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Autore Discussione
Salvatore
Inviato il: 5/3/2007 19:08
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

Giusto un'ultima considerazione e poi prometto di non intervenire più sull'argomento (che rischia di trasformarsi nel solito battibecco destra/sinistra): è vero, la storia d'Italia è quella che è, coi sui impavidi eroi e i suoi ignavi pusillanimi, coi suoi leali patrioti e infidi traditori. Tra i protagonisti della storia italiana c'era anche chi sperava che la linea gotica tenesse ancora un po' in modo che l'Armata Rossa potesse "liberare" il nord Italia. Una cosa è certa: se il destino li avesse accontentati, molto probabilmente per tutti questi anni il nostro Paese non si sarebbe dovuto confrontare con la "questione meridionale" e oggi invece della Lega di Bossi avremmo una "questione settentrionale". Ma le cose andarono come tutti sappiamo e la storia non si fa con i se.

Salvatore 


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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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ClAuDiO_
Inviato il: 5/3/2007 19:23
Registrato: 22/12/2005
Da:
Messaggi: 186
Il mio non era un intervento per giustificare la Rifondazione Fascista.
Volevo solo ipotizzare che se sta nascendo questo movimento e si è arrivati a questo manifesto, forse lo si è fatto semplicmente eludendo la legge. 
Di fatto il partito non si chiama "Partito Fasciasta" ma Rifondazione Fascista. Anche se poi nel vocabolario il termine fascista significa "seguace del fascismo" e di conseguenza fuori legge.

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Anonimo
Inviato il: 6/3/2007 8:33
Mi spiace che Salvatore abbia interpretato il mio richiamo alla storia, proprio per evitare di cadere nei "se...", come un tentativo di battibecco...l'intenzione era solo quella di partecipare ad un forum in cui ciascuno esprime delle opinioni......anche se  mi sono limitatata a  ricordare fatti...
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renatosd
Inviato il: 6/3/2007 10:27
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111

Il tema Comunismo è molto delicato ... forse ancora troppo ... ma non mi piacciono le proposizioni semplicistiche ed antistoriche che accomunano sotto quel nome esperienze che hanno assunto aspetti e hanno determinato nel mondo vicende del tutto diverse e in alcuni casi antitetiche.

Non è mai esistito un Comunismo generico ed unico (quantunque si consideri Marx quale punto di partenza assoluto) vi sono state invece tante diverse esperienze.

Se queste da un lato sono naufragate in massima parte nel totalitarismo del Socialismo reale e in dittature feroci, che trovavano ad esempio nella figura di Stalin la contraddizione assoluta di se stesso (spesso si accomunano inopinatamente Stalin, Lenin e Trosky), altre esperienze come in Italia hanno determinato la lotta partigiana che con il sacrificio di migliaia di persone hanno sfiancato le forze nazifasciste ed aperto la strada alle truppe americane (in accordo con queste) entrate nelle città tra pugni alzati e bandiere rosse acclamanti e non ostili (e se sono entrate a volte tardivamente lo si deve solo ad errori strategici colossali come quello che ha visto le truppe americane impantanate per mesi nelle paludi pontine senza motivo). Quegli stessi comunisti, come accennava Antonella hanno partecipato alla stesura della Costituzione, quella costituzione che da 50 anni ad oggi ci garantisce la libertà.

C’è stato poi il comunismo democratico di Berlinguer, quello a me caro, quello che con coraggio ha preso definitivamente le distanze dal totalitarismo e che ha abbracciato il pacifismo come principio fondante del riscatto dei deboli e degli oppressi in un quadro generale di democrazia partecipata.

Con il crollo dei totalitarismi i comunisti evoluti si sono posti il problema della denominazione e se da un lato era condivisibile abbandonare il termine comunista, qualora potesse generare equivocità, dall’altro lato era chiaro che non poteva esserci dubbio sulla assoluta democraticità dei comunisti italiani che hanno abbracciato gli ideali di un sistema socialdemocratico evoluto con l’abbandono definitivo del principio dell’abolizione coatta della proprietà privata non però in nome di un liberismo cieco ed insensibile alle minoranze ed ai tanti disagi di questo pianeta.

Il discorso ovviamente è così molto semplificato ma dico ciò semplicemente per ribadire che io stesso non potrò mai provare vergogna o rammarico per essermi definito in passato comunista, in quanto nelle più varie e più diverse sembianze politiche che ha assunto va rimarcata la straordinarietà e per certi versi anche l’unicità dell’ esperienza italiana dal dopoguerra ad oggi e, seppure non si possono negare alcune grandi ambiguità sui finanziamenti dall’est e su alcune prese di posizione (per lo più risalenti al clima degli anni 50), come pure va condannata, e lo stesso Napolitano lo ha fatto, l’appoggio di Togliatti alle invasioni della Cecoslovacchia e dell’Ungheria, vanno ricordati coloro che in un diverso modo di concepire il comunismo, sono rimasti vittime per primi di quegli stessi regimi totalitari che intendevano cambiare, e di comunisti italiani morti nell’est nell’oblio generale ve ne sono stati tanti ... tantissimi.

Non vanno dimenticati i movimenti culturali e di avanguardia che in nome di un comunismo ideale ben lontano da quello totalitarista hanno creato fenomeni come la Bauhaus a Berlino e tante altre avanguardie culturali che oggi sono patrimonio dell’umanità in tanti arti e scienze..

non va dimenticato il comunismo che ha rifiutato nettamente e senza ambiguità tutte le forme terroristiche e i regimi oppressivi, finanche Fidel Castro, con cui per la verità c’è stata molta indulgenza per la figura idealizzata di Che Guevara che ha suscitato in tanti passioni e moti d’animo in buona parte traditi dalle vicende storiche.

Il fascismo, invece, è stato uno ed uno solo, totalitarista, autarchico, autoreferenziale, antidemocratico, antisindacale, anti-semita, anti-storico, alleato dei Nazisti e complice del più grande sterminio programmato dell’umanità ... L’Italia è e continuerà ad essere, per costituzione, sempre e comunque anti-fascista.

I Comunismi pure sono alle spalle, il termine in se è ormai anacronistico, se con ciò qualcuno intende rinnovare un pensiero culturale rifondandolo prendendo come assunto principi democratici, pacifisti e riconoscendo il diritto delle persone alla crescita e all’auto determinazione io non vedo grandi problemi, personalmente penso che si possano creare in un nuovo secolo nuovi termini e nuove prospettive sgombrando il campo sia da equivoci storici, sia da strumentalizzazioni poste ad arte .... non ritengo che si possa giustificare la rifondazione del partito fascista con l’esistenza di rifondazione comunista. Sono storie non accomunabili e se non altro la storia ogni tanto andrebbe letta e ripassata ... in alcuni casi anche studiata per la prima volta ....

Renato Malinconico (ex o post-comunista)


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La stupiditā e la disonestā dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitā (Lev Trotsky)

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valerio
Inviato il: 6/3/2007 11:09
Registrato: 18/10/2005
Da:
Messaggi: 41

renatods 

Molto interessante e decisamenre di parte, la tua teoria che mi pare di capire è :

Comunismo male relativo che si è trasformato in un bene

Fascismo male assoluto

segunedo la tua teoria allora anche il fascismo se non fosse stato abolito, si sarebbe potuto trasformare in un bene relativo.

Punti di vista; decisamente punti di vista....

un ultima cosa.. mi lascia molto sorpreso qullo che scrivi " il fascismo si è reso complice del più grande sterminio programmato dell'umanità"...

Leggendo qua e la ho trovato su wilkipedia  il libro nero del comunismo..... alcuni dati per riflettere:

Fornisce un riepilogo del numero di morti: URSS venti milioni, Cina sessantacinque milioni, Vietnam un milione, Corea del Nord due milioni, Cambogia due milioni, Europa dell'est un milione, America latina centocinquantamila, Africa un milione e settecentomila, Afghanistan un milione e cinquecentomila, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere diecimila. Per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti. Successivamente indica le principali fasi della repressione che in Unione Sovietica sono: fucilazione di decine di migliaia di persone imprigionate senza essere state sottoposte a giudizio e massacro di centinaia di migliaia di operai e di contadini insorti fra il 1918 e il 1922; deportazione ed eliminazione dei cosacchi del Don nel 1920; carestia russa del 1921-1923, che ha provocato la morte di 5 milioni di persone; assassinio di decine di migliaia di persone nei campi di concentramento fra il 1918 e il 1930; deportazione di 2 milioni di kulaki (o presunti tali) nel 1930-1932; sterminio di 6 milioni di ucraini nel 1932-1933 per carestia indotta e non soccorsa (Holodomor); eliminazione di quasi 690 mila persone durante la grandi purghe del 1937-1938; deportazione di centinaia di migliaia di polacchi, ucraini, baltici, moldavi, bessarabi, tedeschi, tatari, ceceni e ingusci negli anni fra il 1939 e il 1945. (Fonte: Wikipedia)

se anche la metà di questi dati fossero veri, qual'è stato IL PIù GRANDE STERMINIO PROGRAMMATO DELL'UMANITA'?????

e per piacere..... non mi dite che il fascismo ci ha toccato di persona perchè nato in italia e quindi è giusto abolire il termine.....

 

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renatosd
Inviato il: 6/3/2007 11:42
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111

Hai dato una lettura della mia che non è assolutamente aderente al mio pensiero ...

non ho mai affermato "Comunismo male relativo che si è trasformato in un bene" ho parlato di diverse interpretazioni del comunismo, diverse esperienze e diversi esiti ... sto parlando della differenza tra Comunismo in termini, del Socialismo reale e delle molteplici esperienze, in buona parte sciagurate ... per il resto ho pure detto che abbandonare il termine è stato un passo coraggioso e necessario che gli ex comunisti hanno fatto da tempo, accomunandosi nella grande famiglia dei socialdemocratici italiani ed europei.

Lo Stalinismo e altre esperienze in nome del Comunismo sono state feroci ed esecrabili tanto quanto il Nazi-fascismo .... ed i comunisti italiani lo hanno affermato già decenni fa ....  ma c'è stato dell'altro tra cui anche la considerazione che una buona parte dei morti che citi erano altri comunisti con un'idea diversa ed antitetica del comunismo ...

non mi piace fare quest'assurda gara tra chi era il più cattivo e non credo e non ho mai detto che il fascismo avrebbe mai potuto interpretarsi per qualcosa di diverso dalla sua natutra di regime totalitario che ha nella figura di un Duce e nell'assenza di un parlamento democratico l'essenza stessa del suo essere.

Per sterminio programmato intendo quello che riguarda un'intera etnia e non una molteplicità di soggetti indiscriminati, in quanto spesso solo supposti antagonisti. Lo stalinismo si è caratterizzato ferocemente con una ferrea volontà di ridistribuzione della ricchezza eliminando il problema a monte attraverso il decremento forzato della popolazione. Non ho mai detto che questo disegno fosse meno aberrante ma è sostanzialmente cosa diversa.

La mia visione sarà pure di parte ma che la costituzione Italiana si fonda sull'antifascismo e sul rifiuto della guerra come mezzo di oppressione dei popoli è un dato di fatto, se vogliamo dire che come antitesi del fascismo volessimo comprendere in questa categoria qualsiasi altra forma di totalitarismo non avrei alcuna difficoltà. Di contro non credo che il modello di rifondazione comunista sia quello per quanto non sia un aderente e non concordi sull'opportunità di mantenere denominazioni che storicamente sono superate.

renato malinconico

 


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Vincenzo
Inviato il: 6/3/2007 11:43
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Registrato: 26/12/2005
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Messaggi: 3870

Per quanto mi riguarda e molto sinteticamente:

Non deve esistere la "Rifondazione Fascista" come non deve esistere la "Rifondazione Comunista" indipendentemente da dove sono nati e diffusi.

Il ragionamento è molto semplice. Visto che il Nazismo è Tedesco, in Italia si potrebbe fondare il partito di "Rifondazione Nazista". O sbaglio ......

Saluti

 


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Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicitā. Ma la felicitā č qui.
Orazio Flacco

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renatosd
Inviato il: 6/3/2007 14:25
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111

Sbagli, nella misura in cui hai interpretato in tal senso quello che ho scritto ...

non è questione di nazionalità ... ma di politiche che riconoscono la costituzione e il parlamento sovrano ...

in questo senso quella parte di comunismo democratico che viene semplicisticamente accomunato in un unico calderone con il socialismo reale ha , per conto mio, già dimostrato di aderire in pieno allo stato, anzi ha contribuito a scriverne la costituzione ... in questo senso non rappresenta un pericolo per l'ordinamento dello stato ma fornisce un contributo nelle forme previste dalla costituzione ponendo temi forti con l'assunto iniziale del rifiuto della violenza e condannando l'oppressione dei deboli e dei diversi .... 

... altra questione è discutere se sia ancora lecito definirlo comunismo.

 Io che comunista mi sono definito in un certo periodo della mia vita, oggi non ritengo più opportuno usare questa terminologia, ma non dovrò mai vergognarmi di esserlo stato e di essermi definito così in quanto lo ho fatto sulle posizioni chiare e democratiche di Enrico Berlinguer. Non c'è mai stata l'abiura del termine comunista da parte mia, o nostra, intendendo con "nostra" il sentimento che mi accomuna a tanti compagni che oggi svolgono la loro azione politica o nei Ds con le componenti socialiste socialdemocratiche ma anche con quelli che intendono continuare sotto quel nome nei comunisti italiani o in rifondazione comunista. Non c'è nulla da dimostrare in tal senso la storia parla per noi. Parla per noi la cultura internazionale le avanguardie, l'architettura, la poesia, l'arte figurativa a partire da majakosky, mondrian,  gropius fino ad arrivare ai giorni nostri con un elenco che non basterebbe lo spazio web del sito.

Nessuno deve vergognarsi se non chi ha avallato il socialismo reale pur quando ne aveva colto in pieno l'abominio, ne ha condiviso gli scopi e i mezzi e chi ha pensato che di poter usare quel termine per portare un attacco terroristico allo stato.

Il Fascismo non ha mai, in nessuna forma, dimostrato di accettare queste regole, perchè nel suo assunto iniziale prevede l'esatto contrario ed anche qui la storia parla chiaro ...

.... come si vuole intendere  un partito fascista che stia nelle regole democratiche a me sinceramente sfugge del tutto e a dire il vero mi inquieta non poco ... per il resto fermo restando l'amarezza per un revisionismo storico troppo spesso strumentale e pericoloso confido nella maturità degli italiani da destra a sinistra e sono consapevole che forse nel solo parlarne si cerca una legittimazione che non potrà mai esservi nelle urne ... per cui forse tacere è meglio

..... e così farò dopo questa lunga mia.

renato malinconico


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valerio
Inviato il: 6/3/2007 15:58
Registrato: 18/10/2005
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Messaggi: 41

Renatods

la cultura è di sinista... la violenza è di destra... bla bla bla.... basta con queste teroie qualunquiste...basta...

io la vedo cosi

l'applicazione degli ideali comunisti porta, per forze di cose, ad una dittatura......

l'applicazione degli ideali fascisti porta, per forze di cose, ad una dittatura...

il comunismo ha fatto morti in tutto il mondo; ma visto che non ha toccato l'italia possaimo avere un partito comunista...

il fascismo ha toccato l'italia e pertanto è abolito dalla costituzione....

la definizione di comunismo democratico suona esattamente come fascismo democratico.... entrambe non voglio dire niente.

Non lo voteri mai; ma a me non da nessun fastidio un partito denominato Rifondazione fascista. 

un ultima cosa....hai scritto"restando l'amarezza per un revisionismo storico troppo spesso strumentale e pericoloso".

La storia non si cambia; magari si puo interpretare;ma decisamente non si cambia. sia per una corrente politica che per un'altra....

saluti

 

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davide
Inviato il: 6/3/2007 22:33
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670

Ecco, forse ci vorrebbe una bella dittatura, per raddrizzare l'Italia e cacciare quei ladroni che siedono nel Parlamento. E' ora di chiuderlo, si fanno troppe leggi che nessuno rispetta. Chiudiamolo, mettiamo un uomo al timone, che le riduca e le faccia applicare!

DAVIDE

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