Certo se a 24 ore dalla chiusura dei seggi non si hanno ancora i risultati definitivi ...
Per un'analisi anche numerica bisognerà aspettare la fine delle conte e delle riconte, però qualche considerazione sul voto si può già fare (naturalmente personalissima).
Il motto potrebbe essere "Se Atene piange Sparta non ride", anche se sarebbe necessario aggiungere "e Micene non se la passa meglio".
Penso che tutti i contendenti abbiano motivi di preoccupazione o di rammarico, anche se alcuni possono al contempo esprimere qualche soddisfazione.
Zaccheo sente la vittoria in pugno al secondo turno, ma ha dovuto scontare un giudizio personale negativo espresso con il voto disgiunto. Inoltre il "laborotorio della destra" ha mostrato grosse crepe, visto che la situazione venutasi a creare è figlia esclusivamente di dinamiche interne. Però, nella "disgrazia", ha scongiurato il rischio peggiore: il ballottaggio con Cirilli. Comunque anche i vari partiti della coalizione perdono parecchi consensi rispetto alle precedenti amministrative (che però avevano assunto un aspetto plebiscitario). Dispiace vedere il numero di voti raccolto dal PRI, partito di grande tradizione che a Latina era stato rappresentato da personaggi di alto livello: qui non si sono votati neanche da soli! Ecco una cosa che non vorrei più vedere: il mercato delle liste. Chi volete che abbia raccolto le firme per presentare almeno tre delle liste di appoggio a Zaccheo, visti i risultati? Sembra quasi che ci sia un mercato dei simboli, e ciò non aiuta i cittadini a prendere sul serio questo modo di fare politica.
Mansutti si trova ad essere promosso al ballottaggio pur in presenza di un risultato di coalizione veramente deludente. I DS, con l'aggliunta dello SDI, toccano i minimi storici; si salva la Margherita che tiene in piedi la baracca, risultato per me inaspettato in presenza della civica "Per Mansutti" che avrebbe dovuto pescare dallo stesso elettorato. Rifondazione si era data un gran dafare, la lista al femminile sembrava la vera novità, ma il risultato è veramente scoraggiante. Sarà il caso di ripensare alle strategie politiche, visto anche il risultato risibile dei Verdi: perché non presentarsi federati nella speranza di far eleggere almeno un rappresentante? Va bene la testimonianza, ma gli elettori alla lunga si stufano di "sprecare" il voto.
Cirilli ha fatto una vera impresa, ma si è fermato ad un metro dal traguardo. La sua lista è terza in termini di consensi e qualcuno dovrà pur meditare su questo dato. Dagli altri risultati si evince come sia andato a pescare sia a destra che a sinistra (e qui incredibilmente più tra i DS), anche se con una certa prevalenza verso destra. Penso non si possa rimproverare niente, già questo risultato è straordinario. Forse gli è venuto a mancare un maggior apporto dalle liste "nazionali" (Udeur e Idv), ma il ballottaggio è quasi solo figlio suo.
Catani ha fatto la sua parte, anche lui si è tolto qualche sfizio ed ha contribuito a fermare (o meglio ritardare) la marcia della corazzata CdL. Siederà in consiglio e questo per me è comunque positivo, meglio avere una pluralità di voci.
Gli altri candidati possono consolarsi con la massima di De Coubertin.
Un caro saluto
Giulio