il contrario di tutto: idilli tra socio privato e maggioranza pubblica che durano il tempo  di un articolo di giornale, annunci di prossime riduzioni, scoperta di debiti milionari. 

Ci si chiede se tutto ciò sia solo un pirandelliano “gioco delle parti” ovvero se risponde ad una strategia più complessa, quella che Leonardo Sciascia chiamava “il rovescio del ricamo”, da una parte  un vero e proprio groviglio di fili e nodi, dall'altra figure chiare e addirittura armoniche. Il groviglio è destinato alla cittadinanza: c'è da verificare chi si ha goduto e goda dei vantaggi dell'altra faccia del ricamo!      

Latina 11 febbraio 2012                             

(Giuseppe Pannone)