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davide
Inviato il: 28/3/2007 13:45
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670
Re: Demolizioni Immobili abusivi

Allora mi pare di aver capito:

1) Se il Comune o il privato demolisce una costruzione, ha diritto a ricostruirla però con un indice di 0,03 o di 0,01 (a seconda della zona), al posto dei 0,35 della lottizzazione GISA. Questa cosa vale anche per eventi accidentali? Nel senso se un terremoto o una tromba d'aria abbattono una costruzione, si ha diritto a ricostruire secondo i 0,03 mc/mq o si può ricostruire la stessa cubatura di prima?

2) I condoni del 94 e del 2003 sono successivi alla Legge Galasso 431 del 85, dunque quelle opere abusive sicuramente non possono essere accolte. Ci sono problemi per il condono del 85, che mi sembra sia avvenuto prima della Legge Galasso. Per quelle costruzioni, quale legge vince? Condono o vincolo?

3) Mi pare che le richieste in sanatoria non siano corredate dell'obbligatorio parere dell'Ente Parco (che per quelle dopo l'85 in molti casi darà pare negativo). Dunque le pratiche restano bloccate, solo perchè l'Ente Parco non è stato chiamato a pronunciarsi e c'è gente che si gode un bene, che l'Ente Parco considera abusivo? Insomma se l'Ente Parco non si pronuncia, queste costruzioni abusive rimangono sulla duna vita natural durante?

4) Anche le lottizzazioni che hanno avuto la licenza edilizia, al tempo non hanno avuto il parere del Parco. Domanda: anche allora il parere era obbligatorio? Se si, allora quelle licenze non sono valide?

DAVIDE

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renatosd
Inviato il: 28/3/2007 14:10
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Demolizioni Immobili abusivi

risposte:

1) in qualsiasi momento costruisci devi rifarti alla volumetria consentita dagli strumenti in quel preciso istante, nel caso specifico per il vincolo di inedificabilità se una tromba d'aria abbattesse le costruzioni dubito che potrebbero ricostruire .... ma siamo in "lepinia" quindi non ci metterei la mano sul fuoco.

2) Il problema non è la data di emanazione delle leggi in sanatoria ma l'epoca in cui si è costruito, ovvero se ho realizzato quando non vi era vincolo in teoria potrei condonare con la 724/94 ma l'orientamento del Ministero prevalente è che invece va considerata la data dell'eventuale rilascio del permesso di costruire, per cui se oggi quella costruzione non è compatibile con i vincoli non si deve condonare e va abbattuta. Per il condono 2003 il problema non si pone perchè sono escluse dal principio le costruzioni che ricadono in area vincolata (piuttosto qualcuno solleva la questione per vincoli minori, ovvero se debba considerarsi il caso di costruzioni che pur ricadenti in tali aree   sono però compatibili con il vincolo e pertanto suscettibili di parere positivo come nel caso di nuove costruzioni regolari).

3) Il vincolo L.435/85 non c'entra con l'ente parco. Sono due cose distinte, anzi per meglio dire vi sono una serie di vincoli tutti dipendenti da enti diversi:

 -Idrogeologico

-Ambientale (Piano Paesistico e vincoli distanze corsi d'acqua ex L.431/85)

- Parco

e possiamo aggiungerci anche un po' impropriamente gli usi civici e le norme di Piano. Comunque sia, se le cose restano cosi le case resteranno ancora in questa specie di limbo per molti molti anni.

4) interpretazione ragionevole che condivido in buona parte ... ma condivido pure tutte le osservazioni di Fabiolino sull'impatto delle demolizioni ... credo che nessuno si prenderà la briga di sciogliere questo nodo ... ci vorrebbero amministratori con gli attributi e la corazza .... non mi sembra che sia il caso nostro. Ci vorrebbe anche uno snellimento corposo per l'unificazione dei vincoli di tutela prevedendo un unico soggetto amministrativo e un' unica carta dei vincoli ... anche l'Ente Parco in questo caso è un dinosauro fossilizzato.

Al confronto il nostro problema dei consorzi sembra una barzelletta ma tant'è non si risolve questo figurati quella rogna che metterebbe in crisi chiunque.

 Il problema è dato dall'anomalia tutta italiana delle sanatorie reiterate che ha fatto scempio del territorio in cambio di voti, non so quanti anni ci vorranno per metterci una pezza ma intanto si è fatta largo l'opinione diffusa che ogni 10 anni ce ne sarà una e molti si stanno già preparando per la prossima calata dei barbari ... tanto che gli frega basta che si riesce ad ampliare un po' casa ... e poi le regole sono fatte per trasgredirle ... e allora quasi quasi fa bene zaccheo lui le regole non le vuole proprio ... va avanti per stralci e deroghe figurati se vuole mettersi dei limiti o peggio ancora programmare nel lungo periodo .... e se domani mattina riceve in sogno l'ennesima trovata geniale poi come fa?

renato malinconico

 


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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davide
Inviato il: 28/3/2007 14:32
Registrato: 18/10/2007
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

2) Fammi capire, in pratica l'orientamento è di lasciare solo le costruzioni costruite prima della Legge del condono L47/85 e che hanno ottenuto il permesso in sanatoria prima della legge 431/85 (legge Galasso). Solo le costruzioni che hanno avuto la sanataria in quel breve lasso di tempo sarebbero "legalizzate". In pratica si contano sulle dite di una mano. Tutte quelle fatte prima dell'85, ma che devono ancora avere risposta, tale risposta non potrà essere che diniego e successiva demolizione. A meno che non si forniscano mai i pareri degli altri enti e l'iter della pratica resta bloccato. Insomma se la situazione di sblocca in Italia andrebbero demolite un mucchio di costruzioni sulle coste, e forse sarebbe anche a giusto.

DAVIDE

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renatosd
Inviato il: 28/3/2007 15:00
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Demolizioni Immobili abusivi

Allora ... capisco la confusione anche se non è colpa mia ma dello stato dei fatti ... provo a chiarire :

Era tecnicamente impossibile completare l'iter della sanatoria 47/85 prima della legge galasso ... infatti i termini di presentazione sono scaduti dopo.

Molte costruzioni ante 85 sono state comunque sanate in questi anni, per cui si è aperta una condizione discriminatoria ... di fatto fino a ieri salvo casi di abusi sull'argine dei fiumi o assimilabili ad eco-mostri (non senza molta discrezionalità) si sono concessi i N.O. sia per edificazioni ante Legge 431/85 ma anche in altre aree vincolate in quanto le Norme tecniche definitive del Piano paesistico sono state pubblicate in GU solo nel 1999. Finora si procedeva derogando per questi casi ... ultimamente però a seguito di alcune sentenze capita più spesso di vedere dinieghi anche per opere ante ... gli sviluppi sono ancora tutti da definire. Una novità è data dall'inserimento nelle pratiche di NO della redazione della Relazione paesaggistica (da luglio 2006); con questo documento, in modo molto complesso, si deve dimostrare comunque di non violare i vincoli e  la compatibilità ambientale dell'intervento, per cui sta diventando sempre più difficile percorrere la via della sanatoria in area vincolata .... Termini precisi non esistono e vige ancora molta discrezionalità per discernere i piccoli abusi dai grandi e considerare caso per caso, anche a seconda del luogo. Una cosa è certa è quasi impossibile avere sanatorie in aree ora inedificabili col condono L724/94 è assolutamente impossibile con l'ultimo.

NB Io sto parlando dei vincoli ambientali paesistici di competenza del Ministero, non sono a conoscenza dell'orientamento dell'ente Parco nel caso specifico di Sabaudia ... so solo per sentito dire che chi richiese il parere ebbe il diniego per cui si diffuse la voce e nessuno lo chiese più .... ma ora entriamo nella legenda ...

renato malinconico

 


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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davide
Inviato il: 28/3/2007 15:32
Registrato: 18/10/2007
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Insomma mi pare di capire che i problemi sono per le costruzioni ante 85, anche se da quello che hai detto sempre più i giudici in terzo grado tendono a ritenerle illeggittime ed ad ordinarne la demolizione. Con la presentazione obbligaoria della relazione paesistica è sempre più difficile ottenere la sanatoria delle costruzioni ante 85. Per quanto riguarda le costruzioni tra il 94 e il 2003 dovrebbe essere impossibile ottenere la sanatoria, ma nonostante tutto vediamo poche demolizioni in provincia. Pare che il procuratore Mancini si consentra sopratutto sulle sentenze passate in giudicato di demolizione tra il 94 e il 2003, e gli immobili da abbattere in tutta la provincia sono 1300. Solo circa un centanaio ne sono stati abbattuti. Perchè se ci sono sentenze definitive? Questi immobili vanno demoliti al più presto. Il problema da noi è che ci sono un mucchio di pratiche di sanatorie, ed è difficile smaltirle. Solo sulla Marina di Latina pare ci siano 4000 richieste, e pare che solo il 30% avranno esito positivo. Il fatto è che anche una volta che c'è il diniego, l'abusivo ricorre ai tre gradi di giudizio, ed i tempi diventano bibilici. Dopo la sentenza definitiva, l'abusivo ricorre ancora al Tar e i tempi si allungano ulteriormente. Insomma il problema è molto nella lentezza dei giudici....

DAVIDE

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renatosd
Inviato il: 28/3/2007 15:54
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Demolizioni Immobili abusivi

Sono gli organi che rilasciano i pareri sui vincoli a brancolare nell'incertezza al momento del rilascio del nulla osta ... quando è negativo si ricorre al TAR e poi tutto può succedere.

Di norma il provvedimento di demolizione è un atto dell'ente comunale di competenza e contro di esso si ricorre al tar.

La sovrapposizione di vincoli diversi, competenze diverse, enti diversi, la lentezza nell'aver trascritto solo di recente le Norme Tecniche del piano paesaggistico previsto già dal D.M. 07/01/1971, la successione delle sanatorie sono la prima causa del problema ... la lentezza della giustizia può contribuire ... anzi molto spesso gli interessati giocano in tribunale per far si che le cose vadano diluite il più possibile nel tempo driblando nei codici ... se sono bravi anche quando subiscono un processo penale riescono ad arrivare a prescrizione .... di circa 50 procedimenti in cui ho testimoniato come consulente del PM per reati di abusivismo ne ho visti condannare davvero pochissimi e spesso i casi meno gravi, delle persone più ingenue e meno in grado di procurarsi avvocati esperti nell'arte della ricerca della prescrizione.

Vuoi un esempio limite? ho realizzato abusivamente e ho un ordinanza di demolizione ... faccio un bel po' di debiti in banca ... la banca mi fa contro esecuzione immobiliare ... l'immobile viene posto all'asta me lo ricompro per quattro soldi e ho la possibilita di sanarlo il tutto con i soldi che ho fregato alla banca ... passano un po' di anni ma mi ritrovo casa regolare ... sempre che qualcuno non mi freghi sull'asta.

Ma per quanto riguarda la giustizia e la magistratura devo ancora raccogliere le forze per dire quello che volevo dire in passato ... per cui mi fermo qui.

renato malinconico


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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fabiolino
Inviato il: 2/4/2007 13:59
Registrato: 23/3/2007
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Messaggi: 10
Re: Demolizioni Immobili abusivi

ciao renato, scusa se rientro ora nel forum e grazie per aver esposto bene la vicenda,

resta chiaro, e credo  concorderai con me, che in tutta questa storia vi è una confusione immensa e  il tutto può facilemte essere impugnato da avvocati più o meno " importanti" i queli si orienteranno sul " silenzio assenso" sulla prescrizione, sulla lacuna legale, e su una cattiva ed errata impostazione a monte (1950) di tutta la faccenda.

io, essendo proprietario da ormai anni, lo erano i miei nonni...posso solo dire che ho un bene , autorizzato ( giustamente o no )  che mantengo da 30 anni ed oltre, verso  il quale per 30 anni nessuno ha mai opposto nulla, ho un bene che nel mio caso si sposa con la vocazione naturalstica del posto ( a differenza di altri ) e in cui la duna è rimasta inalterata. Ho un bene acquistato con regolare atto firmato dal notaio, in cui non sono presenti trascrizioni o altro, e come me altri 300 almeno si battono per la mia stessa causa.

io amo questo posto. e spero che si tenda sempre a migliorarlo, limitando gli abusi e non distruggendo quello che in tanti anni si è tentato di fare.

l'errore è stato compiuto probabilmente ( se lo è stato) ormai troppi anni fa, è interventua la buona fede, il silenzio dei comuni, ...ed altre faccende legali, se c'è da pagare qualcosa noi priprietari nei limiti della fondatezza delle richieste siamo tutto d'accordo... ma spero che il comune e chiunque altro non ci venga mai a dare dei ladri.

per il resto concordo con molti ....ci sono delle costruzioni sulle dune chea ndrebbereo rase al suolo...ed i proprietari colpevoli di abuso messi alla gogna in piazza...la duna è creata dalla natura armonicamente...di profilo sembra matematicamente parlando un onda armonica...ed in tale armonia si deve agire nella realizzazione di qualunque cosa che vi si pensi di posare sopra...

ora torno a lavoro

ps: fammi sapere le eventuali novità

[Entra]
davide
Inviato il: 2/4/2007 14:21
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Re: Mancini colpisce ancora, dopo Pasqua la demolizione di 5 costruzioni a Sabaudia

X Fabiolino

Licenza o no, costruire una casa sulla duna ha un suo impatto ambientale. Non è che la tua casa essendo legale (se lo è), non deturpa l'ambiente. Le sue fondamenta affondano nel cuore della duna. Cmq per lasciarci giudicare, potresti pubblicare la foto della tua costruzione.

E' notizia di oggi che il procuratore Mancini farà demolire 5 costruzioni abusive nella zona di Sabaudia:

http://www.ilmessaggero.it/viewsearch.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">

Lunedì 02 Aprile 2007 Chiudi chiudi finestra
di MARCO CUSUMANO

E’ pronta una nuova tranche di demolizioni di immobili abusivi. Le ruspe delle ditte private, incaricate dalla Procura della Repubblica, scaldano i motori per abbattere cinque costruzioni abusive realizzate nella zona di Sabaudia, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il procuratore capo Giuseppe Mancini, che si occupa personalmente delle delicate questioni legate agli abbattimenti degli immobili abusivi, sta ultimando gli ultimi passaggi per organizzare le demolizioni. Probabilmente le ruspre entraranno in azione dopo Pasqua, forse già la prossima settimana.
La lotta all’abusivismo in provincia è da sempre una delle priorità della Procura di Latina, tanto che Mancini è più volte intervenuto pubblicamente facendo appelli agli abusivi affinché provvedessero autonomamente alle demolizioni evitando così conseguenze peggiori legate all’intervento della magistratura. «In molti hanno ascoltato il nostro consiglio - spiega Mancini - e devo dire che anche diversi Comuni si sono finalmente mossi occupandosi dei casi di competenza».
La Procura può intervenire con gli abbattimenti solo ed esclusivamente quando ha in mano una condanna definitiva con una sentenza di demolizione. La maggior parte degli abusi si trovano quindi al di fuori della possibilità di demolizione proprio perché non esiste una sentenza passata in giudicato. Visti i tempi della giustizia italiana, molte costruzioni si trovano da anni nel bel mezzo di un iter giudiziario che sembra infinito. Senza parlare dei condoni, spesso criticati dai magistrati, che aprono grosse possibilità di “scappatoia” bloccando di fatto il complesso iter di demolizione.
Gli abusi sono molto differenti tra loro. La maggior parte sono di lieve entità: piccoli lavori di ampliamento, chiusure non autorizzate, garage, portici o vani ricavati in vario modo. Ma ci sono anche gli abusi più rilevanti: ville, villette, appartamenti o addirittura intere lottizzazioni e palazzine. Come nel caso del “Villaggio del Parco”, un complesso di 285 miniappartamenti realizzati a pochi passi dal parco del Circeo. La Procura di Latina ha sequestrato l’intera struttura sostenendo che dietro la convenzione che ha permesso la costruzione del complesso, c’è stato un abuso d’ufficio. Il complesso era nato come residenza per anziani ma, secondo l’accusa, la normativa è stata aggirata aprendo le porte alla vendita al pubblico delle residenze. Un altro caso clamoroso riguarda il sequestro di 12 abitazioni realizzate in via Biancamano, a ridosso di una delle principali vie di accesso al centro di Sabaudia.
Tutti casi apertissimi, altroché ruspe. Quale sarà il “degno” erede dell’Isola dei Ciurli?

DAVIDE

[Entra] fabiolino
Inviato il: 2/4/2007 16:40
Registrato: 23/3/2007
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Messaggi: 10
Re: Mancini colpisce ancora, dopo Pasqua la demolizione di 5 costruzioni a Sabaudia

 

a parte che le fondaZIONI e non fondamenta....sulla duna essendo sabbia sono praticamente tutte realizzate mediante una platea di fondazione e dunque non affondano nella duna e non interferiscono con l'idrogeologia dell'ambiente....e comunque la legge che regola l'impatto ambientale( ambiente idrico, atmosferico, suolo ed antropico ), è stata recepita in italia nel 88 e dicerto prima vi era soltanto una sorta di tutela ambientale e paesaggistica che nulla ha a che fare com fondazioni , dune...ecc...

di certo se è vero che una cosa deturpa l'ambiente, ribadiso che, a meno di atrocità e abberrazioni , non si ha il diritto di procedere ad una demolizione invocando leggi o altri cavilli attuali. se vedi in italia , sono state effettuate delle demolizioni di cose che deturpano l'ambiente...ma erano cose assurde, si trattava di edifici immensi, nati abusivamente e " #CENSURA#tti nell'occhio"....non erano di certo villette carine e delicate!

certo a sabaudia si procede con le demolizioni, ma si tratta di costruzioni NEOABUSIVE, NEO non rispondenti a disposizioni urbanistiche paesaggistiche...ecc. io son daccordissimo con le demolizioni di quegli immobili, ma non son daccordo con una tendenza a sanare peccati vecchi di decenni invocando leggi non applicabili e sperando in sentenze ingiudicabili.

mettiti l'anima in pace:

1) per la questione della proprietà ( 1952 ) nessuno farà mai demolire un mattone

2) per abusi precedenti agli anni 80/85 nessuno farà mai demolire nulla

3) per gli abusi moderni son daccordo con te che serve una azione qualora essi fossero incontrasto con l'ambiente, ma finchè si tratterà di piccoli lavori di ampliamento, chiusure non autorizzate, garage, portici o vani ricavati in vario modo il demolire è più dannoso dei mantenere....credo + utile inasprire le multe

 

ps: vorrei poter mettere una foto ma per la privacy mia e della mia famiglia, evito obbligatoriamente.

 

[Entra] davide
Inviato il: 4/4/2007 13:23
Registrato: 18/10/2007
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Messaggi: 1670

E' notizia di oggi, che è stato scoperto un abuso edilizio a Ponza, fatto nientedimeno che dal Soprintendente del Lazio Affanni e da suo marito! E' uno scandalo!! Costoro che dovrebbero vigilare sui beni architettonici vanno a fare uno scempio edilizio a Ponza! Ma si vergognassero! Piuttosto spero che il procuratore Mancini la demolisca subito e il sopraintendente cacciato da pedate nel sedere da tutti gli uffici pubblici!

http://www.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">Mercoledì 04 Aprile 2007 Chiudi chiudi finestra

di ALDO CEPPARULO

Abusivismo di lusso a Ponza. Nella grotta incastonata nella collina dei “Tre venti” sboccia un lussuoso loft. Una casa-villa che nella zona hanno ribattezzato la “Grotta del soprintendente”. Nome roboante? No visto che a realizzarla sono stati proprio la soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio, architetto Anna Maria Affanni, con il marito (anche lui architetto) Alessandro De Falco. Ieri mattina il macroscopico caso di abusivismo è diventato un blitz che gli investigatori del Nipaf della Forestale hanno effettuato su mandato del procuratore capo di Latina, Giuseppe Mancini. I detective del Nucleo di polizia ambientale e forestale sono sbarcati sull’isola di buon’ora: subito si sono diretti in Comune dove hanno sequestrato decine di faldoni nell’ufficio Urbanistica. In pratica sono stati portati via tutti gli atti, le autorizzazioni, i progetti relativi alla grotta che l’architetto Affanni e il consorte acquistarono sul finire degli Anni 90. Poi il via a una serie di lavori che della grotta hanno lasciato un labile ricordo trasformandola il un delizioso appartamento con panorama mozzafiato. Un reato plateale commesso da chi, il soprintendente Affanni, il territorio dovrebbe salvaguardarlo e tutelarlo. Il 27 gennaio scorso, a seguito delle prime notizie sul grave scempio, la Uil-Beni e attività culturali, per bocca del segretario Gianfranco Cerasoli, chiese al ministro Francesco Rutelli la sospensione della soprintendente Affanni. Ieri l’ennesima conferma che la Procura della Repubblica sulla vicenda andrà a fondo: oltre ai fascicoli sequestrati, sono stati interrogati il sindaco Pompeo Porzio, l’assessore all’Urbanistica e molti degli impiegati che hanno protocollato atti e documenti. La “Grotta del soprintendente” vede indagate sei persone: oltre alla Affanni e al marito, anche i due figli ai quali è stata donata la villa, il costruttore e il direttore dei lavori, entrambi ponzesi. E siamo solo all’inizio.

DAVIDE

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