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davide
Inviato il: 3/11/2006 16:32
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Demolizioni Immobili abusivi

Ho letto che il viceprefetto Reppucci, è stato commissario anche a Sperlonga, Terracina e Gaeta..
In questi comuni come si è comportato? Ha fatto demolire gli abusi edilizi?
Spero che Reppucci faccia demolire gli 88 immobili che Schintu e Mignacca non hanno demolito e i tanti altri che infestano Sabaudia e il Parco..
Spero specialmente che faccia demolire tutte le ville lungo la duna costiera. Bisogna abbatterle, a costo di mettersi contro i poteri romani che ne hanno sempre impedito la demolizione!
Abbiamo aspettato 40 anni, ora basta!!!! [:17:] [:17:]

DAVIDE

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davide
Inviato il: 6/11/2006 18:03
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Re: I Tumuleti di Paolo sono del Comune di Sabaudia

Il Tribunale, nella causa che và avanti da 40 anni tra Comune di Sabaudia, Comune di Terracina e famiglia Scarfati, il 31 Ottobre scorso ha stabilito che l'area dei Tumuleti di Paola, cioè la zona dunale dove negli anni 60 sono state costruite molte ville, è del Comune di Sabaudia...

Il Comune di Terracina allora alienò quei terreni, circa 192 ettari alla società Domiziana Immobiliare di Milano, che costruì quelle ville.... Il Comune di Sabaudia all'epoca si oppose alla vendita, inutilmente....

Ora come è possibile che il Comune di Terracina abbia venduto terreni non suoi e rilasciate licenze edilizie in zona vincolata, visto che si tratta di Parco Nazionale del Circeo? All'epoca non esisteva ancora la legge Galasso, dunque con la licenza si poteva costruire anche dinanzi al mare.

Il vincolo dei 300 metri dalla costa è diventato legge negli anni 80....

 

DAVIDE

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davide
Inviato il: 6/11/2006 18:09
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Re: I Tumuleti di Paolo sono del Comune di Sabaudia

Fonte: http://www.ilmessaggero.it/

 

Tumuleti, la lunga lotta vinta da Sabaudia
 
Per il Tribunale civile il Comune di San Felice non avrebbe potuto vendere i lotti

di EBE PIERINI

E’ stato un po’ come cercare di vendere il Colosseo. E il Tribunale civile di Latina ha dato ragione al comune di Sabaudia: Terracina non era legittimata a vendere i Tumuleti di Paola. Era stato il comune di Sabaudia nel 1962 ad intentare una causa contro la città limitrofa per la vendita da questa effettuata dei Tumuleti di Paola alla società Domiziana srl che alienò poi a terzi i lotti in questione. La sentenza riconosce a Sabaudia la proprietà sui terreni e sui frutti maturati e ne ordina la restituzione salvi gli effetti delle intervenute usucapioni. Il comune di Sabaudia aveva chiesto l’annullamento delle vendite. Il tribunale ha giudicato nullo l’atto di vendita risalente al 17 novembre 1952 con il quale Terracina alienò i terreni siti nel circondario di Sabaudia, nelle zone Ponte, Pantanelli di Paola e Tumuleti di Paola per un totale di 194 ettari. Nella vicenda si erano inseriti anche gli eredi Scalfati che rivendicavano la proprietà di quei terreni. Il giudice ha però rigettato la domanda di rivendica per difetto di legittimazione sostanziale. Il comune di Sabaudia incassa così una duplice vittoria: su Terracina e sugli Scalfati. Quando lo scorso anno, a novembre, si trattò di decidere se proseguire in un giudizio che si trascinava dal 1962 l’allora sindaco Salvatore Schintu decise di andare avanti al fine di tutelare fino in fondo il patrimonio ed i diritti del comune di Sabaudia. Una scelta premiata dalla sentenza che spiana la strada alla possibilità per il comune pontino di chiedere a Terracina un rimborso per la vendita illegittima di beni appartenente a Sabaudia in quanto i successivi proprietari, terzi in buona fede, non possono essere privati del bene anche perché con gli anni è maturato il diritto di usucapione. Il che per le casse dell’ente significa un introito di diversi milioni di euro se si pensa che il valore dei terreni andrà di fatto rivalutato tenendo conto dell’oltre mezzo secolo trascorso dalla vendita.
I giudici hanno ritenuto quindi che, in base all’art. 7 della legge istitutiva del comune di Sabaudia del 1934, i terreni necessari alla creazione della nuova città e sottratti ai territori dei comuni vicini fossero assegnati al neonato ente senza che fosse necessaria una compensazione in quanto già prevista a seguito di altre ripartizioni. Questa sentenza crea ora un precedente giudiziario di non poco conto. Tra i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo è infatti in corso un contenzioso relativo alla proprietà dei terreni di Molella, Palazzo e Mezzomonte. Sabaudia potrebbe quindi uscire vittoriosa anche dalla diatriba con San Felice Circeo




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davide
Inviato il: 6/11/2006 18:31
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Re: I Tumuleti di Paolo sono del Comune di Sabaudia

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1070242&Sectionid=8&Editionid=3

Sabaudia
L’area dei tumuleti è di proprietà comunaleSentenza «shock» del Tribunale di Latina. Schintu chiede il risarcimento dei danni a Terracina
di ROMANO TRIPODI SABAUDIA — E’ destinata ad avere effetti dirompenti la sentenza con la quale il Tribunale civile di Latina, ponendo fine ad un contenzioso che si trascinava dal 1962, ha assegnato al comune di Sabaudia la proprietà dell’area dei Tumuleti, che intercorre fra Torre Paola e Caterattino e sulla quale sorgono oltre 200 ville. La sentenza pronunviata dal Giudice onorario aggregato, avvocato Vincenzo Valente, pubblicata solo il 31 ottobre, vedeva come parti in causa l’amministrazione comunale di Sabaudia, rappresentata dal suo sindaco, Salvatore Schintu; l’Immobiliare Snia, della persona del suo legale rappresentante domiciliato a Milano, quale incorporante della Società Domiziana srl; il comune di Terracina e l’avvocato Giulio Scalfati che aveva rivendicato la piena titolarità dei Tumuleti in quanto parte del lago di Paola. Il Giudice Valente ha rigettato le eccezioni proposte, dichiarando anche la nullità e l’inefifcacia dell’atto di compravendita con il quale il 17 novembre 1952, il comune di Terracina alienò alla società Domiziana i terreni siti nel circondario del comune di Sabaudia, in località Pantenelli di Paola e Tumuleti del lago di Paola. In pratica Terracina vendette alla Domiziana, terreni che non erano assolutamente di sua proprietà. Questi terreni (194 ettari per 5-6 km di costa) che sono poi le dune, divennero bersaglio di una lottizzazione esasperata che ha finito per compromettere la tenuta della duna e violentare pesantemente il paesaggio. Ma la sentenza va anche oltre. Ordina infatti che i terreni in questione, che salvo per una piccola zona, sono oggi tutti edificati, vengano restituiti al comune di Sabaudia, salvo gli effetti delle intervenute usucapioni. La sentenza rigetta allo stesso modo, la domanda di rivendica dei Tumuleti, avanzata dall’avv.Giulio Scalfati per difetto di legittimazione sostanziale. «Si tratta di un evento storico -ha dichiarato il sindaco uscente Salvatore Schintu- festeggio questo successo, voluto fortemente dalla mia amministrazione e domani (oggi ndr) mi recherà dal commissario prefettizio per discutere della richiesta di risarcimento danni milionaria nei confronti del comune di Terracina».

 Lo scandalo di questa cosa è che sono passati 40 anni, e nel frattempo le dune sono state devastate...

E' ora che il Comune sani la situazione, con l'unico metedo possibile: Le ruspe!

Vogliamo la demolizione delle ville di Sabaudia, come stanno facendo a Fondi! 

DAVIDE




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davide
Inviato il: 7/11/2006 16:52
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http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1070838&Sectionid=8&Editionid=3

Non si bloccherà la macchina amministrativa
di ROMANO TRIPODI SABAUDIA — Impedire che la macchina amministrativa si arresti; garantire alla cittadinanza tutti i servizi essenziali; non rimandare a domani quello che si potrebbe fare oggi, a partire dal dramma dell’erosione. Ha le idee chiare e tantavoglia di fare il vice Prefetto Antonio Reppucci che sino alla primavera del 2007 sostituirà a Palazzo il sindaco Nino Schintu, sfiduciato da undici dei venti consiglieri comunali. E non è un caso che a pochi giorni dal suo insediamento il Commissario prefettizio, profondo conoscitore delle problematiche di Sabaudia ed in generale della Provincia pontina, abbia voluto incontrare, in un aula consiliare stracolma, tutti i dipendenti del Comune, dirigenti, tecnici, impiegati ed operai. A tutti ha chiesto massima disponibilità e collaborazione che ripagherà con egual moneta. Al giornalista che lo ha intervistato dopo l’assemblea ha escluso che nel suo programma vi siano ipotesi di licenziamento. «Il compito del Commissario non è certamente quello di licenziare; semmai egli deve fare in modo che la macchina amministrativa non abbia a risentire minimamente del vuoto istituzionale che la caduta del sindaco e lo scioglimento del Consiglio hanno determinato. Peraltro nel corso del mio mandato mi confronterò con tutte le forze politiche; con i rappresentanti del mondo sindacale e dell’associazionismo, che sono parte integrante ed attiva della collettività. Dobbiamo cercare soluzioni appropriate e condivise,migliorando, laddove è possibile, quello che è stato già fatto», spiega Reppucci- E parlando di servizi il primo pensiero va al problema della raccolta differenziata dei rifiuti. «So che i dati che riguardano Sabaudia, almeno quelli ufficiali, sono abbastanza confortanti.Ma so anche che esiste qualche resistenza a collaborare concretamente perchè i rifiuti non vadano ad alimentare discariche abusive che in un territorio vasto come quello di Sabaudianon è facile individuare. Laddove non riuscissimo con la persuasione cominceremo a fare contravvenzioni. Ritengo comunque che la repressione debba costituire sempre e comunque la "estrema ratio"» prosegue il Commissario prefettizio. Reppucci sa bene di avere avuto dal Prefetto di Latina Alfonso Pironti un mandato non facile. Che sulla città hanno pesato e continuato a pesare negativamente, anche in termini di immagine e non soltanto di sviluppo, le inchieste aperte dalla magistratura su "Il Villaggio del Parco"; la palazzina di via Biancamano ed ancor prima sul Giardino Anelli,ma tuttociò non deve costituire un alibi per alimentare la paralisi.Quando si parla di urbanistica rientra in gioco il capitolo delle demolizioni. «So che il Comune avrebbe dovuto fornire al Parco un elenco aggiornato, con relativi capitolati di spesa, dei manufatti da demolire. Per quanto mi riguarda farò in modo che non si perda altro tempo chiedendo all’Amministrazione di scegliere la ditta cui affidare le demolizioni già indicate dal Procuratore capo Giuseppe Mancini e non più rinviabili». Ma a preoccupare oggi Reppucci è il problema dell’erosione. «Dobbiamo concordare un piano di intervento immediato con la Regione altrimenti rischiamo di giocarci la prossima stagione estiva. E per gli operatori sarebbe una tragedia».

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Kla
Inviato il: 4/2/2007 21:01
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Davide, a distanza di tre mesi sai come si sta procedendo a riguardo ?


----------------
Kla >))°> J

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davide
Inviato il: 4/2/2007 22:00
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Allora, prima della caduta della giunta Schintu a Sabaudia, si disse che bisognava fare almeno le demolizioni nel Parco entro Dicembre 2006, altrimenti i 300 mila euro stanziati dal Ministero dell'Ambiente sarebbero andati persi. Verso il 23-24 Dicembre uscì la notizia che il Commissario del Parco Salvatore Bellassai e il Commissario Reppucci avevano stretto un accordo per dare inizio al più presto possibile alle demolizioni all'interno dell'area protetta, che se non ricordo male sono circa 20. In totale oltre a quelle dentro il Parco a Sabaudia bisogna fare 82 demolizioni.

Riguardo Fondi, invece, stasera al Tg Lazio è stato detto che a giorni partirà la fase delle demolizioni lungo la duna di Tumulito, per circa un km.

A Settembre sono stati abbattuti circa 30 tra ville e altre costruzioni entro gli 80 m dal mare, ora bisognerà abbatterne 100 entro i 200 m. La terza fase consisterà infine nella demolizione dei manufatti fino ai 300 m dal mare, fascia che secondo la legge Galasso è inedificabile.

Nel frattempo, sulla duna dove c'è stata la fase 1, continuano i lavori di asportazione dei detriti e calcinacci, deposito di nuova sabbia e rinaturalizzazione della duna, ad opera di una ditta di Potenza. In tutto quando i lavori saranno conclusi un tratto di costa lungo 1 km e profondo 300 m tornerà completamente allo stato naturale.

Un lavoro simile andrebbe fatto sul Lido di Latina, se si vuol cominciare ad attrarre un pò di turismo

DAVIDE

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davide
Inviato il: 22/2/2007 21:40
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Re: Le ruspe tornano in Via Egadi...... dopo 4 (quattro) anni!!!

Era il 2003, quando Zaccheo fece demolire delle baracche abusive in Via Egadi, sul Lido di Latina... Oggi sotto elezioni, dopo 4 anni, si ricorda di completare la bonifica e far partire i lavori per il risanamento ambientale! Complimenti!!!

Ma quando partiranno i B52 da Aviano per scaricare tonnellate di bombe, per radere al suolo tutta la Marina di Latina? La gente se lo chiede, visto che Zaccheo vuole demolire tutto e ricostruire la duna litoranea lungo i 6 km tra Capoportiere e Foceverde... Abbiamo aspettato 40 anni, ora basta!!

http://parvapolis.panservice.it/index.php"viewtopic14f4.html">

Latina. Abusivismo al Lido, le ruspe in via Egadi

Nell’ambito di interventi di prevenzione e repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio, volti non solo a ripristinare la legalità violata, ma anche a garantire un recupero urbanistico e ambientale di aree particolarmente degradate, si inserisce un finanziamento chiesto e concesso dalla Regione Lazio (unico nella sua specie per l’intera provincia di Latina) di 120.000,00 Euro a copertura di un progetto di demolizione di immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune, assistenza a cittadini extracomunitari occupatori abusivi di detti immobili e recupero ambientale e paesaggistico dell’intera area, in Loc. Marina di Latina – Via Egadi. Tale progetto avviato tra l’anno 2002 e l’anno 2003 con la demolizione di una decina di manufatti abusivi, sarà ripreso e portato a conclusione con ulteriori demolizioni dei manufatti ancora in essere, il cui avvio dei lavori è stato fissato per domani venerdì 23 c.m. con sistemazione a verde dell’intera area. Tale intervento in via Egadi, è stato avviato nell’ambito dei programmi dell’Amministrazione Comunale riguardanti la riqualificazione dell’intera Marina di Latina. Programmi avviati appunto all’indomani dell’insediamento del sindaco Zaccheo attraverso un certosino lavoro di indagine eseguita dall’ufficio antiabusivismo, volta ad accertare la posizione tecnico giuridica e amministrativa delle costruzioni realizzate nella fascia marina che va dalla località Foce Verde alla località Rio Martino. Tale indagine ha consentito di individuare tutta una serie di realtà abusive, come appunto quelle ubicate in via Egadi, che comportano anche problematiche di natura sociale, igienica nonché di pubblica sicurezza (si consideri che detti immobili acquisiti al patrimonio comunale, a seguito di indagini svolte congiuntamente al Comando di P.M. sono risultati occupati abusivamente da persone per le quali l’Amministrazione ha già provveduto e sta provvedendo, a trovare idonea sistemazione). La conclusione del progetto finanziato dalla Regione Lazio, in ogni caso non sancisce la fine dell’attività in campo di antiabusivismo edilizio. Infatti, l’ufficio competente di concerto con l’Ufficio Condono del Comune e con la Procura della Repubblica, ha posto, o sta ponendo in essere, ulteriori atti (reiezioni di istanze di condono, Ordinanze di Demolizione) relative ad altre zone della Marina di Latina, interessate da vincoli di natura ambientale.

Rita Bittarelli

DAVIDE

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davide
Inviato il: 26/2/2007 15:21
Registrato: 18/10/2007
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Messaggi: 1670
Re: Demolizioni Immobili abusivi

Ennesimo fallimento della giunta Zaccheo... Colui che voleva abbattere 300 mila metri cubi di fabbricati abusivi lungo il lido di Latina, ha abbattuto casette di poche decine di metri quadri.... Che vergogna!

http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php"2">

DAVIDE

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Salvatore
Inviato il: 5/3/2007 12:58
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Demolizioni Immobili abusivi

Bandita oggi la gara di appalto per riqualificare il pontile di Capoportiere. Sul sito del Comune la notizia completa: http://www.comune.latina.it/news.php"font-size: small;">"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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